MD+1: Racconto di una debacle

MD+1: una lezione per ripartire

MD+1 è la nuova rubrica dell’FC Lugano dedicata all’analisi del giorno dopo, con un approccio più approfondito e ricco di dati statistici. Come suggerisce il nome, MD+1 prende spunto dai termini calcistici: MD sta per Matchday e +1 indica il giorno successivo alla partita. Ogni analisi verrà pubblicata puntualmente il giorno dopo ogni match, per rivivere e comprendere meglio i dettagli che hanno fatto la differenza in campo.


La sconfitta per 3-0 contro il Servette nella 16ª giornata di Credit Suisse Super League segna una battuta d’arresto per il Lugano, che perde l’occasione di balzare in testa alla classifica. Una prestazione sottotono, ma anche un momento per riflettere e crescere in vista dei prossimi impegni. Analizziamo i punti chiave della partita, i protagonisti e i dati salienti.

Subito in affanno 

Con le assenze per squalifica di Papadopoulos e Hajdari, Croci-Torti ha schierato una retroguardia inedita con Mai ed El Wafi centrali. Nonostante le difficoltà iniziali, i bianconeri sono riusciti a contenere l’assedio ginevrino nel primo tempo, grazie soprattutto alle parate decisive di Saipi. Tuttavia, i 14 falli commessi, con entrambi i centrali ammoniti nei primi 10 minuti, hanno condizionato la fase difensiva e il controllo della gara.

I numeri della partita

I dati confermano la supremazia del Servette:

  • Possesso palla: Servette 43% – Lugano 57%
  • Tiri totali: Servette 17 (10 in porta) – Lugano 9 (4 in porta)
  • xG: Servette 2.76 – Lugano 1.12
  • Parate: Saipi 7 – Frick 4
  • Passaggi riusciti: Servette 359 (77%) – Lugano 483 (82%)

Nonostante la superiorità numerica per oltre mezz’ora, il Lugano non è riuscito a sfruttare l’opportunità per ribaltare l’inerzia della partita.

Protagonisti in evidenza

Amir Saipi – Il portiere kosovaro è stato il migliore in campo per il Lugano, con 7 parate che hanno evitato un passivo ancora più pesante. Sbaglia qualcosina con i piedi ma la sua sicurezza tra i pali ha tenuto la squadra in partita fino al raddoppio ginevrino.
Steve Rouiller – L’ex di giornata ha siglato una doppietta decisiva, dimostrando grande senso della posizione e leadership difensiva.
Dereck Kutesa – Come anticipato nel COUNTDOWN ALLA SFIDA, Il capocannoniere del campionato ha creato scompiglio per tutta la partita, confermandosi uno degli attaccanti più pericolosi della Super League. Quando parte in velocità non lo prendi più.

Dettagli chiave della sconfitta
  1. Dominio del Servette – I ginevrini hanno imposto il loro gioco sin dai primi minuti, con un possesso palla del 56% e ben 13 tiri totali, e due aste, contro l’unico tiro del Lugano nella prima frazione. Una prestazione che ha messo in difficoltà i bianconeri, incapaci di contrastare l’intensità e l’organizzazione dei padroni di casa, anche giocando in 10 contro 11.
  2. La difesa in affanno – Con Papadopoulos e Hajdari squalificati, la retroguardia luganese ha sofferto l’assenza dei suoi leader. Mai ed El Wafi, chiamati a sostituirli, si sono trovati spesso in difficoltà contro un attacco avversario rapido e fisicamente prestante. Va sottolineata comunque la buona prestazione di Mai che ha vinto il 66% dei contrasti. 
  3. Le occasioni mancate – Nonostante la superiorità numerica per oltre mezz’ora, il Lugano ha faticato a concretizzare le poche occasioni create. Solo quattro tiri nello specchio della porta nei 90 minuti, a fronte di un Frick praticamente mai messo sotto pressione.
  4. Regole non scritte – Ieri si abbiamo visto una delle più famose regole non scritte del calcio: il gol dell’ex, arrivato puntualmente in doppia dose con la doppietta di Rouiller.
Ultima sconfitta per 3-0

La sconfitta per 3-0 contro il Servette riporta alla mente due episodi simili della scorsa stagione, entrambi contro lo Zurigo. La prima risale al 5 agosto 2023, quando i bianconeri crollarono con un netto 3-0 al Letzigrund, mentre la seconda avvenne il 12 novembre 2023, questa volta tra le mura amiche di Cornaredo.

Curiosamente, quel 3-0 subito il 12 novembre arrivava anch’esso dopo una partita europea contro una squadra belga. L’unica differenza rispetto a giovedì scorso è che in quella circostanza il Lugano aveva perso per 2-0 contro il Club Brugge.

E, rimanendo in tema di coincidenze, la partita successiva al 3-0 subito a Cornaredo contro lo Zurigo fu proprio Yverdon-Lugano, dove i bianconeri si imposero con un roboante 0-5. Chissà che questo dettaglio non possa essere di buon auspicio per la sfida di mercoledì.

Un’occasione per imparare

Questa sconfitta rappresenta una lezione importante per il Lugano. Come ha sottolineato Croci-Torti, è il modo in cui si reagisce alle difficoltà a definire una squadra. I bianconeri avranno l’occasione di rialzarsi già mercoledì 4 dicembre, affrontando l’Yverdon per gli ottavi di finale di Coppa Svizzera. Una vittoria potrebbe rilanciare il morale e riportare fiducia in vista degli ultimi impegni del 2024.

Appuntamento a Yverdon per dimostrare che il Lugano può imparare e crescere, anche dai momenti più difficili.

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