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"Giocare in velocità per segnare subito"

“Giocare in velocità per segnare subito”

Mercoledì alle 20.30 il Lugano affronta a Cornaredo il Vaduz. La squadra del Principato, neopromossa, sta trovando il ritmo della Super League e nelle ultime due gare ha pareggiato in casa con l’YB ed è andata a vincere a Zurigo. Prima dell’allenamento di rifinitura, in programma martedì pomeriggio, il tecnico Maurizio Jacobacci è stato protagonista della settimanale conferenza stampa. In apertura ha aggiornato i giornalisti sulle condizioni dei giocatori.

“Maric, uscito a metà tempo a Basilea, sarà sottoposto domani a una risonanza magnetica per accertare l’entità del problema alla coscia sinistra. Osigwe ha ancora un fastidio alla spalla, speriamo di poterlo riavere in gruppo la prossima settimana. Mattia Bottani soffre per un mal di schiena ed è in dubbio. Mi si domanda sempre perché lo sostituisco dopo 60′ o 65′. La risposta è che dobbiamo gestirlo e spero si capisca perché il giocatore non può fare novanta minuti specie quando ci sono tre partite nel giro di sette giorni. Da valutare ci sono anche le condizioni di Oss: il centrale si è allenato la settimana scorsa con la squadra ma è da molto tempo che non gioca una gara intera. Infine Daprelà ieri non si è allenato per una contrattura, vedremo oggi quali siano le sue condizioni.”

-Potrebbe riproporre Custodio al posto di Maric com’è successo a Basilea?

“Qualcuno ha criticato quella scelta chiedendosi perché non abbiamo impiegato Covilo in quel ruolo. La risposta è duplice: Miroslav aveva chiesto di non giocare dietro perché l’anno scorso, proprio a Basilea quando pareggiammo 4-4, si era trovato male a fronteggiare Cabral. E’ importante sapere se un elemento si sente di dare il massimo subito quando entra in campo, io cerco sempre di mettere i giocatori in condizioni ideali per dare il meglio di sé. Inoltre Covilo ci veniva comodo davanti alla difesa e poteva sganciarsi per deviare le palle alte in zona offensiva, se l’avessimo schierato da centrale ciò non sarebbe stato possibile.”

-Sembri arrabbiato?

“Non lo sono, ma quando sento a bocce ferme -va be che siamo tutti allenatori- “io avrei fatto così e cosà”, dico che col senno di poi è facile. Ma se a Basilea non abbiamo vinto è perché non ci siamo comportati bene sulla fascia sinistra nella situazione nell’azione del primo gol: eravamo in tre contro il solo Pululu e l’abbiamo lasciato passare. Avremmo potuto fare meglio, sulla seconda rete, anche sul passaggio a ritroso verso Kasami  lì si doveva  chiudere con Macek e lo  sa  anche lui. I gol arrivano per sbagli tattici e di posizionamento: spiace aver subito il parteggio all’89’. Quello che mi è piaciuto è che la squadra abbia ancora voluto vincere, attaccando nel recupero per cercare il 3-2. E non si venga a dirmi che siamo andati al St. Jakob per il pareggio. Scendiamo sempre in campo, dovunque, per i tre punti. Poi ci sta che nel primo tempo si abbia avuto un atteggiamento più coperto, era per non trovarsi in difficoltà all’inizio e nel contempo per mettere in difficoltà il Basilea. Poi con il passare dei minuti chi si è creato le maggiori e migliori occasioni è stato il Lugano. Loro hanno fatto un tiro da lontano e una conclusione alta su angolo. Non capisco perché si dica che siamo stati rinunciatari. “

-Ora affronterete una formazione ostica e in buona salute  come il Vaduz che con un gol ha portato a casa 4 punti contro due avversari temibili.

“Quella contro il Vaduz sarà una partita delicata. Sono una squadra rognosa che la butta sul fisico, hanno tre centrali bravi di testa. Se mettiamo palloni lunghi in avanti non ne prenderemo uno. Dovremo essere bravi a gestire palla e avversario. Sarà fondamentale giocare con pochi tocchi e  velocizzare il più possibile l’azione. Se portiamo palla sarà difficile passare. Bisognerà giocare da squadra, far girare palla e far correre l’avversario, verticalizzando non appena ne avremo l’occasione. Non sarà una partita nel corso della quale ci si presenteranno spazi in avanti, dovremo capire tatticamente come impostarla. Il Vaduz gioca molto coperto con il 3-5-1-1. Hanno tre elementi a centrocampo e due cursori esterni che fanno un grande lavoro come Obexer e Dorn. Poi c’è Gajic molto pericoloso sulle palle inattive, dovremo tenerli lontani dalla nostra area per non subire calci d’angolo e punizioni. Anche quando giocammo nel principato, dopo aver preso un gol su rigore a fine primo tempo, ci siamo alzati e abbiamo cambiato sistema, limitando le loro azioni e raccogliendo un punto in extremis.”

-Se c’è una partita da “vincere” è quella di domani contro il Vaduz?

“Ci teniamo a vincerla per avere 3 punti in classifica e andare a 27, credo che il Lugano non abbia mai ottenuto un bottino simile in 17 partite. Giochiamo in casa e desideriamo tornare alla vittoria. Anche se non c’è il pubblico le squadre che scendono in Ticino non giocano con la stessa attitudine come a  casa loro. Siamo in fondo come animali che desiderano fortemente difendere il proprio territorio”

-Di solito contro le squadre non blasonate e che si chiudono il Lugano fa fatica. Sarà questo il caso anche domani?

“Te lo dirò dopo il match. Abbiamo incontrato difficoltà anche contro lo Zurigo, che è una signora squadra,  e che ha vinto qui a Cornaredo per un tiraccio dal quale è scaturito un gol evitabile. Loro avevano fatto una gara di attesa, chiusa. Domani se non riusciremo a passare nel primo tempo potrebbe essere uno scenario simile. Dobbiamo noi costringere l’avversario a scoprirsi portando in campo gli elementi di aggressività, compattezza, solidarietà, di voler fare un metro in più degli avversari, di stancarli: insomma tanti ingredienti per metterli in difficoltà. L’errore altrui va provocato con il nostro modo di stare in campo. sin dall’inizio”.

-Il Lugano al di là delle sfumature è reduce da risultati importanti, anche con l’YB avevano giocato bene e non meritavate di perdere. Quanto volete vincere bene e con un certo agio?

“Entriamo sempre in campo per fare una partita buona sul piano del gioco e del risultato, con qualità e pulizia nei passaggi. Penso al match contro il Servette quando vincemmo 3-1 qui in casa. Oppure con il Lucerna quando vincevamo bene 2-0 poi ci fu l’espulsione di Lungoyi che non ci permise di andare avanti nella stessa maniera. La voglia di ottenere una bella vittoria c’è ma abbiamo sempre di fronte un avversario che fa di tutto per impedircelo. Domani sarebbe bello segnare subito e poi cercare il raddoppio, quello che abbiamo cercato di fare a Basilea. Non ci siamo certo chiusi in difesa dopo essere passati in vantaggio ma abbiamo continuato a giocare alla ricerca del secondo gol che sarebbe arrivato se ci fosse stato concesso il rigore. Si è detto che il VAR in una situazione simile non può intervenire, ma più chiara di così la necessità di un visionamento al monitor dell’episodio non ne vedo. Si è discusso sull’entità della trattenuta ai danni di Guerrero: più rivedo l’azione e più mi convinco che era un penalty sacrosanto. E non si parli di dov’era il pallone per favore. A Lucerna ci fischiarono contro un rigore, sul 3-1 a nostro favore, con il pallone che era a dieci metri sopra le teste dei giocatori. La palla non c’entra: è l’intervento sull’uomo in area che conta. Guerrero non è caduto da solo. Meglio star zitti che sostenere tesi ridicole. Credo sempre nella buonafede arbitrale, ma il VAR deve essere utilizzato a dovere non come stanno cercando di spiegare in Svizzera. E’ uno strumento importante per permettere all’arbitro di farsi un giudizio visualizzando un episodio sia che lui abbia fischiato o meno.”

-C’è un’immagine significativa: dalla ripresa dietro la porta si vede che l’arbitro Tschudi è coperto da un giocatore e per vedere lo scontro Padula-Guerrero deve spostarsi in questo modo non ha avuto probabilmente  una visione ottimale. Un elemento in più per andare a visionare il monitor?

“Il quarto uomo ci ha detto che stavano valutando…invece non era così. La reazione di due giocatori del Basilea è stata emblematica: Padula ha avuto un risolino nervoso come dire grazie al cielo mi è andata bene, pure Cömert sapeva perfettamente che se l’erano cavata a buon mercato. Se la partita fosse andata sul 2-0 avremmo chiuso il match magari con un altro gol.”

-Tornando allo schieramento contro il Vaduz potrebbe esserci un turnover in avanti, visto che da un paio di partite viene proposta la coppia Ababucar-Bottani?

“In principio non sono favorevole ai turnover. Se i giocatori non sono stanchi e se la sentono cerco di mettere in campo la miglior squadra possibile. Penso sempre alla partita che stiamo per giocare e voglio fare i tre punti. Mando in campo i giocatori che mi danno le maggior garanzie, poi nel corso della partita tra stanchezza e altri elementi posso fare dei cambi importanti.”

 

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