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"Continuare a sognare nel freddo polare"

“Continuare a sognare pur nel freddo polare”

C’era ancora il sole alle 13 quando la comitiva del FC Lugano è giunta a Bodø, nella Norvegia settentrionale. Un’oretta dopo le tenebre sono avanzate e alle 15 era buio. In questo periodo in effetti la luce illumina il paesaggio per un massimo di cinque ore al giorno. La temperatura è fredda (meno 2 gradi) con forte vento, sopportabile solo per chi è adeguatamente abbigliato. Dopo il pranzo e il riposo ci sarà l’allenamento sul terreno gommoso-sintetico che giovedì sera (18.45) ospiterà la sfida di Conference League.

Crüs: fiducia in chi c’è

In precedenza, come vuole il protocollo UEFA, si è tenuta la conferenza stampa alla quale hanno presenziato il tecnico Mattia Croci-Torti e il difensore Kreshnik Hajrizi. Si è trattato di un incontro stampa un po’ particolare in quanto gli inviati dei mass media ticinesi (Omar Gargantini RSI e Massimo Solari CdT), che giungeranno in Norvegia domani, hanno proposto domande scritte che sono state rivolte agli interessati da Marzio Mellini, responsabile della Comunicazione del club bianconero. 

– Non sei un mister che ama lamentarsi ma quanto ti rode dover disputare questa partita con tutte queste assenze?

“Da sabato dopo la partita di Yverdon l’ultimo dei miei pensieri è stato preoccuparmi per chi non ci sarà a Bodø. Mi sono concentrato per preparare al meglio la partita di domani sera con i ragazzi che ci sono. L’ho già detto venerdì in conferenza stampa che siamo sufficientemente attrezzati per cercare di venire qui a vincere la partita. Sappiamo quanto  ci teniamo a questo percorso europeo, quella di domani sarà sicuramente una sfida difficile ma non proibitiva. Abbiamo la consapevolezza che possiamo raggiungere un  traguardo  incredibile ma lo possiamo fare se siamo tutti focalizzati sull’obiettivo e non pensiamo a infortuni o altri elementi che possono destabilizzare il nostro pensiero che deve essere unico e fisso: cercare di continuare a sognare”

Non concedere spazi

-Come si imposta una partita che si deve assolutamente vincere visto che il Lugano non sembra avere la caratura per attaccare questo Bodø e nemmeno un attaccante di livello internazionale?

“Ho talmente fiducia nei miei ragazzi e sono consapevole che dobbiamo preparare il match in maniera molto intelligente perché, come avevo già detto in settembre, la squadra norvegese gioca molto bene al calcio e l’ha dimostrato vincendo il titolo nazionale con diverse giornate di anticipo. Anche in questo percorso europeo hanno battuto due volte il Besiktas. Quello che dobbiamo fare domani è stare molto attenti a non concedere spazi agli avversari e soprattutto alle forti individualità che hanno davanti con giocatori che hanno del peso in queste partite. Noi dobbiamo fare una prestazione come siamo capaci, con coraggio. Penso che  la cosa più importante è che dobbiamo crederci tutti insieme, la testa sarà una volta di più fondamentale per il raggiungimento di  quella che per noi è un’impresa a tutti gli effetti.”

Morale alto

-Quanto bene ha fatto sul piano morale la vittoria contro l’Yverdon?

“Non dobbiamo nasconderci, quando arrivi da un periodo con tre sconfitte non hai il  morale alle stelle, peccato perché eravamo riusciti a passare bene il turno di Coppa e  poi avevamo ottenuto un buon pareggio contro l’YB. Poi sono arrivate le tre battute d’arresto una dietro l’altra però, come sempre ha fatto in questi anni, la mia squadra nel momento di difficoltà ha reagito, non si è lasciata andare, non ci siamo sfaldati. Nessuno voleva perdere la sfida di Yverdon, abbiamo capito quanto poteva contare quella partita. Infatti la concentrazione e la determinazione dei ragazzi è stata altissima sin dal primo secondo. Mi ha fatto molto piacere perché evidentemente una volta portati a casa i tre punti si può lavorare con maggior tranquillità, i ragazzi hanno ritrovato qualche certezza in più, mettere a segno cinque gol è una bella botta di morale. Siamo venuti qui consapevoli che come squadra abbiamo avuto una bella reazione perché queste partite non le si vincono mai individualmente ma tutti insieme e non solo i primi undici che scendono in campo ma anche chi subentra.”

Non li sottovalutiamo

-Si tira in ballo Josè Mourinho che tu ammiri e studi: certo per come è andata alla Roma qui a Bodø è il caso forse di prendere un po’ le distanze. Che ne pensi?

“La sconfitta della Roma di tre anni fa  è stata talmente eclatante che ha fatto conoscere il Bodø/Glimt a tutt’Europa. La squadra norvegese  ha battuto tre volte su quattro la formazione giallorossa in un anno. Qualsiasi squadra adesso quando viene qui non sottovaluta certamente l’avversario. Noi non l’avevamo fatto a Zurigo e non lo faremo certamente  su questo campo,  in queste condizioni ambientali. Forse -da quello che si è potuto leggere nelle varie interviste- quella partita era stata un po’ sottovalutata da Mourinho che aveva schierato dieci “riserve”. Non succederà domani, non possiamo permetterci di sottovalutare i norvegesi o di “saltare” l’allenamento della vigilia come aveva fatto la Roma. Siamo qui per abituarci al clima e per capire il terreno, da quando siamo arrivati  il vento e il freddo ci stanno spaccando le ossa. Dunque non possiamo sbagliare l’approccio.”

Occhio ai primi 15′

-A proposito di condizioni avverse ci sono accorgimenti che un allenatore può e deve adottare per preparare i ragazzi ad affrontarle?
“Certamente. Sappiamo che le partite sul sintetico hanno una storia particolare, che ogni volta che giochiamo a Berna i primi 15 minuti facciamo fatica a trovare il ritmo. Quindi domani sera inizialmente, rispetto a quanto succede in campionato, dovremo fare qualcosa di diverso. Il primo quarto d’ora cercheremo di non subire gol, di adattarci al campo e di capire il clima per poi cercare di sorprenderli. Non possiamo venire qui a fare gli spavaldi. Bisogna avere grande umiltà  ma anche ricordarci che a Zurigo avevamo fatto molto bene. Per 70 minuti avevamo condotto le danze, poi nel finale loro erano stati superiori. Ma nel primo tempo avevamo disputato una grande partita. Dobbiamo ripartire  da lì, sono sicuro che anche loro sono consapevoli che non avranno un impegno facile. I volti dei norvegesi alla pausa al Letzigrund non erano  certamente sereni, dobbiamo cercare di complicar loro la vita per andare in paradiso.”

Hajrizi: vincere

Al difensore centrale Hajrizi è stato chiesto se può essere un vantaggio che il Lugano non possa fare speculazioni e abbia praticamente un solo risultato da perseguire?
“Bisogna vincere però non è quello che rimane in testa. Tutte le partite eravamo scesi in campo per quello e domani  sarà lo stesso, in una partita tostissima,  su un terreno e con un clima difficili. Abbiamo un obiettivo e cercheremo di raggiungerlo”.

Sono in fiducia

-Fino a un anno fa aveva collezionato 45′ in una ventina di partite, oggi sei uno dei titolari fissi e uno degli elementi sui quali il mister punta molto. Che sensazioni hai come vivi questa  trasformazione?
“In modo molto positivo. Sono in fiducia, lavoro duro ogni giorno  e sono contento della fiducia del mister. Sul campo si vede quando le cose vanno bene e io posso aiutare ancora di più la squadra.”

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Bodø: Calcio UEFA Conference League, conferenza stampa pre-partita FC Lugano. Nella foto Kreshnik Hairizi,FC Lugano, durante la conferenza stampa pre-partita FK Bodo/ Glimt e FC Lugano.
© Keystone – SDA / Ti-Press / Alessandro Crinari

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