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Pier Tami: qui per giocarcela

Al termine dell’allenamento, come prassi UEFA vuole, il tecnico Pier Tami e un giocatore, per l’occasione David Da Costa, si sono presentati davanti ai giornalisti. Nutrita la presenza dei media rumeni. La prima domanda all’allenatore ha riguardato l’anomalia di dover considerare “casalinga” una partita che si gioca in uno stadio lontano 170 chilometri dal proprio?

“Sapevamo giร  che avremmo dovuto giocare sei partite in trasferta e c’era stato un iniziale rincrescimento per non poter vivere eventi importanti a stretto contatto con i nostri tifosi. Ma ormai siamo qui: il pensiero dello staff tecnico e dei giocatori รจ concentrato unicamente sull’aspetto agonistico”.

-Le previsioni secondo le quali non ci saranno moltissimi sostenitori bianconeri favorirร  lo Steaua?

“E’ chiaro che il fatto di non poter giocare a Cornaredo ci priva della possibilitร  di vedere i nostri fans riempire lo stadio. Ma anche questo lo sapevamo: la trasferta a Lucerna con un orario d’inizio non ideale (le 19) penalizza i sostenitori ticinesi. Non posso dire che favorisca la squadra avversaria. Da parte nostra ย siamo dispiaciuti ma ripeto tutta l’attenzione e le energie sono rivolte al campo e all’importanza della partita”.

-Siete preoccupati per la sfida di Europa League visto che in campionato nelle ultime partite non avete fatto punti?

“Evidentemente lo Steaua arriva qui forte di un successo nel derby e del secondo posto in classifica, quindi in una situazione ideale. Noi al contrario abbiamo perso gli ultimi due incontri e questo non รจ il viatico ideale, ma c’รจ grande voglia di riscatto e di cercare attraverso l’EL di ritrovare il risultato positivo”.

-Nello Steaua mancheranno alcuni elementi: questo vi favorirร ?

“L’assenza della punta Alibec รจ importante ma credo che la compagine rumena abbia validi sostituti. Si tratta di una squadra forte e valida anche senza gli assenti, nella rosa ci sono altri internazionali e credo quindi che non sia un problema per lo Steaua”.

-Come avete metabolizzato le recenti sconfitte?

“Non posso negare che ci sia stato un senso di frustrazione specie domenica e tutti avete visto com’รจ maturata la sconfitta per 3-0. Eravamo la squadra migliore in campo e stavamo disputando una grande partita, cercando di sbloccare il risultato. Se l’avessimo fatto con le occasioni avute nella prima mezzora ora saremmo qui a parlare in modo diverso. Ma come ho detto ai giocatori questa รจ la strada che abbiamo intrapreso: tutti dopo Basilea e Thun ci esaltavano e oggi si tende a dire che abbiamo sbagliato tutto. Invece la squadra รจ viva, cerca di seguire il proprio percorso e di spazzare via la frustrazione. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, crederci insomma. Quella di domani sera รจ un’opportunitร  di portare avanti le nostre idee e correggere le cose che vanno assolutamente corrette, sperando che arrivino non solo le prestazioni ma anche i risultati positivi”.

-Il Lugano non รจ abituato alle competizioni europee e a giocare partite ogni tre giorni. Come vi siete preparati?

“E’ vero che questa รจ una esperienza nuova per la maggiorate dei giocatori. ย Abbiamo preso sin dall’inizio la partecipazione all’Europa League come un’opportunitร  che permetta ai singoli e alla squadra di imparare e crescere. Ho sempre ribadito che le altre formazioni del nostro girone hanno giร  vissuto queste dinamiche e sono avvantaggiate. Noi comunque stiamo imparando velocemente. In Israele, dopo il quarto d’ora di choc iniziale, abbiamo dimostrato di avere le qualitร  per stare in questo gruppo e in questa competizione”.

-Al portiere Da Costa vorrei chiedere, visto che tu hai giร  avuto esperienze di Coppe internazionali a Zurigo,. che consigli dai hai compagni?

“Non ce n’รจ bisogno: a Beer Sheva dopo 12′ i consigli li hanno ricevuti tutti e siamo cresciuti tutti insieme. In certi momenti delle partite cerco di raccomandare e consigliare come gestire meglio le situazioni. E’ un’esperienza che tutti stiamo facendo”.

Foto: TiPress/Samuel Golay

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