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Voglia di far bene e tanta fame a 24 ore dalla sfida europea

Voglia di far bene e tanta fame a 24 ore dalla sfida europea

Cresce l’attesa per il match di ritorno dei play off di Uefa Europa League che vedrà di fronte, giovedì alle 20.30 allo Stade de Genève, Lugano e Royale Union Saint-Gilloise. Si prevede un’affluenza di circa 1500 spettatori, un terzo dei quali proveniente dal Ticino. La squadra bianconera ha raggiunto mercoledì pomeriggio in pulmann la città di Calvino. Il programma prevede per le 17.15 un allenamento di 60 minuti sul terreno che l’indomani ospiterà la rivincita con i belgi.

Senza Steffen e Saipi

Prima di dirigere la seduta il tecnico Mattia Croci-Torti -accompagnato da Uran Bislimi fresco di nuova convocazione con la nazionale per le partite contro Kosovo e Andorra-  ha incontrato i giornalisti nella conferenza stampa pre-match. Il bollettino medico rileva che saranno sicuramente assenti, oltre a Mahou, Durrer e Osigwe, anche Saipi e Steffen.

Crüs e le carte da giocare

-Nell’hockey, ma anche in altri sport, si dice che il 2-0 sia il peggior vantaggio che si possa avere perché è rischioso. Come approcciate questa partita partendo dallo svantaggio e quindi avendo niente da perdere?

“Da perdere abbiamo una qualificazione all’Europa League e quindi qualcosa di importante. Siamo sicuri e convinti che sarebbe un  passo avanti per il Lugano e siamo qua per cercare di entrarci. faremo di tutto per portare il Saint-Gilloise ai supplementari e per passare il turno. Non sono stati giorni facili senza partite di campionato, abbiamo pensato tanto per domani. Ma voi un po’ mi conoscete: sono un ariete e mi piace vivere e competere, d’altronde la competizione è vita. Domani lavoreremo sodo sino all’ultimo momento, possiamo promettere ai tifosi del Lugano che non siamo venuti qui per fare una passeggiata ma per mettere in difficoltà i belgi. Sappiamo che possiamo farcela, abbiamo analizzato la partita e siamo consci che hanno dei punti deboli e che dovremo essere bravi a sfruttarli, meglio di quanto abbiamo fatto all’andata. Dobbiamo riuscire a essere maggiormente solidi e compatti. Con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte. Giovedì a Bruxelles potevamo fare meglio ma siamo tutti consapevoli che abbiamo ancora carte da giocare, non sono tante ma quelle che abbiamo in mano ce le giocheremo fino in fondo.”

Stanarli con giudizio

-Hai parlato di punti deboli del Royale Union SG: cosa vuoi attaccare in particolare?

“Avete visto anche voi che quando in una partita ti crei quattro nitide occasioni da gol significa che sei già riuscito a fare qualcosa di importante. Sicuramente loro hanno disputato una gara diversa dal solito sul piano tattico, in campionato erano sempre andati a pressare gli avversari mentre contro di noi non l’hanno mai fatto e ci hanno aspettato. Hanno adottato una tattica che sul loro campo non ci saremmo attesi. In novanta minuti non sono saliti una sola volta nei nostri trenta metri a pressarci. Oggi saremo più pronti a preparare questo tipo di partita, perché presumibilmente se non l’hanno fatto a Bruxelles difficilmente verranno qui domani ad attaccarci alto dal primo minuto. Dobbiamo essere bravi a stanarli, è questa la parola chiave del match di ritorno. Stanarli nonostante loro non abbiano nessuna intenzione di uscire da proprio guscio”.

Usare la testa

-Avete due gol da recuperare, c’è un po’ quest’equilibrio da trovare tra la voglia di andare a segnare e il rischio di incassare una rete. Come vi comporterete?

“Come si diceva all’inizio il 2-0 è un risultato sempre ostico. Anche noi quando siamo in vantaggio di due reti non siamo mai al sicuro perché un gol riapre la partita. Dobbiamo essere intelligenti e sapere che domani sera un gol riaprirebbe tutto. Dunque sicuri e consapevoli che, magari non nei primi 10 o 20 minuti, ma segnare entro il sessantesimo vorrebbe dire far vacillare l’avversario. Ma va bene anche passare all’80esimo. Certo dobbiamo essere bravi a non subire reti e cercare di farne una per far crollare il loro equilibrio. Siamo convinti di potercela fare ma più che pensare di attaccare come gli indiani dovremo usare la testa nel migliore dei modi”.

Non penso agli assenti

-L’anno scorso magari non avevi la rosa pronta per la ribalta europea mentre quest’anno ti ritrovi con diversi infortuni, ti rancheranno anche Saipi e Steffen. Ritrovarti con una squadra non al 100 per 100 è frustrante quando devi giocarti un pezzo di stagione?

“No, perché ho completa fiducia in tutti i giocatori che scenderanno in campo domani. Non sono il tipo che piange per gli infortuni, non l’ho mai fatto e non lo farò in questo caso. So benissimo che per Deana si tratta di una  storia fantastica, non ha mai giocato per due anni a Ginevra e viene qui oggi a esordire a livello europeo. So anche che per sopperire all’assenza di Renato abbiamo diversi giocatori che non vedono l’ora di essere schierati per dimostrare quanto valgono. Inoltre recuperiamo un elemento del valore di “Nacho” Aliseda che è un giocatore importantissimo per noi perché negli ultimi 30 metri ha più volte dimostrato di saper fare la differenza. Non pensiamo a chi manca ma a chi andrà in campo e diamo loro tutta la fiducia perché se sono qui è perché sono giocatori in grado di poter battere domani l’Union Saint-Gilloise.”

Aliseda carico

-Quanti minuti ha nelle gambe Aliseda?

“Dobbiamo essere onesti, l’ho fatto giocare sabato 60′ con l’U21. Ha avuto un’appendicite e non un problema muscolare, dunque sono certo che avrà nelle gambe almeno un tempo. Poi starà a me capire se sarà il primo o il secondo. Sicuramente in questa settimana mi ha fatto vedere di avere tanta tanta voglia di essere protagonista e sono convinto che domani sera lo potrà essere”.

Mai è pronto

-Anche Lukas Mai ha giocato con la U21 a San Gallo. A che punto è fisicamente, è un’opzione dal primo minuto?
“Sì è un’opzione. Prima aveva già giocato in Coppa a Gunzwil. E’ pronto però sappiamo che per un giocatore  della sua stazza ci vorrebbe ancora del tempo per averlo al 100% e per poterlo schierare per 90 minuti. Ma siamo fiduciosi e contenti di quello che sta facendo, se è qui a Ginevra e per dare il suo contributo.”

Voglia e fame

-Per la tua carriera di allenatore che importanza riveste questa partita, dove la situi?

“E’ uguale alle altre. Dobbiamo vincerle tutte. Sappiamo quanto sia bello poter disputare il girone di Europa League, però questa sfida non penso che la prepari in maniera diversa da quella con il Gunzwil. Dobbiamo essere concentratissimi dal primo secondo e fare qualcosa di diverso per cercare di cambiare perché l’avversario ci aspetta in una determinata maniera. Dunque dobbiamo provare a sorprenderlo e a provare qualcosa di nuovo, questo è il mio compito. Dovrò impostare una tattica che possa mettere in difficoltà l’avversario, a volte riusciamo altre volte meno. Proveremo a sorprendere l’USG ma non è tanto la tattica, la tecnica o la condizione a fare la differenza ma la voglia, la fame che i miei giocatori dovranno dimostrare di avere. Domani sera chi non ci crede non scenderà in campo dal primo minuto.”

Slancio per domenica

-Probabilmente nessuno dei tuoi non ha voglia di giocare questo match.

“Fra poco ci sarà l’ultimo allenamento e tutti mi devono dimostrare di avere la gamba e la concentrazione giusta. Non ho ancora deciso la formazione. Ci siamo allenati bene in questi due giorni. Ma nell’ultima seduta ci sono delle sensazioni che a volte un tecnico deve vivere fino in fondo. Ho un’idea ma vediamo, perché alla fine determinate partite vengono decise dalle emozioni. Bisogna vedere chi la vive cento all’ora, chi ha più voglia degli altri di vincerla e chi ha maggiormente a cuore la qualificazione. Bisogna lasciarsi trasportare e affidarsi alle sensazioni dell’ultimo momento. Mancano poche ore e la partita di domani può anche darci la spinta in vista del match di campionato di domenica a Lucerna. Pur non avendo giocato siamo ancora secondi in classifica quindi da domani potremmo prendere lo slancio per un week-end molto positivo.”

Pochi ma eroici tifosi

-Ci sono nello sport cose intangibili a livello emotivo. Penso a quello che avete vissuto in questo stadio l’anno scorso nella semifinale di Coppa svizzera. Può giocare un ruolo e avere una piccola influenza?

“Sarà difficile per tutti i 22 in campo sentirsi giocatori di calcio perché quando uno stadio è  vuoto -lo avevamo vissuto con il Covid- non è facile trovare le energie e la voglia che il nostro nuovo piccolo Cornaredo ci sta dando. Speriamo che i pochi tifosi che riescono a raggiungere Ginevra -e sappiamo benissimo che si tratta di uno sforzo notevole in settimana fare queste ore di viaggio- possano essere orgogliosi di quanto la squadra mostrerà  in campo. Spero che si facciano sentire, abbiamo bisogno di loro. Giovedì scorso i belgi sono stati completamente trascinati dal pubblico, era una piccola bolgia. E’ quello che speriamo succeda in minima parte domani, anche se saranno pochi ci auguriamo che i nostri tifosi ci possano sorreggere. Solo a vederli all’entrata in campo dobbiamo rispettarli ancora di più perché sappiamo quanti sacrifici deve fare un tifoso bianconero per venire a sostenerci così lontano in piena settimana. La semifinale di Coppa era qualcosa di completamente diverso, era bello sfidare i loro 16 mila tifosi.  Domani cercheremo di trovare motivazioni da un’altra parte.”

Bislimi: contento della nazionale

-Bislimi la convocazione con la nazionale per la partita contro il Kossovo, che è il tuo paese d’origine, ti toccherà sicuramente sul piano emotivo. Come stai vivendo queste ore nell’attesa del ritorno dei play off di Europa League e l’impegno con i rossocrociati?

“Già da bambino sognavo di giocare in nazionale e quindi sono molto felice della convocazione. Però in questo momento il mio focus è solo sulla partita di domani sera contro i belgi. Sono pronto come tutti i miei compagni e speriamo di poterci qualificare per il girone, sarebbe qualcosa di molto speciale e desidero portare il mio contributo.”

Ci faremo valere

-A Bruxelles hai dovuto contrastare il centrocampo del Saint-Gilloise che è parso molto in palla sul piano fisico e di gamba. Forse è proprio nella zona nevralgica del campo che si deciderà il ritorno?

“E’ vero che loro hanno un ottimo centrocampo. Ma anche noi abbiamo le nostre qualità e chiunque giocherà domani si farà valere”.

 

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