Jacobacci: ci attende una sfida delicata
Visto che la partita di Neuchâtel si disputerà (sabato alle 19) su un terreno sintetico l’allenamento di rifinitura dei bianconeri si è svolto su una superficie simile. La lista degli assenti è lunga: mancheranno gli squalificati Bottani e Junior e gli infortunati Gerndt, Sabbatini, Rodriguez e Maric. Torna per contro a essere convocato Domen Crnigoj che aveva disputato la sua ultima partita proprio contro lo Xamax il 29 settembre a Cornaredo.
Al termine dell’allenamento Maurizio Jacobacci (a sinistra nella foto) ha incontrato com’è abitudine i giornalisti.
-In queste settimane è cambiato il tuo modo di approcciarti alla squadra e alle partite?
“Il fatto che si venga da alcuni risultati positivi esige che bisogna essere concentrati ancora di più; è proprio in questo momenti che di rischia di rilassarsi”
-E’ più facile dare una scossa a una squadra in crisi o gestire un momento di “euforia”?
“E’ preferibile ovviamente gestire i momenti positivi, quando per contro entri in una spirale negativa le cose si complicano.”
-Sul sintetico di Thun vi siete comportati molto bene ed era una partita complicata, domani tornerete a giocare su un terreno sintetico in un’altra sfida delicata?
“E’ vero siamo di fronte a un’altra partita complicata. A Thun l’avevamo preparata molto bene e disputata in modo da ottenere il risultato che meritavamo. Domani ci aspettiamo un’altra battaglia difficile e chiusa, non credo che loro ci attaccheranno molto alti, giocheranno come finora partendo da una difesa molto combatta e affidandosi ai contropiede. In questa tattica sono molto bravi. Il sintetico di Neuchâtel è diverso da quello di Thun, è più veloce e quindi la palla schizza maggiormente. Bisogna essere molto precisi sui passaggi. Cercheremo di essere concentrati al massimo.”
-E’ un’altra occasione per scavare un ulteriore divario rispetto alle squadre che vi seguono?
“Si è un match cruciale, sappiamo che vincendo domani faremmo un grande balzo in classifica. Sarebbe un passo importante che ci darebbe tranquillità per il futuro”.
-L’approccio sarà quello di andare a vincerla, oppure di gestire la situazione, in fondo in classifica siete davanti e anche un pareggio manterrebbe inalterato il vantaggio?
“Vogliamo vincere la partita però siamo consapevoli che dobbiamo avere ottimi equilibri. Dobbiamo difendere bene e attaccare quando necessita. Bisogna chiudere gli spazi allo Xamax e riuscire a ripartire subito dopo aver recuperato palla; le transizioni saranno fondamentali. Ci permetteranno di avere spazi per contrattaccare. Se saremo lenti nelle ripartenza loro si chiuderanno a riccio come sanno fare molto bene. Per lo Xamax sarà un match fondamentale se non vogliono staccarsi in classifica. Saranno molto aggressivi e non dovremo lasciarci provocare.”
-Hai parlato di equilibri; dovrai trovanre di nuovi specie in attacco perché tra infortuni e squalifiche vi mancheranno diversi titolari. Hai già pensato alle soluzioni alternative?
“Valuteremo ancora stasera bene con chi affrontare lo Xamax in attacco. Non è che ci siamo moltissime possibilità, ci sono Holender e Dalmonte anche se non sono proprio delle prime punte. Sono giocatori offensivi con caratteristiche diverse: Holender può anche spizzicare i palloni di testa, mentre Dalmonte ha un baricentro basso ed è capace di liberarsi in dribbling stretto. Dovranno tirare non appena avranno lo spazio e non cercare di complicarsi la vita. Dovranno tener su i difensori avversari e contrastare Oss che lancia palle lunghe ai suoi. Dovranno essere pronti nel box come ha fatto Junior domenica scorsa. Ci vorrà pazienza per aspettare il momento giusto”.
-Come gestite le voci che riguardano un’eventuale cambio di proprietà societario: bisogna isolarsi o ne parlate nello spogliatoio?
“Isolarsi è difficile, Si sentono le voci ma attualmente non ci concernono più di tanto. Sono dinamiche sulle quali non possiamo avere alcuna influenza, invece possiamo influenzare la partita di domani e vogliamo assolutamente vincerla anche se siamo consapevoli che sarà una sfida delicata e difficile.”