Tami: vittoria complicata ma meritata
La rete di Crnigoj, che aveva già segnato nei supplementari della partita interna con il Köniz due anni or sono quando poi i bianconeri giunsero all’atto finale della Coppa, viene accolta come una liberazione. C’è grande soddisfazione tra giocatori, staff e dirigenza per aver superato il turno in una partita che si è fatta via via difficile, dopo quasi 90′ controllati da Sabbatini e compagni.
Al tecnico Pier Tami i giornalisti fanno presente che anche se è importante superare il turno forse non ci voleva quella mezz’ora in più di fatica. La risposta è: “Proprio non ci voleva, ci siamo complicati ancora una volta da soli le cose. Abbiamo inaspettatamente sofferto le palle ferme; la partita in sé l’abbiamo fatta, avevamo avuto più volte l’occasione del 2-0. Si sarebbe potuta chiuderla con largo anticipo ma se non lo fai ti complichi la vita. Abbiamo commesso qualche errore grossolano. Quello che non mi è piaciuto è prendere il secondo giallo come ha fatto Marzouk, per me questo è imperdonabile.”
-Un altro aspetto positivo è che in una partita complicata siete comunque riusciti a girarla, un po’ com’era successo a Sion quando siete tornati a casa con un punto in una situazione difficile. Gli episodi e la sfortuna stanno un po’ girando le spalle?
“Sfortuna e fortuna le devi anche provocare. E’ vero che il carattere non è mancato, semmai sono venuti meno a tratti la lucidità e il sangue freddo. Oggi avevamo in campo una squadra cambiata per nove undicesimi rispetto a quella che aveva battuto il Pilsen in Europa League, mi aspettavo delle risposte ed era importante che potessi vedere all’opera giocatori che finora hanno avuto pochi minuti di campo. E volevo passare il turno: l’abbiamo passato, complicandoci un po’ l’esistenza, ma meritatamente.”
-Dei “nuovi” è piaciuto particolarmente Vecsei
“Balint ha fatto molto bene ma anche altri si sono mossi adeguatamente anche se magari a sprazzi. Qualcuno invece ha confermato che deve ancora lavorare per trovare il passo della Super League”.
