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Renzetti e Abascal: salvezza strameritata 1

Renzetti e Abascal: salvezza strameritata

Al triplice fischio di Erlachner i quattromila di Cornaredo hanno tributato un calorosissimo applauso ai giocatori bianconeri che con la vittoria sul Losanna si sono garantiti anche per la prossima stagione il posto in Super League. Molti i corsi di incitamento e gli abbracci e tanto entusiasmo anche nel corridoio che conduce agli spogliatoi. Il presidente Angelo Renzetti, artefice del rilancio e dell’assestamento della società nell’élite del calcio nazionale, appare commosso e afferma che “è stata una sofferenza. Stamane mi sono svegliato alle 4 e non ho più dormito. E’ un campionato nel quale  avremmo potuto fare sicuramente meglio, purtroppo abbiamo dovuto soffrire fin quasi alla fine. Evidentemente salvarsi soffrendo dà ancora maggior soddisfazione. Sono molto contento oggi di aver visto la squadra giocare con molto carattere, con un pressing alto: è la prima partita nella quale si comincia a vedere la mano di Abascal.”

“Per il futuro bisognerà fare mercato cercando di trattenere i migliori elementi per non soffrire e anche perché i mezzi sono quelli che sono. Abascal aveva già un contratto per la prossima stagione sia in Super sia in CL. Mi chiedete perché abbiamo sofferto così tanto? Le ragioni sono come sempre più di una: i portieri che hanno avuto un’annata storta, i molti cambiamenti, lo staff che in certi momenti non ha saputo coinvolgere elementi come Yao, che oggi è stato tra i migliori o Vecsei che da nelle due gare che ha giocato ha fatto molto bene. Tante volte i giocatori si perdono perché non c’è abbastanza turn over. Non dimentichiamo poi che abbiamo perso Bottani nella parte decisiva della stagione. Quanto a Junior lo terrei qui tutta la vita. Se riusciamo a mantenere questo blocco con un paio di rinforzi possiamo fare ancora meglio. Dobbiamo avere fortuna sul mercato: abbiamo già preso un terzino sinistro è stato il miglior difensore della C in Italia. L’Europa ha aumentato l’autostima dei giocatori e ci ha dato visibilità verso l’esterno.”

Anche Guillermo Abascal è molto soddisfatto. “Ovviamente in un campionato a dieci squadre con l’ultima in classifica che ha più punti di quanto ne avessero le squadre relegate negli ultimi anni è regnato un grande equilibrio che ha tolto certezze ai giocatori. Potevamo salvarci prima, ne avevamo le possibilità e parlo di quello che abbiamo fatto da quando sono arrivato io. Anche oggi abbiamo avuto tante occasioni per far gol, magari abbiamo avuto anche un po’ di paura: passare dai palcoscenici di Europa League alla lotta per la salvezza non è mai facile. Comunque è una squadra con calciatori importanti che poteva salvarsi molto prima.”

-E’ un campionato difficile da gestire dove con due vittorie sei in zona Europa e con una sconfitta sei in piena zona retrocessione?

“Ripeto su dieci squadre, sei possono ottenere un obiettivo importante. Negli altri tornei a venti  è tutto diverso, qui poi giocare quattro volte con le stesse squadre è un’unicum.”

-Avere tanti giocatori di proprietà è un vantaggio in vista della prossima stagione?

“E’ soprattutto importante per me questo periodo che ho fatto perché ho potuto analizzare bene la situazione e intervenire dove ritengo sia il caso. Mi dà più sicurezza e tranquillità specie se il presidente decide di far rimanere i giocatori importanti. Adesso comunque vogliamo concludere bene l’anno e già domenica a Berna di fare una buona prestazione. Non dobbiamo rilassarci ma daremo opportunità a qualche giocatore che non ha avuto spazio finora. Faremo alcuni cambiamenti perché voglio vedere all’opera tutti in vista della prossima stagione.”

-Qual è la qualità principale su cui lavorare con questo gruppo?

“Poter finalmente lavorare. Da quando sono arrivato si è giocato quasi di continuo, a poco a poco ci stiamo conoscendo. Finora sono intervenuto molto sul piano mentale come ogni allenatore che arriva in una situazione come questa dove si giocano tre partite in dieci giorni. Ho voluto anche far ritrovare certezze con qualche intervento tattico nelle ultime settimane.”

-Prima eri uno sconosciuto l’anno prossimo sarai Abascal quello che  ha ottenuto una salvezza col Lugano: cambia qualcosa?

“Prima dovevo venire ed essere accettato per il mio modo di lavorare e di vedere il calcio con il pressing alto, il possesso, il raddoppio e via dicendo. Cose che ho dentro per come sono cresciuto  e  sono contento che il Ticino mi abbia permesso di  fare due passi in un anno per continuare con la mia crescita e ora sono felice di poter fare un’altra stagione. Non sento maggior pressione: ora dobbiamo fare un buon piano con il presidente e con il ds Giovanni Manna e capire cosa vogliamo fare, che obiettivo abbiamo per fare bene la prossima stagione.”

Foto: TiPress

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