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Una volta trovato il ritmo siamo

Una volta trovato il ritmo è stato un festival

Bisogna tornare agli anni Cinquanta per trovare una vittoria così netta in casa e in Lega nazionale A. S’erano registrati un 7-0 al Chiasso (1951) e un 6-0 allo Sciaffusa (1956). Il risultato ottenuto contro l’Yverdon è insomma un po’ storico e costituisce una bella iniezione di fiducia dopo la sconfitta della settimana precedente e alla vigilia dell’entrata in scena sul palcoscenico europeo. 

Frenati dal caldo

Il primo a essere soddisfatto del risultato ma soprattutto della prestazione dei suoi ragazzi è il tecnico Mattia Croci-Torti che viene interrogato subito sulla grande reazione avuta dalla  squadra dopo un inizio un po’ complicato forse perché sorpresi dalla tattica degli avversari.

“Non è stata la tattica dell’Yverdon a sorprenderci, il loro gol é nato da tre nostri errori di fila. Siamo entrati in campo con lo spirito giusto ma faceva molto caldo e per le due squadre non è stato facile trovare subito il ritmo-partita. Loro ripartivano bene, perché noi avevamo più giocatori a centrocampo, ma abbiamo veramente  faticato a spezzare il fiato e ad aumentare il ritmo delle giocate. Si vedeva che i giocatori erano in difficoltà, abbiamo subito questo gol stupido però abbiamo reagito subito più che da squadra, da uomini veri. Perché oggi era facile crollare o farsi prendere dal nervosismo perché dopo gli errori individuali di Zurigo ci abbiamo messo del nostro ancora oggi all’inizio. Ma la squadra ha risposto come volevo io: ha reagito con grande maturità all’errore e credo che la vittoria sia meritata. Soprattutto si è visto un gruppo che non ha perso la testa nonostante il gol a freddo ed è la cosa che mi ha fatto molto piacere”.

Mai 6 gol dal ritorno in SL

-Lo sai che da quando siete tornati in Super League (2015) è il primo 6-1 infilato a un avversario a Cornaredo? Curiosamente c’era stata una sconfitta con Zeman (6-1) contro il GC e sempre alla quarta giornata…

“Fare sei gol fa sempre piacere. Ogni allenatore si sveglia la domenica mattina sperando di segnare sei gol all’avversario. Li abbiamo realizzati oggi, sono molto contento anche perché l’Yverdon aveva dimostrato di essere molto solido nelle prime tre partite di campionato. Anche quando vennero sconfitti a Zurigo (2-0) avrebbero meritato di segnarne anche loro. Fare sei gol a questa squadra significa essere stati sul pezzo per tutta la partita e questo mi fa piacere. Dopo il terzo gol loro si sono lasciati un po’ andare ed è stato possibile far emergere il nostro tasso tecnico. Quello che si è visto nel secondo tempo, con noi che abbiamo tenuto tanto la palla e fatto correre l’avversario, è sinonimo di buona predisposizione ed eccellente tecnica. Bello aver fatto sei gol, con me non era mai successo, speriamo che non sia l’ultima volta.”

Reazione napoleonica

-Quello che ho visto questa settimana è stata una reazione che mi ha ricordato i libri di storia e soprattutto le vittorie napoleoniche. Quando l’esercito era in difficoltà partiva la vecchia guardia e tutti la seguivano e così arrivarono vittorie come quella di Austerlitz. Con l’Yverdon Bottani e Sabbatini hanno fatto un po’ la vecchia guardia che trascina gli altri. Mattia la settimana scorsa nel dopo partita aveva detto come la pensava e oggi c’è stata una reazione napoleonica.

“Mi ha fatto piacere che loro hanno dato seguito sul campo alle parole, hanno fatto gli uomini veri. Non è sempre facile rispondere presente una settimana dopo aver parlato e loro oggi l’hanno fatto. Sabba ha messo in pratica tutto quello che gli avevo chiesto, si è sempre inserito con grande lucidità, Bottani tra la linee ha costantemente messo in difficoltà gli avversari. Questi giocatori non si discutono, nella mia gestione non sono mai stati in discussione e quando stanno bene fanno sistematicamente la differenza. Però oggi non è giusto citare i singoli ma elogiare la reazione di tutto il gruppo, da allenatore mi fa molto piacere che ognuno in questa vittoria ci abbia messo del suo”.

Amoura in partenza

-Poco fa abbiamo parlato di mercato con il direttore sportivo Carlos da Silva. Ci ha spiegato che per Amoura la non convocazione è stata dettata da una possibile imminente cessione all’estero mentre su Celar l’esclusione è stata dovuta a scelta tecnica e ci ha detto di chiedere a te i motivi.

“C’era gente che meritava di giocare questa partita e ho preferito schierare altri elementi per testarli perché tra dieci giorni disputiamo una partita importantissima a Bruxelles. So benissimo che la situazione con Celar è sempre sul chi va là e che ci può essere la possibilità che anche lui parta. Dunque era giusto testare qualcuno ed è quello che ho fatto. A volte i pesci bisogna buttarli a mare per vedere se nuotano e penso che sia Cimignani sia Vladi oggi abbiano risposto presente nel grande acquario di Cornaredo.”

9 punti era l’obiettivo

-Dopo la rete che avete subito in apertura hai avuto timore che potesse ripetersi la controprestazione di Zurigo, almeno sul piano del risultato e che potesse rompersi qualcosa?

“Non esageriamo, Rompersi qualcosa perché perdiamo due partite no. Mi sarebbe dispiaciuto perché mi ero posto come obiettivo di conquistare 9 punti nelle prime quattro partite. Per poi vincere la partita di Coppa svizzera e prepararci al meglio per lo spareggio europeo. So che, come tutte le squadre, quando il mercato è aperto ci possono essere dinamiche non sempre facili da gestire. Per me era importante partire forte con almeno 9 punti e l’abbiamo fatto, anche se mi sarebbe piaciuto essere qui stasera con 10 punti. Ma siamo secondi in classifica e questo vi dimostra la difficoltà del campionato. Bravo lo Zurigo che è davanti a noi . Adesso ci dobbiamo preparare per la partita che sembra scontata a Gunzwil. Farò magari giocare qualche elemento finora poco schierato. Però dobbiamo interpretarla al meglio e poi tra dieci giorni ci giochiamo un pezzo di stagione. Bello essere arrivati a questi impegni col morale alto.

Contento di Cimignani

-Come allenatore la partenza di Amoura ti spaventa meno perché anche oggi abbiamo visto che hai a disposizione dei sostituti all’altezza, mentre con un eventuale  cessione di Celar ti attenderesti subito una reazione sul mercato?

“Con la società siamo d’accordo di andare a prendere altri giocatori, in caso di partenze, perché siamo impegnati su tre fronti e dobbiamo avere almeno due elementi per ruolo. La partenza di Amoura dispiace, perché è il giocatore che negli ultimi 30 minuti ha spaccato parecchie partite in due anni, ma troveremo qualcun altro che possa fare questo lavoro. Io conto sui giocatori che ho, il club conosce la mia volontà. Se dovessero partire ambedue risponderemmo con l’ingaggio di qualche elemento. Ma stasera rispondo dei ragazzi che ho in rosa attualmente. Sono contento di Cimignani che ha disputato una buona partita. Non dimentichiamo che l’anno scorso, prima di venir escluso perché non intendeva rinnovare il contratto ad Ajaccio, ha disputato ben otto partite da titolare  in serie A in Francia. Sono soddisfatto di Vladi e anche di aver visto un Babic entrare con la mentalità giusta. Lavoriamo con chi abbiamo e cerchiamo di farli rendere al meglio. Avrebbe potuto risultare delicato gettare nella mischia questi giovani, dopo la sconfitta di Zurigo, ma l’importante è sempre dare fiducia a tutti. E loro mi hanno ripagato.”

Sfruttare le occasioni

-Quindi ti aspetti un sostituto per ruolo?

“Sappiamo quello che vogliamo fare, poi il mercato sapete come va. Se ci saranno occasioni le sfrutteremo. L’importante è non essere scoperti in nessun ruolo perché gli impegni sono tanti e importanti. Vediamo: al momento Celar è un nostro giocatore mentre -come vi ha spiegato il DS- per Amoura si è ai dettagli. Cercheremo di far diventare forte qualcun altro.

Qualcuno arriverà

-Non voglio fare il guastafeste ma il vostro direttore sportivo ha detto che la partenza di Amoura non obbliga il club ad andare a prendere un altro giocatore perché in quel ruolo siete coperti. dite due cose diverse?

“No. Sappiamo chi dobbiamo andare a prendere se parte Amoura. E’ tutto chiaro nella nostra testa, sappiamo dove possiamo fare qualcuno di più e lo faremo sicuramente, magari non nello stesso ruolo. Dobbiamo ricordarci che c’è un giocatore che a me piace tantissimo e che recupererà nel mese di ottobre e che si chiama Mahou. E’ un elemento con le stesse caratteristiche di Amoura, quanto a Cimignani l’abbiamo preso per sostituire Mahou. Siamo d’accordo che qualcosina  nella rosa per diventare un po’ più forti la possiamo fare”.

Qualche sconfitta ci sta

-Prima Da Silva ha detto una cosa interessante e cioè che bisogna imparare a perdere e che la sconfitta di Zurigo è servita vista la reazione odierna.

“Non è la prima volta che perdevamo contro lo Zurigo. Siamo una squadra che è capace di perdere e di reagire di conseguenza. Come detto prima non mi era piaciuta la reazione all’errore che non può né deve mai essere quella mostrata al Letzigrund. Non possiamo crollare dopo un errore ed è quello che mi era spiaciuto. Poi il nervosismo ci sta, nessuno ha voglia di lasciarsi andare com’è successo contro lo Zurigo. Però sappiamo perdere, siamo consapevoli di non essere il Real Madrid o il Manchester City, siamo una bona squadra che può giocarsela con tutti ma che qualche punto qua e là lo può perdere. Anche perché le altre squadre sono altrettanto brave. Siamo contenti come staff di quello che abbiamo a disposizione  ma anche cosci di dover accettare qualche sconfitta ma non quello che è successo a Zurigo.”

Vladi come Bislimi

-E oggi perché oggi oppure Vladi può essere un titolare del Lugano perché Celar ha perso qualche posto nelle gerarchie?

“Zan non ha perso nessun posto. Però Vladi è venuto a Lugano per giocare e non per stare a guardare gli altri. Si potrebbe giocare anche con più attaccanti, Celar e Vladi potrebbero essere schierati assieme, Vladi è un giovane al quale manca ancora il ritmo della Super League ma se vado a investire su un giocatore di CL è perché sono convinto, abbiamo fatto la stessa cosa con Bislimi. Quando andiamo a prendere qualcuno di una categoria inferiore non è perché lo vogliamo lasciare in  panchina a guardare gli altri.”

Bottani devastante

-Oggi non si può non parlare di Bottani. Ha disputato una grandissima partita e val la pena sottolinearlo. 

“Mattia ha disputato una buona gara. Fino ad oggi abbiamo visto un buon Bottani che non ha mancato un allenamento in queste mese e mezzo. E quando  lui può allenarsi con continuità dimostra di essere un elemento ancora importante per noi. Poi ci saranno partite nelle quali non possiamo schierare due esterni, un numero dieci e un attaccante, ma specialmente in casa quando lui può svariare sulla tre quarti può risultare devastante come oggi. Quello che gli ho chiesto in questi giorni è maggior cattiveria nei sedici metri e oggi ha dimostrato il fatto suo. Sapete che sono un suo sostenitore, quella odierna è una situazione che vorrei vedere sempre.”

Restare umili

-Hai detto che rimpiangi di non avere 10 punti, ormai guardate avanti e non vi nascondete più. Ha ragione Livio Bordoli quando ha detto che sono girate le scatole a Zurigo perché era una concorrente diretta?

“A Livio voglio bene ma stavolta ha ciccato. Uno che mi dice che l’YB non è forte come l’anno scorso, vuol dire che non ha visto le partite. Oggi la panchina dei bernesi  era di tutto rispetto con Nsamé, Elia, Males e Imeri!. Le parole di Bordoli stavolta non mi sono piaciute, lui è un mio grande mentore, lo stimo tantissimo ma so che questo Lugano deve restare molto umile. Quando giocheremo tutti i giovedì poi pagheremo dazio la domenica e dunque voliamo con i piedi ben saldi al suolo e non facciamo voli pindarici. Stiamo tranquilli e guardiamo anche i vari Servette, San Gallo e Lucerna, tutte formazioni toste. Tra l’altro quello che hanno fatto le nostre squadre in Europa (vedi il Servette a Glasgow) o il Lucerna contro il Djugarden merita grande rispetto. Poi che i campioni svizzeri possa giocare meglio è un dato di fatto ma la loro rosa è attualmente fuori portata.

Time out decisivo

-Sei un appassionato di basket e dovresti batterti per l’introduzione di almeno un time out per tempo. Oggi quando la partita è stata fermata per far dissetare i giocatori hai corretto quello che non funzionava e dal 21′ la squadra è cambiata. Merito del Time out?

“La verità è che da quando Cornaredo è diventata una bomboniera succede come negli altri stadi che i giocatori non mi sentono, devo abituarmi perché in due anni non era mai successo e potevo comunicare tranquillamente con i ragazzi per tutta la partita. Avevo preparato la partita difensivamente in una maniera e poi mi sono accorti di dover fare un altro tipo di scelta ed è quello che ho comunicato a giocatori durante il cooling break. Abbiamo difeso in un’altra maniera e le cose sono andate molto meglio.

Colpo alla testa per Arigoni

-Come sta Arigoni che è uscito nel primo tempo per infortunio?

“Allan ha subito un colpo alla testa, seguito da un secondo colpo dopo il quale -visto anche il gran caldo- si è ritenuto prudente farlo uscire. A un primo esame si tratterebbe di una leggera commozione cerebrale.”

 

 

 

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