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"Giocatori con un mentale fortissimo"

“Giocatori con un mentale fortissimo”

I giocatori del Lugano sono usciti tra gli applausi dei 3700 spettatori che hanno assistito al match con il Losanna. Un nutrito drappello di tifosi ha poi atteso i giocatori all’uscita dagli spogliatoi per festeggiarli. Più di così era difficile pretendere. Dopo la -per certi versi immeritata- sconfitta a Ginevra del 18 febbraio, il Lugano non ha più perso una partita. Inanellando otto vittorie e un pareggio. 

Si rifarà la prossima volta

Logico che in sala stampa si presenti un Mattia Croci-Torti soddisfatto anche se i giornalisti più che a celebrare l’ennesima vittoria cominciano con l’interrogarlo sui due rigori falliti da Steffen nel finale. Provocatoriamente si può affermare che a risultato acquisito e dopo la quarta vittoria consecutiva in casa, il nazionale abbia calciato con leggerezza?
“Renato non è sicuramente stato molto contento di aver sbagliato ma abbiamo visto in settimana che i grandi campioni del Manchester City fallire a loro volta. I rigori sono un momento a parte della partita, fortunatamente oggi non sono arrivati in un frangente decisivo ma a cose ormai fatte. Steffen si rifarà la prossima volta”.

Steffen è il vice rigorista

-Non erano rigori decisivi ma Steffen durante la stagione ci ha abituato a riprendere i compagni se non mantenevano l’asticella alta e questi errori lasciano un pochino di amaro in bocca al termine di una serata che doveva essere di festa assoluta. Doveva esser lui o Vladi a calciare?
“Il primo rigorista è Celar e il secondo Steffen, dunque era giusto che andasse lui sul dischetto. Siamo qua a parlare perché quando tenti il pallonetto e non segni evidentemente non è una situazione piacevole. Come dico sempre per tirare il rigore ci vuole coraggio e per calciarlo in questo modo ci vuole una determinata personalità, poi se lo si sbagli fa tre volte più male rispetto agli altri rigori. Sono certo che Renato non passerà due o tre ore se non una nottata facile ma conoscendolo sono anche sicuro che da lunedì tornerà a spingere per recuperare questa minima mancanza di concentrazione.”

Toccherà ancora a lui

-Rimane lui il vice rigorista?
“Penso proprio di sì perché solitamente li calcia molto bene, ma i penalty si possono sbagliare. Lo ha fallito anche Bernardo Silva e penso che Guardiola in proposito avrebbe risposto come ho fatto io stasera. Bisogna sempre avere il coraggio di tirarli e se Renato vorrà assumersi ancora la responsabilità sarà il benvenuto. Io dico sempre che bisogna allenarsi ai tiri dal dischetto: in vista della Coppa se il giorno prima li calcerà come fa sempre, Steffen sarà sicuramente uno degli eventuali  rigoristi.”

 Bravi a gestire la pressione

-Cosa ti è piaciuto maggiormente stasera e c’è stato qualcosa che non hai gradito?

“Mi è piaciuto molto l’atteggiamento dei primi minuti e la mentalità che la squadra ha acquisito. Nelle ultime nove partite su dieci quasi sempre nel primo tempo abbiamo fatto meglio degli avversari. Oggi abbiamo realizzato subito due gol e in seguito abbiamo gestito la partita con grande calma e serenità. Le uniche occasioni concesse al Losanna sono state su due calci di punizione. Se non non ci hanno mai impensierito vuol dire che i ragazzi sono stati concentrati sino alla fine in fase difensiva nonostante i vodesi siano stati bravi nel secondo tempo a cambiare sistema passando al 3-4-3. Un modulo che ci ha messo in maggiore  difficoltà nel costruire. Quando le squadre ci affrontano in questo modo dobbiamo essere un po’ più’ bravi quando recuperiamo palla ad andare in transizione e fargli male, ciò che non è successo oggi; ma ci sono stati tantissimi altri aspetti positivi e dunque faccio fatica a vedere quelli negativi. Avevamo anche per la prima volta la pressione del secondo posto, mostrare che lo meritiamo e che possiamo giocarci fino in fondo il campionato. Devo dire che mentalmente la squadra è stata veramente forte”.

Riuscire a chiudere le partite

-Avete disputato una partita da Young Boys, due reti subito e poi controllo della gara senza affanno. Avete perso qualche pallone ma ci poteva anche stare, visto che i giocatori potevano già avere la testa a sabato prossimo quando andrete a Sion per la semifinale di Coppa. L’atteggiamento è stato quello della grande squadre che va in vantaggio e poi dose le forze pensando anche all’epatite future.

“Per essere una grande squadra dobbiamo  riuscire a chiudere la partita andando sul tre a zero. E’ quello che ci manca, se vogliamo trovare qualcosa che stasera non è andato. Dobbiamo avere nel secondo tempo la forza di andare a chiuderla con maggior voglia. Però in campo c’è  anche un avversario che dopo la pausa ha cercato di metterci maggior pressione e di giocare più in verticale. Sono riusciti a tenere su tante palle vincendo molti duelli, non dimentichiamo che il Losanna nelle ultime dieci partite ne aveva persa solo una. Erano mentalmente più liberi di noi ma proprio sull’aspetto mentale devo fare i complimenti ai miei giocatori. Mi è piaciuto non aver mai visto mezza paura nella testa dei ragazzi, sin dal primo minuto hanno cercato di dominare e portare a casa la partita. Vuol dire che ci credono, come ci credo io e che abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Se due mesi fa qualcuno mi avesse detto che di lì in avanti avremmo vinto nove partite e pareggiata una, avrei firmato mille volte. Invece ce l’abbiamo fatta e bisogna fare i complimenti a questo gruppo e a questi giocatori che oltre a grandi qualità stanno dimostrando di avere un mentale fortissimo.”

Doumbia si diverte

-Doumbia che sa fare e bene anche il terzino destro è il classico giocatore che puoi mettere ovunque e sai che il suo rendimento sarà sempre lo stesso?
“Anche Ousmane sa che trovare posto in questa squadra non è più così facile. La concorrenza a centrocampo è serrata, i compagni stanno facendo molto bene e non è facile per me  escludere i vari Grgic, Bislimi, Sabbatini e Belhadj, tutta gente che finora ha dimostrato di poter giocare in quella situazione. Doumbia nasce centrocampista e in futuro tornerà sicuramente in quel ruolo ma in questo momento positivo penso non sia giusto cambiare certe dinamiche. Lui si è adattato a ricoprire un ruolo che può fare alla grande perché può entrare in mezzo al campo a giocare come ha fatto oggi, può anche spingere viste le sue capacità atletiche. L’importante è che Doumbia si diverta perché lui è uno degli elementi della squadra che da sempre gioia ed euforia al gruppo, mi piace per quello, è un ragazzo che non molla ma soprattutto che fa bene a tutti gli altri. E’ contento di giocare in quel ruolo perché Sto arrivando! che ha anche libertà e non deve solo difendere, dunque va bene così adesso,.”

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