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"Successo costruito su personalità e coraggio"

“Successo costruito su personalità e coraggio”

Basilea chiama Pregassona risponde. Mentre nel capannone delle feste, dove alcune centinaia di tifosi bianconeri hanno cenato e seguito la partita su grande schermo, risuonavano le note dell’inno “bianconeri bianconeri”, al St. Jakob-Park ci si abbracciava festanti. La meritata vittoria ha confermato il carattere ma anche la caratura tecnico-tattica dei giocatori del Lugano. 

Crüs: battuta la sfortuna

Al fischio finale ha anche Mattia Croci-Torti ha festeggiato la vittoria contro Fabio Celestini, suo “superiore” quattro anni or sono sulla panchina luganese. Oggi lo staff bianconero si è aggiudicato la sfida anche grazie ai cambi visto che i giocatori subentrati nella ripresa hanno dato un’ulteriore spinta alla squadra. Il commento dell’allenatore: “Penso che la cosa importante sia stata la personalità che abbiamo dimostrato il primo tempo. Siamo venuti qua senza paura e ce la siamo giocata alla pari sin dal calcio d’inizio.  E dopo la pausa siamo andati avanti con la consapevolezza che avremmo potuto fargli male. Sappiamo che siamo un po’ in difficoltà e che anche oggi la sfortuna ci ha  messo del suo togliendoci per l’ennesima volta un giocatore a metà primo tempo. Dopo quattro giornate è la quarta volta che devo sostituire per infortunio un giocatore nei primi 45′. Dopo l’uscita di Lukas Mai abbiamo cambiato un po’ le dinamiche, ma devo dire che i ragazzi hanno dimostrato un grande carattere e atteggiamento ma soprattutto, come ho detto prima, sono venuti al St. Jakob a giocarsela e questo è il frutto di una mentalità che in questi anni si è creata.

Ancora più forti

“Sono strafelice della mia squadra. Non era facile reagire dopo la partita con lo Stade Lausanne, ma abbiamo conquistato sette punti in tre partite. Bisogna saper accettare a volta i pareggi in casa, so che ai nostri tifosi non piacciono ma una volta recuperati tutti i giocatori questa squadra sarà ancora più forte di quella che avete visto stasera”. 

La tempra di Hajrizi

-Hajrizi al 95′ ha fatto qualcosa di straordinario, si è buttato per vincerla lui questa partita, è bello che tutti i giocatori, anche quelli magari meno appariscenti, danno quel metro in più che serve.

“Kreshnik è la dimostrazione che il gruppo è la nostra forza. L’ho lasciato in panchina le ultime due partite, lui non era contento ma è rimasto sul pezzo, ha lavorato come un dannato e non ho avuto nessun problema a schierarlo  stasera. Un giocatore con quella tempre a quel carattere ti aiuta a vincere le partite. Sono molto contento per lui.”

Non mollare mai

“Questo è un gruppo che non molla mai. Siamo andati  vincere a San Gallo e ora a Basilea. Ci sono aspettative e noi dobbiamo lottare per raggiungere i posti che vogliamo, lo facciamo non mollando. E’ l’imput che cerco di far passare tutti i giorni alla squadra, poi quando ci togliamo soddisfazione come queste siamo contenti. Ma è un campionato difficile, è ostico vincere dovunque. Sappiamo che dobbiamo arrivare nelle prime sei, abbiamo poche partite ancora per riuscirci e faremo in modo di non mollare e andare avanti.”

Sabba: partire dalla difesa

Anche capitan Sabbatini è raggiante. Prima di raggiungere sotto la curva i tifosi bianconeri che hanno intrapreso la trasferta, spiega davanti ai microfoni  che “non subire gol era quello che volevamo fare, ne avevamo presi troppi quest’anno e ci siamo detti che dovevamo tornare a essere solidi come il Lugano degli scorsi anni. E’ vero che sono cambiati parecchi giocatori ma bisogna partire da lì, poi con la qualità che c’è davanti (dove sono tutti fortissimi) si spera sempre di fare qualcosa. ”

Segnale alle altre

-Meritate tutti un voto alto ma Hajrizi ha fatto un salvataggio al 95′ che è come se avesse segnato un gol.

“E’ stata un’azione pazzesca, questo deve essere l’esempio per tutti; dare il massimo in campo, lottare su ogni pallone e specie in fase difensiva non mollare mai la presa. Se poi gli altri sono più forti bravi loro, ma oggi la cosa più importante era disputare un’ottima partita contro un avversario tosto e in crescita, mandando un segnale anche alle altre squadre. Il Lugano non è quello che dicono, a volte è normale che ci siano delle critiche, però siamo consapevoli che vogliamo e possiamo fare di più.”

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