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Lugano-Servette 5

“Ci siamo studiati in vista della Coppa”

Il pubblico ha accolto con un boato liberatorio il pareggio ottenuto da Celar e poi, nei minuti di recupero, ha cercato di spingere la squadra alla vittoria che non è arrivata per un pelo, vedi il gran tiro di Amoura deviato da un difensore.

Inizio sofferto

In sala stampa il tecnico Croci-Torti rileva che “è stata una partita non semplice. Rispetto alla formazione che avevo in testa ci è venuto a mancare Lukas Mai mentre dopo pochi minuti Daprelà è stato vittima di una commozione cerebrale. E’ stato in campo altri venti minuti non al cento per cento. Infatti abbiamo sofferto l’entrata in materia. Ultimamente cominciavamo sempre bene le partite mentre oggi l’infortunio di Fabio ci ha tolto degli equilibri così come l’assenza di Lukas. Non è già facile, con tutti gli infortuni che abbiamo, cambiare sempre assetto. Poi però la squadra ha preso in mano la partita, in questi anni non abbiamo mai disputato un match con più del 60% di possesso palla contro il Servette, inoltre oggi abbiamo scagliato 17 tiri contro la loro porta. Non siamo stati così pericolosi però la partita era abbastanza nelle nostre mani. Poi abbiamo preso quel gol che alla fine ci ha comunque svegliati e abbiamo dato una grande dimostrazione di  carattere e alla fine quasi riusciamo a vincere la partita se non ci fosse stata la deviazione del loro difensore. Una prestazione che fa sì che possa guardare il futuro in maniera positiva. Sono un po’ amareggiato perché ci tenevo tantissimo a vincere; ero convinto di avere un altro impatto sulla partita ma l’infortunio di Daprelà e l’assenza all’ultimo momento di Mai ci hanno reso difficile trovare gli equilibri giusti. Secondo me col tempo siamo riusciti, è stata una partita equilibrata, potevamo segnare sia noi che loro, ma non ricordo parate di Osigwe quindi vuol dire che ci siamo difesi abbastanza bene. La verità è che ci siamo studiati, è stata una partita simil-Coppa: nessuno voleva perdere e alla fine non l’ha persa nessuno.”

Avanti con fiducia

-Venerdì avevi promesso un Lugano d’attacco, ci aspettavamo un Servette che giocasse ma in realtà è sembrato che le due squadre fossero più preoccupate di non perdere e che in definitiva nessuna meritasse di vincere.

“Hai ragione. Questa partita contava tanto. I risultati di ieri e oggi avevano dato ancora più valore all’esito dello scontro tra noi e i granata. Nessuno voleva perdere, ma credetemi per ogni squadra dover rinunciare a due elementi quasi da subito è difficile. Ed è per questo che non siamo  riusciti a fare quello che volevamo nei primi minuti. La situazione di Daprelà è stata difficile da gestire, esco-non-esco, me la sento, spero che passi. Non volevo perdere un cambio dopo appena 15′ ma poi alla fine l’abbiamo tolto. Arigoni con me a Lugano è la prima volta che gioca da difensore centrale, è anche per quello che gli equilibri sono saltati in un attimo. Ma la squadra ha reagito bene anche alle difficoltà. Poi bisogna aggiungere che la pericolosità che ci danno elementi come Steffen, Bottani e Mahou nell’uno contro uno, sapevo già che sarebbe mancata. E’ stata una sfida molto equilibrata; c’è amarezza ma anche tanta convinzione che questa squadra ha gli attributi, non molla mai e anche oggi ha dimostrato carattere. Dunque onestamente guardo ai prossimi due mesi con fiducia.”

Potevamo vincerla

-Al di là dell’amarezza non c’è anche un po’ di frustrazione per questo sorpasso ai danni del Servette che sembra imminente ma non arriva mai?

“Forse la frustrazione oggi non è il sentimento corretto. Sono dispiaciuto però non dimentico che tante squadre, quando sono sotto uno a zero e si buttano tutti in avanti, prendono delle belle imbarcate. A noi non è successo, siamo riusciti a rimanere sul pezzo sino alla fine e non è evidente. Ho fatto tre cambi offensivi, tutta la squadra era all’arrembaggio ma dietro non è successo niente. Per questo dico che non sono frustrato: questa squadra per l’ennesima volta ha dimostrato di non volerla perdere ma usando la testa. E alla fine -lo ripeto- se non ci fosse stato il salvataggio disperato sul tiro di Amoura avremmo portato a casa i tre punti. Ma è stata una partita molto equilibrata”.

Celar sempre decisivo

-Non ti è passato per la testa di sostituire Celar prima del gol del Servette, visto che la punta sembrava in difficoltà anche se poi ha realizzato il gol del pareggio e ha dato ragione alla tua scelta?

“La verità è semplice, ho perso uno slot all’inizio con il forzato cambio di Daprelà. E’ l’ennesima volta che sono costretto a intervenire già nel primo tempo e questo condiziona poi i cambi nel resto della partita. Volevo cercare di andare a vincere la partita e ho inserito Amoura, mi restava solo Babic come attaccante in panchina. Evidentemente se  non avessi dovuto fare una sostituzione nel primo tempo avrei potuto pensare e agire in maniera differente. Ma alla fine Zan ha dimostrato di essere un giocatore decisivo sempre.”

L’uscita di Macek

-Macek ha giocato molto entrando nel vivo del gioco invece di restare largo come aveva fatto ad esempio contro lo Zurigo. Era voluto, è lui che gode di una certa libertà?

“Io lascio sempre completa libertà ai giocatori di fascia. Aliseda e Valenzuela ad esempio si cambiano spesso. Da questa parte la stessa cosa dovrebbero farla con Steffen ma Renato ama stare più centrale e quindi Macek rimane sulla fascia. Oggi invece c’erano scambi con Bislimi e Doumbia. Questa ricerca di rotazione serve  a destabilizzare l’avversario. Certo ultimamente Steffen privilegia il gioco dentro il campo. Roman ha fatto anche oggi una buona partita e il cambio non è certo stato dovuto alla prestazione ma alla mia volontà di vincere a tutti i costi e quindi ho cercato di dare un segnale alla squadra con l’inserimento di Amoura. Certo ho perso un po’ di equilibrio perché non costruivamo più a tre e questo significa che quando perdi palla difendi con solo due uomini: il gol l’abbiamo subìto anche per quello. Da una parte la mia scelta non ha funzionato, perché abbiamo permesso loro due o tre transizioni che avrebbero potuto farci male, ma dall’altra ci ha permesso di staccare a fondo e di recuperare il risultato.”

Nessuna parata di Osigwe

-Quando parli di equilibri saltati in difesa ti riferisci anche al gol incassato con un pallone che non siete riusciti a liberare dalla vostra area?

“Quando è entrato Amoura ho cambiato modulo. Eravamo solo quattro dietro e nella transizione ci è mancato un uomo. Abbiamo provato a vincere la partita, difendendo un po’ meno e liberando la velocità dell’algerino. Sulla palla del loro vantaggio ci siamo trovati un po’ impreparati ma siamo stati anche sfortunati. Il pallone è rimasto lì per vari secondi ed è stato bravo Valls, appena entrato. Ma ci sta a prendere un gol. Era un periodo che avevamo una buona attitudine difensiva e anche oggi abbiamo concesso poco: non ricordo parate di Osigwe.”

Tirare un po’ il fiato

-Parliamo di cose positive a proposito dei due mesi finali di stagione. Recuperi Celar al quale la rete di oggi ha dato sicuramente fiducia, oltre alla convocazione con la nazionale slovena. Come l’ha presa?

“E’ da un po’ che Celar è nella rosa della nazionale del suo paese.  Non aveva potuto rispondere all’ultima convocazione perché era infortunato. Le partite con le varie  nazionali fanno sempre piacere ma a noi in questo momento interessa soprattutto recuperare giocatori come Bottani, Belhadj e Mahou per avere maggior alternative nel rush finale. Abbiamo davanti una partita infrasettimanale di campionato e un’altra di Coppa. Abbiamo già uno squalificato per il prossimo turno (Hajrizi) e speriamo vivamente che queste due settimane ci possano permettere di tirare un po’ il fiato e di recuperare qualcuno. Oggi Doumbia e Sabbatini erano gli unici centrocampisti a disposizione, in panchina non c’era nessun altro. E i due stanno onestamente tirando la carretta da troppo tempo. E forse non è un caso che tutte le partite che abbiamo vinto è quando avevamo un centrocampista fresco (Bislimi o Belhadj) che ho potuto inserire nel secondo tempo e che   ha cambiato la partita”.

Precauzionale per Mai

-Lukas Mai si è infortunato nel riscaldamento odierno?

“Nell’allenamento di rifinitura di ieri Mai non ha avuto problemi. Stamane però ha accusato  un risentimento nel punto in cui era già stato infortunato: si è infiammata un po’ la cicatrice. Non abbiamo voluto prendere rischi in questo momento della stagione. Ma ieri sera mi sono addormentato pensando che sarebbe partito titolare.”

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