fbpx
Jacobacci 3

Jacobacci: ci vorrà il miglior Lugano

Gli sconvolgimenti di calendario provocati dal Corona Virus si riflettono anche sulla Coppa svizzera. La manifestazione ad eliminazione diretta vede quest’anno le squadre di Super League chiamate subito a disputare i sedicesimi e a misurarsi con club attrezzati e ambiziosi. Il Lugano scenderà venerdì al Lipo Park ospite dello Sciaffusa, compagine di CL, che ha fatto una campagna acquisti mirabolante ingaggiando ben sedici nuovi giocatori, tra i quali gli ex bianconeri Da Costa e Rodriguez.

Alla vigilia del match Maurizio Jacobacci ha incontrato i giornalisti nella sala stampa di Cornaredo. La prima domanda ha proprio riguardato l’impegno del match sistemato quando il campionato non è ancora iniziato: un’insidia doppia.

“Come prima partita è sempre difficile valutare chi sia favorito o meno. Giochiamo fuori casa e cerchiamo di prendere l’incontro con le pinze. E’ una trasferta difficile e delicata, lo sappiamo. Lo Sciaffusa ha ingaggiato elementi di ottimo livello, diversi hanno giocato in Super League o all’estero. In tutti  i reparti si sono notevolmente rinforzati e  i nuovi giocatori vorranno dimostrare il loro valore. Sarà una sfida speciale, noi vogliamo far bene anche in Coppa, dopo l’eliminazione da parte del Losanna la scorsa stagione.”

-Sappiamo quanto il presidente Renzetti ami questa competizione e abbia preso male l’eliminazione dello scorso anno: sentite questa pressione?

“Tutti noi ci teniamo a fare bene in Coppa. Il Lugano ha le carte in regola per andare avanti, da quando sono al timone la squadra si è sempre fatta trovare pronta di fronte a impegni delicati e anche per questo che abbiamo disputato un bel campionato. Chiedo al gruppo di entrare in campo con la consapevolezza di avere qualità importanti, la rosa in sé -Janga a parte- è la stessa e questo significa continuità e sicurezza nei nostri mezzi.”

-Sarà quindi un Lugano molto simile alla squadra che lei mister ha in mente per il campionato?

“Per noi il campionato inizia domani e la Coppa è parte integrante. Voglio mentalità vincente e saper gestire i momenti difficili che sicuramente troveremo nei 90′. Giochiamo sul sintetico e anche di questo va tenuto conto.”

-Questa partita dirà a che punto è la squadra con la preparazione, lei che impressione ha: i nuovi elementi si sono già inseriti?

“Non è che ci siano tanti volti nuovi. Guerrero sta facendo egregiamente, lavora con tanta serietà ed applicazione.  Osigwe sarà all’esordio: se è venuto da Kriens è perché là ha fatto bene, è un portiere esplosivo, bravo con i piedi e domani vorrà dimostrare tutto il suo valore. Ardaiz deve continuare nella progressione, domani partirà dalla panchina ed è possibile che entrerà nel corso del match. Per quanto riguarda le condizioni degli altri elementi della rosa abbiamo Maric un po’ raffreddato e speriamo di recuperarlo. Se mancasse abbiamo già un’alternativa.”

-Rispetto alla scorsa stagione ci si aspetta un passo in più; quando lei è arrivato potevate viaggiare un po’ a fari spenti, l’ottimo finale di stagione vi pone sotto una luce diversa. Siete maggiormente temuti dagli avversari, siete pronti allo step successivo?

“Sinceramente il nostro obiettivo è la concretezza e la continuità con il recente passato. Non direi no a ripetere un campionato come quello appena concluso. Abbiamo fatto cose egregie e rifare lo stesso percorso di quando sono al timone, sarebbe una bella cosa. Dobbiamo cercare di avanzare un passo dopo l’altro e ripetere almeno gli stessi risultati. L’importante è non metterci troppa pressione addosso, perché ciò non ti aiuta a lavorare serenamente. Facciamo calcio perché è la nostra passione e amiamo questo sport, poi i traguardi si tagliano e si definiscono strada facendo. Il più importante è la salvezza, poi vedremo se cambiare obiettivo. Pensando che lo scorso anno, pur facendo il campionato che abbiamo fatto., abbiamo dovuto attendere sino alla penultima giornata per salvarci, la dice lunga sulle difficoltà che esistono. Poi siamo arrivati quinti e nessuno poteva immaginarselo.”

-I casi di Covid (vedi anche i tre dello Sciaffusa) vi preoccupano, ne avete parlato con i giocatori?

“Sinceramente non ne abbiamo discusso. Abbiamo cercato di preparare la partita nel miglior modo possibile sul piano tattico e tecnico. Sul resto non abbiamo potere di influenzare le cose. Noi stiamo attenti ai comportamenti durante la settimana e prima e dopo le partite. Il rischio c’è sempre ma pensarci troppo non è opportuno, abbiamo bisogno di tranquillità e attenzione.”

-Per lei lo Sciaffusa è stata una squadra importante, l’ha diretta per ben 150 partite. Le piacerebbe stare così a lungo anche sulla panchina bianconera?

“Quello trascorso a Sciaffusa è stato veramente un bel periodo con tante soddisfazioni, due promozioni e belle gare in Coppa. Ricordo un quarto di finale  con il GC perso ai rigori, un ottavo con il Lucerna perso ai supplementari e con il Sion la stessa cosa. Il Lugano sa che domani dovrà disputare un match molto buono per passare il turno. E’ bello tornare nell’angolo più settentrionale della Svizzera, anche se lo stadio è nuovo, io ero abituato alla Breite. Poter lavorare per così tanto tempo in un club ti permette di crescere personalmente e di dare continuità anche al lavoro societario, mi farebbe piacere farlo anche qui.”

 

 

Altri articoli

Academy
La carica dei 101...e passa, per la Scuola calcio
Prima Squadra
Coppa: Sciaffusa-Lugano (1-1)