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Fotografie di Lugano-Young Boys 53

Tami: andiamo a Zurigo per fare risultato

Sabato 18 marzo alle 19 al Letzigrund il Lugano affronta lo Zurigo nella partita valida per la giornata numero 25 del campionato Raiffeisen Super League. L’allenamento di rifinitura dei bianconeri si Γ¨ svolto venerdΓ¬ mattina a Cornaredo ed Γ¨ stato seguito dalla settimanale conferenza stampa del tecnico Pier Tami. Il quale ha esordito riassumendo la situazione sul fronte dei giocatori disponibili. “Nell’ultimo allenamento abbiamo visto che abbiamo recuperato Bottani che era uscito malconcio dalla sfida con lo YB e che ieri era tornato in campo. Per contro abbiamo perso Manicone e Guidotti, il primo si Γ¨ leggermente stirato in allenamento mentre il centrocampista Γ¨ fermo ancora per un’infiammazione risentita dopo l’amichevole di Balerna. Inoltre abbiamo Golemic squalificato. Piccinocchi e DaprelΓ  si sono allenati normalmente, il loro grado di recupero Γ¨ buono e saranno a disposizione”.

-Arrivate da due prestazioni dove avete perso pur giocando bene. I risultati non hanno tolto un po’ di fiducia ai ragazzi?

“I risultati sono importanti, non devono togliere fiducia perΓ² bisogna invertire subito il trend. Sono state due partite diverse, le abbiamo analizzate e cercheremo di far tesoro degli insegnamenti di queste sconfitte. Andiamo a Zurigo per fare un risultato importante.”

-In porta giocherΓ  Kiassumbua?

“Ho parlato con David Da Costa del suo momento e abbiamo valutato diverse cose. In questo momento, al di lΓ  delle difficoltΓ  e degli errori, penso che lui non sia sereno. Ha fatto piΓΉ errori in un mese che in tutta la carriera: non sa Β darsi spiegazioni sicure, secondo me sono diversi i fattori. L’ho sempre detto la gerarchia Γ¨ chiara e quando il portiere titolare Γ¨ in difficoltΓ  Γ¨ giusto che il numero due prenda il suo posto, quindi domani giocherΓ  JΓΆel che ha tutta la nostra fiducia”.

-Come sta Da Costa: Γ¨ vero che ha un problema fisico?

“Se ricordate in preparazione ha saltato la metΓ  delle amichevoli per un problema alla spalla. Lo abbiamo gestito e adesso si sta valutando se c’Γ¨ un fastidio recondito che ha un’incidenza sul momento, magariΒ inconscia. Comunque si sta allenando”.

-Su Kiassumbua ci sarΓ  sicuramente tanta pressione e le Β recenti notizie di mercato Β gli toglieranno ulteriore tranquillitΓ , sarΓ  un bel test per lui?

“Non Γ¨ un test. Tutti i portieri, non solo quello del Lugano, hanno grande pressione su di loro. Non Γ¨ che ad esempio i portieri di Zurigo o Thun abbiano fatto figure migliori negli ultimi week-end. Se tu metti energie eΒ attenzioniΒ su quello che si dice, si scrive o si mormora dovrestiΒ cambiare subitoΒ mestiere. Quello che Γ¨ importante e sicuro Γ¨ che tu sei in porta con una maglia da titolare, gioca su quello, divertiti. Vale anche per i giocatori di movimento.Β JΓΆel ha disputato Β piΓΉ di 100 partite di Challenge League non deve dimostrare nulla, ha giΓ  avuto la possibilitΓ  diΒ giocare in campionato, in Coppa svizzera e in Europa League quindi suΒ palcoscenici importanti. La maggior parte dei portieri in Svizzera il secondo fa quasi solo panchina. Se poi pensiamo al nome che Γ¨ uscito Γ¨ uno che ha meno esperienza di lui. Di cosa deve avere paura?”

-Sul prospettato arrivo di un nuovo giovane portiere cosa pensi?

“So che Baumann era un portiere che la societΓ  teneva sotto controllo per il futuro ma non credo che ci sia la necessitΓ  di ingaggiarlo subito, ma sono ovviamente decisioni che spettano alla dirigenza.”

-Dopo il cambiamento dell’allenatore, hai visto qualcosa di nuovo nel gioco dello Zurigo?

“Penso che sia difficile per Ludo cambiare in poco tempo. Vedo che ha fatto spazio a qualche giovane che lui conosce bene avendo allenato la U21 dello Zurigo. Sul sistema di gioco non Γ¨ cambiato molto. Ha iniziato con due derby, uno Β perso ma l’altro (cheΒ valeva la finale di Coppa) vinto e questo ha dato sicuramente una grande iniezione di fiducia a tutto l’ambiente”.

-Rispetto alla partita contro lo Young Boys cosa dovrΓ  cambiare nel vostro atteggiamento al Letzigrund?

“Non dobbiamo piΓΉ commettere errori cosΓ¬ lampanti e non mi riferisco a David, ma a quattro gol presi. Dobbiamo imparare che le gare non le puoi controllare per 90 minuti. Bisogna saper convivere con le situazioni, nei momenti in cui soffri devi comunque stare attaccato al risultato e non lasciar andare l’avversario. Il terzo gol non l’avremmo mai dovuto prendere. C’Γ¨ talvolta la volontΓ  di voler recuperare ma nel modo sbagliato. Ai ragazzi in settimana ho fatto riferimento al comportamento della Juve in Champions League: per 60′ hanno dovuto soffrire perchΓ© gli altri erano piΓΉ in palla, perΓ² sono stati aggrappati al risultato e hanno aspettato il loro momento. E’ una questione di cultura, ci sono squadre e giocatori che hanno imparato questo negli anni e noi dobbiamo fare questo percorso. Quando siamo andati sotto non abbiamo mai girato le partite, probabilmente perchΓ© diventiamo frenetici e individualisti, dovremmo continuare a giocare da squadra anche nei momenti difficili. E curare sempre bene anche la fase difensiva. L’obiettivo Γ¨ restare aggrappati alla partita anche quando sei sotto di un gol.”

-Per l’attacco, in allenamento, vista l’assenza di Bottani, l’altro giorno hai provato Gerndt con Janko. E’ un’alternativa concreta?

“E’ un’alternativa. Da quando Janko Γ¨ arrivato devo sfruttare ogni allenamento Β per dar la possibilitΓ  ai compagni di conoscerlo meglio e sfruttare i suoi movimenti. Junior inoltre Γ¨ stato malato sino a giovedΓ¬. Stiamo cercando di provare tutti gli abbinamenti e di migliorare gli automatismi. Anche Janko sta ritrovando pian piano il suo miglior livello psico-fisico.”

-Da collega a collega quanto ti aveva sorpreso l’esonero di Forte?

“Mi aveva stupito visto che i risultati non mancavano, anche se so che nel calcio succede, Γ¨ variopinto. Vi sono tante prioritΓ : forse le visioni non combaciavano piΓΉ. Sono stato in un club che tutti chiamano primatista dei campionati vinti, e si pensa che debba sempre vincere, ma magari in quel momento la societΓ  ha altre visioni: di vendere tot all’anno, di far quadrare i bilanci e di lanciare i giovani. Alla luce di quello che si Γ¨ letto, quanto successo a Zurigo con Forte e Magnin sembra illogico ma bisogna capire gli obiettiviΒ della societΓ ”.

-A proposito del Grasshopper che pensi della sospensione del vice presidente?

“Non seguo nel dettaglio quanto sta succedendo sulla sponda delle cavallette. Certo da quando c’ero io hanno cambiato due addetti stampa e altrettanti direttori sportivi. A Lugano c’Γ¨ solo Angelo a decidere, l’ha sono in tanti, ci sono diverse correnti e via dicendo. Ma il problema numero uno del GC Γ¨ non avere un loro stadio. Oggi Γ¨ imprescindibile possedere una struttura, per chi vuole fare calcio ed Γ¨ obbligato a far quadrare i bilanci, diventa molto difficile senza uno stadio”.

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