Lugano-Sion 3

Croci-Torti: episodi sfortunati e disattenzioni

E’ un Mattia Croci-Torti tra il deluso e l’arrabbiato quello che si presenta in sala stampa a Cornaredo al termine della rocambolesca partita con il Sion. “Mi dispiace tanto aver perso, anche se eravamo in una situazione di emergenza con giocatori fuori posizione. Abbiamo avuto un buon atteggiamento, la squadra ha lottato sino al 96′ non posso rimproverare niente dal punto di vista dell’impegno. Purtroppo c’è mancata concentrazione sulle palle ferme e il Sion in quei dettagli ha fatto la differenza. Dispiace anche per la decisione dell’arbitro di espellere Daprelà su una situazione che non è mai da cartellino rosso: il nostro difensore è arrivato prima sul pallone e non può certo fermare il piede dopo aver calciato. Sono situazioni che solo il calcio moderno con certi stop di immagine portano a giudicare in modo errato. L’arbitro aveva visto bene dal campo ma il VAR l’ha portato a sbagliarsi. Questo episodio ci ha messo in difficoltà nel secondo tempo”.

-Come mai si sono avute queste esitazioni, mancano ancora automatismi difensivi?

“La verità è anche noi sulle palle ferme abbiamo fatto un gol con De Queiroz e sulla seconda Linder ha compiuto una parata eccezionale su Mai, mentre loro hanno segnato. Il loro gol è arrivato al primo tiro in porta e su una punizione, sapevamo che le calciano bene  ma dobbiamo essere più bravi a lavorare maggiormente.”

-Poi su quel gol c’è stata un’autorete…

“Sì siamo stati anche un po’ sfortunati, la palla colpita di testa da Grgic non sarebbe mai entrata se non avesse incocciato la gamba di Daprelà. In ogni caso dovremo essere più concentrati sulle situazioni del genere, avevamo già preso gol con Kaiserlautern e Inter. Sappiamo che abbiamo qualche centimetro in meno rispetto agli avversari e dobbiamo essere ancora più attenti su questi palloni”.

-Scusa la provocazione già alla prima giornata: con Maric in campo quei gol li prendevi o no?

“Probabilmente li avremmo presi lo stesso, al posto di Maric c’è Mai e non era certo il suo uomo che ha segnato. Non è stata questione di singoli ma di distrazione collettiva. Abbiamo disputato una discreta partita, nel primo tempo l’atteggiamento era molto positivo, abbiamo lottato anche nel secondo, ci abbiamo creduto, siamo riusciti a segnare due gol con un uomo in  meno. Nonostante il caldo che ha causato qualche imprecisione, nei primi 45′ la squadra ha creato. Non mi è spiaciuto l’atteggiamento, peccato perché in una situazione di emergenza un risultato positivo avrebbe avuto ancora più valore”.

-Il Sion si è confermato squadra chiusa che cerca di sfruttare gli errori avversari e le punizioni. Anche Lavanchy é parso sacrificato e raramente ha superato la metà campo. Sei d’accordo?

“Le mie parole venerdì in conferenza stampa erano abbastanza chiare. Il Sion è una squadra cinica e l’ha dimostrato per l’ennesima volta. Hanno grandi qualità sulle palle ferme perché le calciano bene e sono positivi ogni volta che gli si presentano queste opportunità. Lo sapevamo. Bisogna fare i complimenti al loro cinismo,  noi cerchiamo di proporre gioco ma non siamo stati abbastanza efficienti. Nelle difficoltà di oggi, che conoscevo, ce la siamo giocata fino all’ultimo anche con in dieci contro undici. Ho visto tante cose positive, tra le negative vi sono solo le disattenzioni sulle palle ferme, non ricordo occasioni per loro fin quando eravamo in parità numerica. Dispiace per l’espulsione non sono d’accordo ma va accettata, è una partita difficile nel corso della quale ho visto la squadra mai sbandare e crederci sempre.”

-Valenzuela, che hai dovuto schierare a centrocampo, si è dimostrato un’opzione in più, ha giocato molto bene in quella zona nevralgica.

“Milton è un giocatore speciale che può ricoprire diversi ruoli, ha disputato un’ottima partita. Prendiamo anche questa come cosa positiva. Il nostro centrocampo ha fatto una buona partita, dobbiamo migliorare in altri settori, ma a metà campo eravamo molto presenti. Se l’ho schierato lì è perché la settimana scorsa aveva già fatto bene. Certo lui ci da molte opportunità sulla fascia sinistra ed è peccato rinunciare a una spinta come la sua. Oggi siamo mancati sui terzini perché lì abbiamo dovuto schierare due centrali di difesa. Ma in fondo non è andata poi così male.”

-Celar soffre forse un po’ il nuovo modulo, da quando è entrato Bottani si è acceso anche lui?

“E’ normale che quando entra Mattia la squadra si accenda. E’ un giocatore che ha qualità superiori agli altri ed è normale che si creino più situazioni pericolose. Peccato perché quando prepari una partita e pensi a come giocarla con Bottani gli ultimi 35 minuti e un secondo prima che lui entri in campo arriva il cartellinino rosso e rimaniamo in dieci. E’ un vero peccato perché in quel momento entrava il giocatore che sa mettere in difficoltà gli avversari e il match in undici contro undici poteva prendere un’altra piega. Quanto a Celar ha iniziato la preparazione due settimane dopo gli altri, anche lo scorso anno ci ha messo un po’ a carburare dunque rimaniamo molto positivi con lui”.

-Durrer ti è piaciuto?

“E’ la prima partita ufficiale che disputava da terzino, in fase difensiva è andato molto bene, in fase offensiva nel primo tempo non sapeva bene cosa fare poi nella ripresa ha dato due o tre ottime palle in profondità, nel finale ho dovuto toglierlo perché non ne aveva più. Sicuramente bisogna fargli un grande plauso per essersi messo a disposizione.”

-Lukas Mai si è confermato un elemento che può impostare l’azione e che porta centimetri e chili ma forse è ancora un po’ impacciato vedi il fallo che ha originato la punizione del primo gol?

“Penso che stia andando bene, è un percorso di crescita. Negli ultimi mesi non aveva giocato con il Werder Brema ma sta migliorando. Linder ha fatto una parata eccezionale su un suo colpo di testa, potevamo essere qui a parlare di un pareggio o altro senza le parate del loro portiere. Bisogna complimentarsi con lui e accettare che Mai sia un po’ indietro di condizione ma è solo giocando che troverà il ritmo ideale.”

-Oggi avresti potuto schierare una formazione più conservativa, rischiando meno spostamenti con Durrer a centrocampo,  Daprelà e Valenzuela terzini. Non l’hai pensata o hai pensato che quella scelta era la migliore?

“Ogni volta che metto in campo un undici è perché penso sia il migliore a disposizione.”

-Mercato: ti aspetti qualcosa nei prossimi giorni?

“L’importante è recuperare i nostri infortunati oltre a Belhadj che oggi era squalificato. Per avere una squadra più competitiva. Comunque oggi i nostri giovani hanno dimostrato di poterci stare, De Queiroz all’esordio ha fatto gol. Inutile star qui a recriminare e piangere, sono arrabbiato perché potevamo vincere la partita nonostante tutte le situazioni avverse”.

-E di Saipi che dire, ha fatto un grosso errore con l’Inter e anche oggi è apparso un po’ insicuro. E’ rimasto alla finale di Coppa?

“A Berna il gol lo abbiamo preso quasi come quello di oggi, bisogna migliorare quelle situazioni, lo sappiamo. Non stiamo qua a puntare il dito su un ragazzo di 21 anni. Lavora seriamente, fa delle belle parate e a volte fa degli errori. Cerchiamo di migliorare e proteggere anche lui”.

Altri articoli

Prima Squadra
Lugano-Sion 2
Prima Squadra
De Queiroz in gol all'esordio