“Mi aspetto una prova d’orgoglio del Partizan”
Partito in mattinata da Malpensa l’aereo è atterrato nel primo pomeriggio nella capitale serba. Alle 18.45 la squadra si è allenata sul terreno in erba del FK Partizan Stadion dove giovedì alle 20 verrà disputata la partita di andata del Q3 dei preliminari di Europa League.
Terna olandese
A dirigere l’incontro è stato chiamato Sander van der Eijk, olandese di 33 anni, che nel secondo turno dei preliminari di UEFA Champions League aveva arbitrato la gara di ritorno tra Banja Luka e Paok Salonicco (con vittoria e passaggio del turno dei greci). Verrà assistito dai connazionali Jens Bleuemenic e Djon Fikkert. Qquarto ufficiale: Alex Dos.
Partita molto importante
Prima dell’allenamento è stata organizzata la tradizionale conferenza stampa pre-match. Per i bianconeri si sono presentati davanti ai giornalisti il tecnico Mattia Croci-Torti e il centrocampista Anto Grgic. La prima domanda al mister ha riguardato l’importanza del match per la squadra e per il club, una specie di match ball per entrare nella fase a gironi di UEL.
“Quella di domani è una partita molto importante. Sappiamo che se vogliamo andare avanti in Europa dobbiamo assolutamente cercare di vincere questo spareggio. Quello che abbiamo fatto con il Fenerbahçe ci ha dato solo la consapevolezza di poter giocare a determinati livelli ma ora è arrivato il momento di ottenere la vittoria. Cercheremo di mettercela tutta sapendo che comunque abbiamo di fronte una squadra storica del calcio europeo, che ha avuto 15 minuti di black-out contro la Dinamo Kiev che gli hanno compromesso il turno precedente. Ma è un complesso che in campionato ha già vinto tre partite su tre. Dunque sarà una squadra e un avversario molto tosto da affrontare domani sera.”
Occhio all’attacco serbo
-Sono un giornalista di Belgrado: penso che abbiate già individuato quali siano i giocatori del Partizan da tenere d’occhio. C’è qualcuno che vi ha impressionato in maniera particolare?
“Abbiamo guardato attentamente i test di inizio stagione contro Lokomotiv e Spartak Mosca, un membro dello staff è poi venuto qui a seguire le ultime due partite del campionato serbo e abbiamo pure seguito le sfide con la Dinamo Kiev. Ci sono elementi che hanno già giocato in passato in Svizzera come Kalulu (al Basilea) e Jovanovic (anche lui l’anno corso nel club renano). Penso comunque che più che il singolo il Partizan sia una squadra che ha buoni giocatori offensivi e noi dobbiamo stare molto attenti perché si spingono molto all’attacco e per vincere questo spareggio dovremo essere bravi a bloccare le loro manovre offensive che sono di buonissimo livello.”
Riscattati in campionato
-Avete giocato bene pur uscendo sconfitti nelle due partite contro i turchi mentre il Partizan non ha impressionato contro la Dinamo. Pensate che sarà un avversario facile quello che affronterete domani sera?
“Per niente anche perché nel cuore dei giocatori albergano dei sentimenti e uno di questi è l’orgoglio. Ogni atleta della squadra di casa farà di tutto per rimediare a questa sconfitta che è stata anche brutta: prendere sei gol non è mai facile. Ma in campionato il Partizan è già riuscito a riscattarsi con vittorie per 4-0 e 2-0. I giocatori hanno mostrato che ci tengono a rimanere in Europa e sicuramente il Lugano domani, se vuole vincere in questo stadio, deve essere una squadra prima di tutto umile, con i piedi per terra e che sa di dover disputare una grande partita”.
Non speculare sul ritorno
-Siete consapevoli dell’atmosfera che il pubblico riesce a creare in questo stadio e il fatto che il ritorno lo giocherete in Svizzera vi faciliterà il compito o no?
“Siamo ben coscienti dell’atmosfera che c’è a Belgrado e che dobbiamo essere pronti a questo. Non siamo abituati a giostrare in questi stadi (com’è stato il caso di Istanbul) però forse voi non lo sapete ma in Svizzera non giochiamo mai in casa ma dobbiamo spostarci a tre ore e mezzo di distanza. Abbiamo la fortuna di avere tifosi che vengono a sostenerci sino a Thun, ma tante volte ci sono più sostenitori dell’altra squadra com’è successo col Fenerbahçe. Non possiamo speculare né guardare al fattore casalingo o meno, siamo nella condizione di non poter fare calcoli ma di doverci già preparare al meglio per la partita di domani. L’unico vantaggio che possiamo avere nel match di ritorno è che si gioca su un campo sintetico sul quale siamo più preparati a giocare che il Partizan.”
GRGIC: ” sappiamo quale sarà l’atmosfera ma purtroppo abbiamo sentito che non ci sarà una grande partecipazione di pubblico, non so se per noi questo si rivelerà un vantaggio. Come ha già detto il nostro allenatore di solito non giochiamo davanti a grandi folle. Io come giocatore preferisco sempre gli stadi pieni e quindi anche a noi dispiace.
Grgic: siamo pronti
-Una domanda per Grgic: siete primi in campionato, avete disputato due ottime gare contro il Fenerbahçe, ci puoi dire come si sente la squadra e cosa vi siete detti in questi giorni negli spogliatoio?
“Siamo in buona forma e siamo partiti bene, questo stato un buon presupposto per essere qui. E’ stato positivo anche poter giungere a questo punto senza accusare infortuni e con la rosa al completo. Insomma siamo pronti per scendere in campo domani e affrontare il Partizan”.
Viviamo per partite simili
Sempre per Anto: il vostro mister ha parlato dell’orgoglio degli avversari, ma è un sentimento che averte sicuramente anche voi. E’ bello giocare in stadi come quello del Fenerbahçe o in un impianto che ha fatto la storia del calcio come il FK Partizan. Cosa significa per un calciatore poter disputare match del genere in contesti simili?
“E’ naturalmente sempre bello disputare partite del genere. Noi calciatori viviamo per momenti simili che ci possono aprire le porte dell’Europa. Affrontare avversari di tale spessore in stadi di grande tradizione come questo è una circostanza sempre affascinante e siamo pronti a farlo”.