Vittoria sofferta ma molto importante
Pareri unanime nel dopo partita di Lugano-Losanna. I bianconeri hanno vinto una sfida importante soffrendo sino al fischio finale contro una squadra che li ha impegnati allo stremo delle forze. Il presidente Renzetti manifesta tutta la sua soddisfazione per come i ragazzi si sono disimpegnati, mettendo in campo grande solidarietà tattica, belle giocate sul piano tecnico e un impegno fisico eccezionale.
Il tecnico Maurizio Jacobacci afferma: “siamo contenti per essere arrivati ai 40 punti; stasera la squadra si è meritata la vittoria perché ha saputo soffrire sino alla fine, abbiamo veramente dovuto sudare le proverbiali sette camicie. Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato anche se loro hanno avuto un po’ più di palleggio, comunque il nostro vantaggio alla pausa ci poteva stare. Poi nel secondo tempo i losannesi hanno preso in mano il pallino e ci hanno fatto correre tanto. I ragazzi stasera hanno dovuto lavorare moltissimo: una caratteristica importante della mia squadre è che sa soffrire. C’è stata sofferenza in campo ma pure in panchina vedendo i ragazzi lottare strenuamente con gli avversari che hanno avuto quattro o cinque palle-gol. Oggi ci è andata bene rispetto ad altre partite; alla fine abbiamo avuto anche noi due occasioni per chiudere la partita. Il pallone colpito dal loro portiere di testa su corner al 92′ l’ho visto veramente dentro, ma la dea bendata oggi ci ha assistito. Ripeto i ragazzi vanno complimentati perché soffrire come hanno dovuto fare stasera era l’unico modo per portare a casa tre punti fondamentali. Per me il Losanna è dietro l’YB forse la miglior squadra di Super League, meglio anche del Servette”.
-Vedendo Osigwe giocare come stasera non ti viene voglia di schierarlo come titolare?
“Sono contento di avere a disposizione due bravi portieri. Anche Baumann avrebbe fatto la sua gara, ha sempre dimostrato di essere forte. Sono soddisfatto per Osigwe che ha potuto dimostrare il suo valore entrando in una situazione delicata. E’ vero che anche se sei il secondo portiere devi prepararti a dovere ma sapere solo dieci minuti prima dell’inizio di essere titolare e avere la concentrazione che lui ha dimostrato non è scontato specie contro una signora squadra che ci ha impegnati fino alla fine. Il fatto di essere molto sollecitato magari l’ha aiutato a stare in partita; a volte è più difficile quando -come a Montehy- vieni chiamato in causa pochissimo ma bastano uno o due tiri e devi essere presente. Ero molto sereno anche se mi è dispiaciuto per Noam che oggi compiva gli anni e avrebbe voluto festeggiarli con una bella prestazione. Baumann si è procurato una storta a una caviglia nel riscaldamento; ho sperato che potesse venire almeno in panchina e lui si è messo a disposizione per ogni evenienza anche perché Soldini e Pietrogiovanna erano impegnati a Winterthur con la U21.”
-Qual è ora il vostro obiettivo: mancano otto partite volete arrivare a 52 punti?
“Adesso è importante prendere partita dopo partita e cercare di difendere il secondo posto, questo diventa l’obiettivo della squadra. Dovremo andare dovunque a cercare di prendere il maggior numero di punti possibili e credo che i ragazzi abbiano la stessa voglia. Stiamo già facendo un campionato alla grande e desideriamo finirlo in bellezza senza dimenticare la Coppa svizzera. Anche questo è un traguardo importante sia per la squadra sia per lo staff: vogliamo puntare alla semifinale superando martedì il Lucerna. Ora dovremo ricaricare in fretta le batterie perché oggi sono state usate fino in fondo, quando uno come Lavanchy chiede di uscire per crampi significa che la squadra ha corso ancora più del solito.”
-Abbiamo intervistato il presidente che è contentissimo, ha parlato molto bene di te e dello staff. Ha spiegato che sarebbe il primo a voler rinnovare i contratti ma visto che è in trattative con un paio di gruppi interessati alla società non intende mettere eventualmente i nuovi acquirenti di fronte al fatto compiuto.
“Devo ribadire ancora una volta che sono concentrato sulle sei settimane che mancano a fine campionato. Assieme alla squadra vogliamo raccogliere il maggior numero di punti possibili e passare i turni di Coppa svizzera. E’ questo il mio obiettivo numero uno. Poi arriverà il momento di metterci a tavolino, adesso penso solo all’aspetto sportivo e alle partite da disputare”.
-A capitan Sabbatini viene chiesto: avete appena fatto 4 punti contro due grandi come Servette e Losanna. Significa che anche voi siete ufficialmente tra le grandi del campionato?
“Credo che in questi ultimi anni il Lugano stia facendo le cose molto bene. La società ha preso decisioni importanti tenendo ad esempio alcuni elementi e portando altri giocatori con voglia di far bene. Questo mix di esperienza e gioventù ci sta dando la continuità che si sta vedendo nelle ultime stagioni. Da quando sono a Lugano siamo sempre cresciuti e questa è una circostanza molto positiva. Rispetto al fatto di essere più o meno grandi la squadra guarda partita dopo partita senza pensare ad altro. Sappiamo che ci sono momenti buoni dove ottieni ottimi risultati, penso all’inizio di stagione, e poi periodi con qualche flessione. Eravamo comunque consapevoli che si trattava solo di un momento nel quale le cose giravano un po’ storte e che ne saremmo usciti sudando e dando il massimo ogni partita. Dobbiamo restare con i piedi per terra avendo la consapevolezza che siamo una buona squadra. Il nostro obiettivo sappiamo quale sia e ora guardiamo avanti.”
-I ritmi ai quali avete giocato oggi sono parsi a tratti folli; loro l’hanno messa sul piano atletico e vi hanno impegnato molto ma anche i cosiddetti anziani come Maric e Ziegler, non hanno avuto flessioni e hanno tenuto in piedi la baracca.
“E’ stata una partita veramente dura sul piano fisico. La penso anch’io come il mister, anzi dico che a livello di palleggio il Losanna è addirittura migliore dell’YB. I bernesi la mettono più sulla fisicità e intensità e hanno elementi molto prestanti ai quali talvolta basta buttare la palla in avanti e loro risolvono le partite. I vodesi giocano un ottimo calcio, ho fatto i miei complimenti a mister Contini perché sono rimasto molto bene impressionato dal loro gioco. Quanto all”età io ad esempio ho compiuto 33 anni; credo che siamo la squadra più anziana del campionato. ma quando giochi a calcio, se ti senti bene, non è mai questione di età. Anzi ti aiuta l’esperienza e noi cerchiamo di trasmetterla ai più giovani. C’è ancora lavoro da fare e non ci accontentiamo. Il calcio si vive oggi e non ci si può addormentare o guardare all’ieri. Martedì c’è un match di Coppa e sarà un’altra storia.”
-Si diceva qualche settimana fa che tu non fossi al top ma stai disputando veramente delle ottime partite.
“Mi aveva dato fastidio che si parlasse di difficoltà fisiche. Io stavo bene ma ovviamente -così com’è successo a Gerndt e a Bottani- ho pagato il fatto di aver contratto il Covid-19. Perdere 4 o 5 chili ti mette veramente in difficoltà, specie per uno non grande come il sottoscritto. Sto bene, poi sul piano tattico ogni giocatore è consapevole di quanto può dare e dove lo può dare. Parlando col mister, che è una persona molto aperta che dialoga con noi su questi aspetti, abbiamo trovato una soluzione. Comunque ho sempre ribadito che da quando sono a Lugano non ho mai avuto problemi e da centrocampo in su sono praticamente stato schierato in tutti i ruoli. Sono in crescita forse anche perché sto giocando in una posizione maggiormente adatta alle mie caratteristiche. Tocco più palloni e l’allenatore ci chiede di giocare più la palla, oggi non è sempre stato possibile perché loro ci mettevano in difficoltà. Mi piace essere al centro della manovra e toccare tanti palloni.”