Croci-Torti: “La squadra è veramente cambiata”
I giocatori delle due squadre nelle interviste del dopo partita si sono lamentati per le condizioni del terreno da gioco. Rizzollato qui e là è parso scivoloso dopo le piogge di questi giorni e ha reso difficile l’equilibrio e le giocate. Ciò che più conta è che il Lugano ha conquistato i tre punti e lo ha fatto conducendo sempre la partita nel risultato e confermando di avere una rosa di qualità e carattere.
Rimasti calmi dopo il pareggio
Al microfono dell’inviato della RSI che gli faceva notare che quella di stasera poteva essere definita una “vittoria sporca” ha risposto: “più che partita o affermazioni sporca ho sempre detto che venire a vincere qui non è mai facile. Quello che mi è piaciuto tantissimo è che al momento che abbiamo subito il pareggio del Basilea non è cambiato nulla, non ci siamo innervositi, siamo rimasti tranquillissimi e abbiamo cercato di continuare a giocare. Questo è un segno di grande maturità, sono le cose che mi porto a casa. Sono proprio contento di aver visto questo atteggiamento, la squadra non è mai apparsa nervosa. Anni addietro era sempre un’impresa riuscire a strappare un pareggio al St. Jakob-Park. Adesso questa squadra è veramente cambiata:”
La missione continua
“Oggi ho rischiato qualcosa. Inizialmente ho schierato solo quattro giocatori che avevano disputato la partita di martedì contro il Fenerbahçe. Ciononostante il gruppo ha fornito una bella risposta che è la conferma di come io faccia bene ad avere fiducia in tutti i ragazzi e di come tutti debbano accettare le mie scelte. L’ho detto e lo ribadisco: siamo in missione, ci crediamo fino in fondo e la sfida di stasera mi ha fornito tante belle risposte”.
Bravi Papadopulos e gli altri
-Faccio un nome dei giocatori rimasti in campo oggi per 95 minuti: Papadopulos. Che dire?
“E’ un ragazzo su cui eravamo sicuri di puntare. Abbiamo quattro difensori centrali che hanno grande qualità. Avete visto oggi non c’era El Wafi che aveva fatto benissimo nelle prime due uscite, ma Hajdari ha giocato con grande sicurezza. Siamo veramente una rosa coperta con due giocatori in ogni posizione. Siamo contenti di Papadopulos ma stasera faccio veramente fatica a scegliere un singolo, è l’insieme della squadra, la tranquillità che ha avuto sino al fischio finale che mi è piaciuta. Considerando dove eravamo: questo è sempre uno stadio che comunque mette i brividi”.
Fondamentali due giocatori per ruolo
-Spesso la scorsa stagione dopo gli impegni europei arrivava qualche difficoltà in campionato. E’ vero, come hai sottolineato in settimana, che giocare di martedì è diverso che scendere in campo il giovedì. Ma la vittoria di stasera è un segnale di maturità, è servito l’esperienza dello scorso anno per evitare di ricadere nella stessa dinamica di sconfitte post Europa?
“Io sono alla guida della squadra solo da tre anni ed era la prima volta che mi trovano sui palcoscenici europei da allenatore principale. Non mi sono mai nascosto, se ci sono stati così tanti infortuni è forse anche per qualche mia scelta. Quest’anno ho forzato un po’ la società a ingaggiare due elementi per ruolo perché non volevo perdere troppi punti in campionato nel mese di settembre. Se hai degli obiettivi alti non ti devi nascondere ma devi anche avere una rosa all’altezza. Quest’oggi i giocatori hanno dimostrato veramente di crederci. Essere riusciti a vincere per la prima volta una partita dopo gli impegni europei -e il Lugano è alla sua quarta avventura continentale dopo le due con Renzetti e la mia lo scorso anno- è motivo di orgoglio e sintomo di grande maturità. Ce la portiamo a casa”.
Dopo i turchi la rivincita sul Servette
-Rimanendo al campionato sabato a Cornaredo andrà già in onda una sfida al vertice: Lugano-Servette.
“Sarà una bella partita perché il Servette non ha cambiato niente rispetto alla scorsa stagione. Sappiamo quanta fatica abbiamo fatto, non siamo riusciti a batterli nemmeno una volta. Per dieci anni siamo stati la loro bestia nera e l’anno scorso purtroppo lo sono stati loro sino in fondo, sino all’ultimo rigore della finale di Coppa. Penso che una volta rientrati da Istanbul avremo tempo per ricaricare le batterie e mostrare la voglia di rivincita rispetto a quella brutta giornata del 2 giugno.”