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dopo 13

“Un punto preso col cuore”

A far discutere nei corridoi dello Stade de Genève, più che l’ennesimo pareggio tra Servette e Lugano, è l’episodio che ha visto protagonisti a metà della ripresa Macek e Severin. Anche qualche giornalista rimando ammette che se l’arbitro fosse stato richiamato a rivedere l’azione non avrebbe potuto far altro che sanzionare il colpo da tergo sul piede di appoggio del centrocampista bianconero. Ma così non è stato e la partita si è chiusa sullo zero a zero.  

Crüs: un po’ stanchi

Il tecnico Mattia Croci-Torti viene interrogato sul punto guadagnato da un Lugano in evidente emergenza. “E’ un buon punto, preso col cuore. Oggi la mia squadra ha tirato fuori il cuore che ha dentro. Più che in difficoltà eravamo un po’ stanchi. Dopo la semifinale di Coppa  non siamo mai riusciti a recuperare e non ho potuto fare turn-over. Ma i ragazzi che ci sono manifestano sempre grande disponibilità e giocano anche in posizioni non abituali. Era tanto che non finivamo una partita senza subire gol e devo fare i complimenti ai difensori ma in generale alla squadra per come ha protetto la porta. Non avevamo cominciato male la partita, abbiamo trovato diverse conclusioni ma ci è mancato qualcosina. Questo è un punto che a Ginevra bisogna saper prendere e accettare. Loro sono secondi in classifica ma noi non perdiamo da due anni nelle sfide dirette.  Adesso dobbiamo  solo guardare avanti in maniera positiva. Ci restano otto partite, metà in casa. Dobbiamo conquistare il maggior numero di punti possibili ma in questo momento devo essere bravo io a lasciar recuperare ai ragazzi più energie possibili.”

Poca brillantezza

Sulla decisione di rinunciare inizialmente a una punta di ruolo affidandosi ai “quattro piccoletti” il tecnico spiega che “ero sicuro che attaccando la profondità con Amoura e Aliseda e con Bottani e Steffen tra la linee avremmo potuto metterli in grande difficoltà. Il piano è iniziato bene ma purtroppo, quando loro hanno preso campo, noi nelle ripartenze abbiamo sempre sbagliato il passaggio decisivo. Loro hanno schierato tantissimi giocatori offensivi ed era dura difendere oggi contro questo Servette. Però abbiamo avuto tante occasioni per ripartire e fargli male ma ci è mancato sempre l’ultimo passaggio: è anche una questione di brillantezza. Avevamo dei giocatori stanchi, adesso devo essere bravo io. Giovedì finisce il Ramadan così possiamo recuperare completamente i vari Doumbia, Amoura e Belhadj che di giorno hanno digiunato. Speriamo di recuperare al più presto anche Mahou che è un elemento decisivo per noi e che sta pian piano iniziando a recuperare. La finale di Coppa ci ha tolto tantissime energie e nelle partite seguenti non abbiamo potuto  recuperare. Oggi sapevamo di essere un po’ affaticati ma sapevamo che ce la potevamo fare: i giocatori ce l’hanno messa tutta.  Vogliamo e proviamo sempre a vincere ma bisogna anche sapersi accontentare del punto. Adesso lascio staccare un po’ la spina ai ragazzi, sono 24 giorni di fila che mi vedono ed è il momento di lasciarli fiatare; vanno recuperate le energie perché col Sion dobbiamo assolutamente vincere. Aver collezionato l’ottavo risultato utile contro Geiger deve essere un motivo d’orgoglio per tutta la squadra perché il Servette è un ottimo complesso e ha giocatori di grandissima qualità come i due attaccanti schierati oggi. Non sono secondi per caso. 

Daprelà: non molliamo

Fabio Daprelà spiega a sua volta che “pareggiare è sempre meglio che perdere. Guadagnare un punto su un campo difficile contro una squadra forte va bene. Oggi abbiamo veramente dato tutto e alla fine portiamo a casa questo punto che muove un po’ la classifica. Soprattutto in difesa abbiamo usato la testa, c’era nelle due squadre un po’ di stanchezza e a tratti mancava la brillantezza. Oggi ci è mancata un po’ di lucidità in ripartenza per segnare il gol e vincere la partita. Io non mi arrendo mai, adesso entrerò nello spogliatoio a vedere le condizioni dei miei compagni. Alla fine l’importante  è essere in undici, sappiamo che chi scende in campo da il cento per cento. Siamo quelli che siamo, chi entra fa il suo lavoro ed è quello che conta. Siamo sempre lì in classifica, non molliamo di un centimetro, talvolta ci riesce meglio altre no. Oggi tutta la squadra ha fatto un buon lavoro difensivo , poi è chiaro che davanti dovevamo magari dare quel percento in più tutti per segnare almeno una rete.”

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