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Jacobacci: alleno un gruppo eccezionale

Il presidente Angelo Renzetti non nasconde la sua soddisfazione al fischio finale dell’arbitro Tschudi. “Nonostante le numerose assenze abbiamo affrontato lo Young Boys con grande determinazione e avremmo potuto anche vincere. Il risultato dell’andata (record di punti da quando il Lugano è in Super League) mi soddisfa anche se sono rammaricato per l’andamento un po’ altalenante della squadra specie nella prima parte del campionato”.

Al tecnico Maurizio Jacobacci (TiPress) viene chiesto se sia dispiaciuto per il pareggio o soddisfatto per l’ennesimo risultato positivo.

“Sono convinto che abbiamo disputato un’ottima partita, tatticamente ben messi in campo, abbiamo lasciato poco spazio all’avversario anche se nel primo tempo il possesso è stato a loro favore. Ma Baumann non ha avuto interventi da fare, salvo su un tiro di Lotomba, mentre noi a un quarto d’ora dal termine abbiamo avuto una ghiotta occasione per passare in vantaggio. Peccato per Holender perché anche lui ha disputato una grande partita, dimostrandosi bravo in fase di possesso ma anche di copertura”.

-Dal suo arrivo ha stabilizzato la squadra e ora si aprono interessanti prospettive nel ritorno per questo Lugano: nella pausa potrete davvero costruire qualcosa di importante?

“Si, possiamo continuare il lavoro di costruzione iniziato il primo novembre. Da quando sono  giunto a Lugano la squadra ha accettato le mie idee e ha lavorato bene, ha saputo soffrire in tutte le partite sia in campionato sia in Europa e i risultati sono arrivati. Penso che la squadra avrebbe meritato due o tre punti in più.”

-Secondo lei cosa manca a questo Lugano per essere pronta il 26 gennaio ad affrontare il San Gallo?

“Dobbiamo essere più concreti sotto porta, le occasioni ce le creiamo, oggi forse meno del solito, ma avevamo di fronte un signor avversario. Lo Young Boys non dimentichiamolo è ancora primo in classifica visti i risultati delle altre. Era una partita molto difficile e l’abbiamo affrontata con lo spirito giusto.”

-Non è usuale gestire una partita senza cambi: era troppo contento degli undici in campo, stavano facendo quanto gli aveva chiesto?

“In una partita così tesa ed equilibrata avrei rischiato di mettere in difficoltà chi fosse subentrato a trenta o venti minuti dal termine. La squadra stava tenendo bene e non volevo fare scelte rischiose. Ho lasciato in campo gli undici che stavano reggendo bene all’urto dei campioni svizzeri.”

-Risolvere il problema che avete sotto porta lo si può fare con gli uomini che avete a disposizione o bisognerà intervenire nel mercato invernale?

“Sicuramente vedremo con il presidente cosa fare. Bisognerà anche interrogarsi sul numero dei giocatori in rosa. Nell’andata eravamo in tanti per vie del triplice impegno (campionato,. Europa e Coppa svizzera). Ora dovremo stare attenti e magari sfoltirla un po’ in vista del ritorno.”

-Qual è il  bilancio personale a livello di sensazioni in relazione alle sue aspettative?

“Sapevo che la rosa del Lugano era di qualità e ne ho avuto conferma durante questi due mesi. Ho trovato un gruppo fisicamente pronto a giocare come io mi aspettavo. Abbiamo dimostrato sia in Europa sia in campionato di reggere tutti i confronti. A livello personale mi sono trovato molto bene, i ragazzi sono eccezionali e ricettivi. Per me è stato facile portare avanti il discorso.”

 

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