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Abascal: orgoglio e sentimento per  un punto importante

Abascal: orgoglio e sentimento per un punto importante

Il tecnico Guillermo Abascal al termine della sfida con il Basilea risponde alle domande dei giornalisti sul “punto pesante arrivato oggi”, dopo la controprestazione con lo Xamax.

“Un punto importante. Non è stata la partita di  Neuchâtel, era la terza in una settimana, abbiamo perso un giocatore importantissimo come Fabio Daprelà, abbiamo schierato per due partite di fila Sulmoni che era assente da cinque mesi, era la prima gara stagionale per Amuzie.  Un match nel quale abbiamo commesso un errore iniziale sul loro gol, dovevamo stare solo compatti, il Basilea aveva subito cinque reti in contropiede significa che anche noi potevamo metterli in difficoltà.  Ho messo Bottani dall’inizio per  tenere un po’ la palla, ma non ci è riuscito. Volevamo controllarli il primo tempo e poi mettere Junior e Berlek per sfruttare   gli spazi e cambiare di passo. Peccato aver subito per due sbagli, due gol inguardabili. Bisogna capire che però avevamo in campo elementi che per la prima volta giocavano assieme e che c’erano ancora le scorie della delusione dopo la sconfitta di mercoledì.  Alla fine siamo usciti con orgoglio e sentimento e abbiamo creato più situazioni per far gol.”

-La squadra ha dimostrato di essere dalla parte dell’allenatore.

“E’ una domanda che mi ripetete da tempo e l’ho sempre detto.  Alla fine parlano i giocatori sul campo, loro rispondono durante le partite. Sono contentissimo della prestazione del secondo tempo, di come  ha reagito la squadra, abbiamo due punti in più rispetto allo scorso anno”.

-Il presidente è venuto a sedersi in panchina per qualche minuto nel primo tempo. Cos’ha da dire su questa decisione discutibile?

-E’ stata una nuova esperienza per me. Non la condivido, magari si guarda quello che succede a Sion. Sono convinto che  il presidente  voglia il meglio per la società e per i ragazzi, sa perfettamente quando fa pressione eccessiva che non è bello, ma può succedere a tutti, nei momenti in cui uno è un po’ nervoso, si può reagire in modo non abituale. Comunque la panchina si è tenuta tranquilla e così i ragazzi che hanno portato a casa un punto pesante contro il Basilea, adesso dobbiamo pensare al Grasshopper.”

-Come si sente a essere una specie di yogurt con una data di scadenza?

“E’ così. Alla fine i contratti degli allenatori possono essere rotti se i risultati non arrivano. Ma qui i risultati sono migliori dello scorso anno con due milioni in più in cassa, vuol dire che qualcosa di meglio dell’anno scorso abbiamo fatto. Adesso guardiamo avanti: da martedì tornerà ad allenarsi Piccinocchi, dovremo recuperare altri infortunati e andiamo avanti.”

-Ma la qualità del gioco ti soddisfa, tu che sei ambizioso?

“L’ho detto anche l’altro giorno. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche, noi purtroppo quest’anno (oggi tra l’altro era assente anche Maric) non abbiamo piedi buonissimi per fare gioco. Comunque i giocatori si sentono più in fiducia per fare passaggi e giocare in avanti quando i risultati arrivano. Il nostro gioco deve iniziare da metà campo in su ma abbiamo perso dopo due partite Mario Piccinocchi che è il giocatore più adatto a queste situazioni. Il gioco arriverà quando avranno certezze e saranno più in fiducia, adesso sentono il nervosismo. Hanno bisogno della fiducia di tutti, mia, della società, del pubblico, eccetera.” 

Foto: Tipress

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