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"Ritrovare la mentalità operaia"

“Ritrovare la mentalità operaia”

Dopo l’allenamento defaticante di lunedì, martedì pomeriggio la rosa del FC Lugano è tornata ad allenarsi in maniera normale e al completo dopo dieci giorni. Erano infatti presenti anche Gerndt, Macek, Daprelà e Covilo, giocatori usciti dalla quarantena. Alla tradizione conferenza stampa pre-partita (mercoledì si torna in campo a San Gallo alle 20.30) il tecnico Maurizio Jacobacci (TiPress) ha fatto il punto sulla situazione.

“Dovremo valutare attentamente le condizioni di ognuno ma difficilmente i ragazzi usciti da dieci giorni di confinamento in casa potranno essere a disposizione per il match di San Gallo. Diversa la situazione di Sabbatini: qualora se la sentisse potrebbe venire e partire dalla panchina per aiutare il gruppo durante il match.”

-Affronterete in tre giorni San Gallo e YB: si potrà capire che ruolo giocherà il Lugano in questo campionato?

“Noi proseguiamo sulla linea che abbiamo sempre adottato che è quella di prendere e guardare partita dopo partita.  La concentrazione è quindi esclusivamente sull’impegno di domani. I sangallesi sono una bella squadra, li ho visti all’opera negli ultimi due confronti fuori casa (a Zurigo e a Losanna) e mi hanno impressionato. C’è tanta voglia, carattere e corsa; anche se sono stati dieci giorni in quarantena hanno dimostrato di essere una buona squadra e ci toccherà fare una prestazione “doc” per ottenere un risultato positivo. Non dimentichiamo che nelle ultime quattro partite hanno conquistato 8 punti, con un pareggio a Berna stadio dal quale non è mai facile uscire imbattuti. E dopo che avevano perso contro di noi e con il Basilea. Hanno avuto una grande reazione e hanno infilato una striscia positiva importante.”

-Loro sfruttano molto la spinta del pubblico nel loro stadio, crede che sarà un vantaggio per voi giocare a spalti vuoti?

“E’ chiaro che il pubblico a San Gallo è appassionato e fornisce una grande spinta alla squadra, la fa volare. Ma anche senza spettatori hanno dimostrato di aver mantenuto le loro caratteristiche, quando sono in difficoltà viene fuori il gruppo solido e amalgamato che trova risorse interne, quelle che da tempo facciamo anche noi”.

-Lo scorso weekend avete perso l’imbattibilità  generale e casalinga. Le resta ancora un primato quello che sotto la sua guida la squadra non abbia mai perso due partite di fila. teme che potrebbe succedere?

“La possibilità c’è. E’ chiaro che non andiamo nella Svizzera orientale con questo spirito. Non giochiamo per stabilire dei record. Per me è importante che portiamo in campo le qualità che ci appartengono, una squadra operaia con mentalità e carattere, che capisca  -quello che domenica scorsa è mancato- che bisogna fare quel metro in più per aiutare un compagno in difficoltà, collaborare  insomma l’uno con l’altro. Dobbiamo sempre giocare con la massima attenzione, se così fosse stato il gol dello Zurigo non l’avremmo subito. Dobbiamo essere concentrati dal primo all’ultimo secondo delle partite e credere nelle possibilità che avremo anche a San Gallo se giochiamo da Lugano.”

-Mi riallaccio a quello che ha appena detto su quello che è mancato alla squadra, c’è stata forse un po’ di stanchezza di fine stagione o magari è diminuita un po’ la vocazione operaia?

“Mi auguro che domani la squadra mi dimostri che non ha dimenticato l’atteggiamento che ci ha fatto fare bene in questi ultimi dodici mesi. Attributi che per me sono fondamentali e che ci hanno fatto arrivare dove siamo, caratteristiche fondamentali per la squadra e che ci hanno procurato il rispetto di tutti gli avversari. E’ stato un grande lavoro e non possiamo buttarlo al vento adesso. Ho ragazzi intelligenti che capiscono il messaggio e sono convinto che domani  risponderanno presente. Chiedo loro di mettere in campo queste caratteristiche, poi la partita si può vincere, perdere o pareggiare, ma queste qualità caratteriali -non parlo di quelle tecniche o tattiche che sicuramente le abbiamo- dovranno esserci per cercare risultati.”

-Ardaiz può essere la punta giusta in questo momento?

“Domenica è entrato quando abbiamo cambiato sistema, con due giocatori sulla fascia e con lo Zurigo che si è chiuso maggiormente. Con i cambi il messaggio è stato che dovevamo fare e creare di più. Ardaiz è entrato subito bene con due occasioni. La domanda è: un ragazzo che finora ha giocato poco va buttato subito in una partita come quella di domani, ci sono le condizioni ideale per non bruciarlo?  Vedremo l’ultimo allenamento e decideremo assieme allo staff. A San Gallo sarà una partita diversa da quella di domenica. Affrontiamo un avversario che aggredisce alto, che butta lunghi palloni in avanti e poi cerca di recuperare subito il possesso. Dovremmo essere bravi quando abbiamo palla a trovare le trame giuste e i giocatori liberi per non perdere subito il controllo. Dovremo avere davanti elementi che sappiano farsi valere tra le linee e trovare spazi. Loro ce ne lasceranno e quindi dovremo approfittarne.”

-Domenica alcuni elementi hanno trovato un posto dal primo minuto grazie alle assenze: ha avuto modo di confrontarsi con loro per fare un bilancio della prestazione offerta?

“Non ho parlato con tutti, va detto comunque che Odgaard ha quasi sempre giocato, così come Lungoyi. L’unico che aveva avuto pochi minuti finora è Facchinetti che ha sostituito Daprelà. Lo stesso discorso vale per Monzialo che era all’esordio. Sia uno che l’altro hanno interpretato bene il ruolo, così come Ardaiz che ha fatto vedere quella sana cattiveria che ci vuole davanti.”

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