Croci-Torti: “difficile superare la loro difesa”
Nel dopo partita di Lugano-Beer Sheva il tecnico israeliano manifesta soddisfazione soprattutto per il risultato mentre non gli è piaciuto il gioco dei suoi ragazzi specie nel primo tempo. Dal canto suo Mattia Croci-Torti analizza così il match: “penso che l’approccio della mia squadra sin dal primo minuto sia stato molto positivo. C’eravamo, eravamo una squadra intensa, non abbiamo mollato un centimetro però la loro fisicità dietro ha fatto sì che vincessero tutti i duelli negli ultimi venti metri: lì siamo stati poco pericolosi. Abbiamo cercato di fare la partita anche il secondo tempo, loro erano tutti chiusi dietro, sono venuti a giocare con tre difensori centrali, hanno cercato di chiudere tutti gli spazi sin dal calcio di avvio, hanno disputato una partita difensiva e noi non siamo riusciti a vincere i duelli nei pressi della loro area, è mancato questo.”
-Hai effettuato solo tre cambi, significa che hai la panchina corta per farne cinque?
“Il secondo tempo la partita era totalmente sotto il nostro controllo, loro non hanno più fatto un tiro in porta. A metà campo riuscivamo sempre a girare palla, ci è mancata un po’ di precisione davanti ma non abbiamo preso rischi sino al loro secondo gol dove su due rimpalli non abbiamo vinto i duelli. Non era necessario cambiare troppo la squadra.”
-Domenica a Cornaredo arriva il Lucerna. Dovete ripartire dalla sfida di stasera oppure dimenticarla e tornare alla vittoriosa prestazione di Winterthur?
“Il mio staff ed io siamo persone abbastanza intelligenti per capire il diverso contesto delle due partite. Stasera era un match europeo, difficile, contro un squadra tosta nel quale comunque abbiamo dimostrato carattere, rispetto alle altre edizioni di Europa League siamo entrati in campo convinti di potercela fare. La partita di Winterthur è stata contro un avversario completamente differente. L’unica cosa che dobbiamo fare adesso è recuperare energie per cercare di mettere in difficoltà un Lucerna che -non dimentichiamolo- non gioca da 14 giorni e quindi sicuramente arriverà molto fresco.”
-Nello specchio della porta del Beer Sheva sono arrivate solo un paio dei conclusioni in novanta minuti (tiro di Bottani e colpo di testa di Belhadj), cos’è mancato?
“Loro sono venuti a giocare tutti dietro, hanno messo cinque uomini in difesa, quattro a metà campo e uno solo davanti. Ci hanno fornito pochissimi spazi, hanno disputato una partita molto intelligente, utilizzando la loro esperienza. Come ho detto prima negli ultimi 25 metri non siamo stati capaci di vincere i duelli uno contro uno che avrebbero cambiato la partita. Loro hanno segnato due gol perché ci hanno superato sugli esterni e crossato. Noi l’abbiamo fatto meno. Bisogna essere realisti, sapevamo chi affrontavamo stasera, i giocatori del Beer Sheva non sono sicuramente quelli che abbiamo affrontato in campionato domenica scorsa. I nostri giocatori devono raggiungere questo livello internazionale, oggi per la prima volta in campo affrontavamo una squadra pIû vecchia di noi. Di regola siamo i più anziani ed esperti, stasera la loro età media era 29 anni. Hanno mostrato mestiere e bisogna fare loro i complimenti, sono venuti in Svizzera per fare una partita diversa da quella disputata contro la Dinamo Minsk, erano tutti dietro, hanno portato grande rispetto alla nostra squadra. La verità è che non siamo stati abbastanza bravi davanti”.
-Vorrei chiedere il motivo della sostituzione di Celar al 67′?
” Come detto prima facevamo fatica a mettere in difficoltà i loro tre centrali e quindi abbiamo messo Bottani da “falso nueve” con due elementi veloci sugli esterni (Mahou e Amoura) per cercare di riuscire a passare, perché centralmente non ci riuscivamo. Abbiamo provato questa strategia senza sbilanciarci troppo perché ci sono due partite e perdevamo solamente 1-0. Non era il caso di sbilanciarci. Non stiamo parlando di un match nel quale siamo stati dominati, anzi per niente. Dunque la mia sensazione non era di stravolgere tutto ma di permettere a Bottani di giocare tra le linee con a fianco due compagni che potessero saltare l’uomo in velocità sulle fasce.”
-Poco fa capitan Sabbatini ha dichiarato che ci crede e che nel ritorno riuscirete a ribaltare il risultato. La pensa anche lei così?
“Ci aspetta un’impresa, però abbiamo perso soltanto 2-0 e sappiamo che è un risultato recuperabile. Basterebbe fare un gol e riapriremmo la sfida. Dovremo essere bravi in Israele a non subire gol, sicuramente non partiamo battuti, se riuscissimo ad andare in vantaggio nel primo tempo la qualificazione ce la potremmo giocare e prepareremo al meglio anche questa partita.”
-C’era nell’aria un doppio cartellino giallo per l’autore del loro primo gol Yosefi che a metà campo ha commesso un nuovo fallo da ammonizione. L’arbitro aveva già la mano sul taschino poi forse vedendo che era già stato ammonito ci ha ripensato. Se il Beer Sheva fosse rimasto in dieci la partita sarebbe potuta cambiare?
“Sicuramente. L’espulsione avrebbe facilitato il nostro arrembaggio e avrebbe permesso loro di ripartire meno volte in contropiede. Però la seconda ammonizione non c’è stata, quindi accettiamo la situazione e non ci lamentiamo.”