Croci-Torti: al Letzigrund ci s

Croci-Torti: al Letzi ci sarà da soffrire

Domenica 24 luglio alle 16.30 il Lugano sarà di scena al Letzigrund contro il Grasshopper nella seconda giornata del campionato CS Super League. Per l’occasione non saranno a disposizione Daprelà (squalificato), Aliseda, Hajrizi, Facchinetti e Macek infortunati. Dopo l’allenamento di venerdì mattina il tecnico Mattia Croci-Torti ha risposto alle domande dei giornalisti.

-Come va il piede infortunato dopo un calcio alla panchina domenica scorsa nel match con il Sion?

“Va meglio. Vi chiedo ancora scusa per domenica quando mi sono presentato in conferenza stampa dolorante. Ho avuto una reazione eccessiva, ma ho la sensazione che ultimamente -dalla semifinale di Coppa in poi- l’arbitro fischia sempre bene ma poi il VAR ci mette un bastone tra i piedi qui a Cornaredo. Penso al gol annullato con il Lucerna in Coppa, alla rete di Amoura non convalidata e a quella annullata contro il GC. C’è la sensazione che il lavoro dell’arbitro non venga sempre garantito dal VAR. Mi è spiaciuto per la situazione di domenica, sono ancora convinto che l’intervento di Daprelà non fosse da espulsione; è una mia opinione perché come vi avevo già detto dopo il match allora dovrei chiedere ai miei giocatori di non essere aggressivi e di diventare ballerine. Non voglio piangere sugli arbitraggi, è un capitolo chiuso ma mi ha fatto specie che tutte le volte siamo traditi da chi non è sul campo e non conosce le dinamiche di una partita. Questo mi ha pesato ma devo sicuramente migliorare nella gestione delle mie emozioni”.

-Sei riuscito in settimana a metabolizzare una sconfitta un po’ bruttina?

“Eravamo pronti al fatto che la partita poteva anche non andare bene, conoscevamo le nostre condizioni iniziali però non ci nascondiamo a proviamo sempre a fare bene. Sapevamo che eravamo in  emergenza ma abbiamo fatto una discreta partita, con ottime cose specie nel primo tempo. Siamo qua a parlare di una gara che ci ha visti lottare sino al 96′ e nella quale ci abbiamo creduto per 35′ in dieci uomini. Siamo stati penalizzati dalle palle ferme: la mancanza di centimetri ci pesa parecchio. Fino a due anni fa riuscivamo a supplirvi con qualche gioco di furbizia in area ma con il VAR questo non è più possibile. Dunque dobbiamo aumentare la nostra concentrazione, è l’unica maniera per non prendere gol quando ti mancano i centimetri.”

-Il fatto di disputare le prime tre partite contro squadre non di prima fascia (adesso avrete GC e Winterthur) non ti mette ulteriore pressione a maggior ragione dopo la sconfitta con il Sion visto che sono avversarie che potenzialmente il Lugano dovrebbe battere?

“Potenzialmente potremmo vincere contro chiunque ma sappiamo che si può anche perdere contro tutti. Il Sion ha una rosa all’altezza del Lugano, come ho detto l’altra volta ha fatto un mercato acquistando due “top undici” della scorsa stagione. Ora affrontiamo un GC che non ha cambiato niente dopo essere stata forse la miglior squadra dell’ultimo quarto dello scorso campionato. Nelle ultime sette partite ne ha vinte cinque. Ha perso solo un giocatore davanti ma gioca praticamente con gli stessi undici e quindi quella di domenica sarà una sfida difficilissima. E’ un avversario di grande qualità contro il quale non dobbiamo mostrarci spavaldi pensando di essere più forti. Bisogna essere umili, sapere che sarà un match di grande sofferenza e cercare di portare a casa più punti possibili”.

-Come hai vissuto le voci sull’interessamento del Sion per  Bottani?

“Sicuramente quando si parla di Mattia dobbiamo avere solo rispetto. E’ un giocatore che ha disputato 274 partite nel Lugano, realizzando 44 gol e 35 assist. Ha giocato due finali di Coppa svizzera, una delle quali vinta, ha all’attivo due partecipazioni in Europa League e una convocazione in nazionale. Stiamo parlando di un’icona della nostra società. Queste illazioni lasciano il tempo che trovano: tutte le squadre sono interessate a un giocatore del genere. I numeri che vi ho detto sono di un elemento che a Lugano ha lasciato il segno. Parlo di quello che vedo tutti i giorni: Mattia dimostra in allenamento di avere voglia di vincere con questa maglia, in questi anni ha migliorato tanto anche he il sottoscritto grazie al suo essere esigente, dunque le voci non mi hanno toccato perché vedo come lavora e la voglia che ha di aiutare la squadra a partire da domenica. Lui è serenissimo. Il suo status si è alzato dopo la vittoria della Coppa e la convocazione in nazionale ed è normale che ci siano voci del genere e che il suo nome circoli. Ma noi faremo di tutto per tenerlo. L’ho visto dispiaciuto nel non aver potuto aiutare la squadra dal primo minuto domenica scorsa, quello sì. Non ha ancora i 90′ nelle gambe ma non c’è dubbio che al Letzigrund sarà in campo dal primo minuto. La scorsa settimana non ho voluto prendermi il rischio di schierarlo dall’inizio visto che non aveva disputato troppe amichevoli e che ha bisogno di ritmo. Sappiamo anche che in passato ha avuto problematiche muscolari e non possiamo permetterci di rischiare a inizio stagione, ma domenica ci sarà dall’inizio”.

-Vado su un altro singolo Valenzuela. L’abbiamo visto bene e adesso è il momento in cui può alzare ulteriormente l’asticella?

“Milton è da tanto che ha alzato l’asticella. In finale di Coppa, nel momento di difficoltà, le sue giocate da dietro hanno aiutato la squadra. E’ un giocatore che veniva da un anno e mezzo  senza tante partite e che già nell’ultimo mese dello scorso campionato aveva alzato notevolmente il suo livello. E’ un elemento che a me piace particolarmente per la sua polivalenza e l’ha dimostrato anche contro il Sion giocando in una posizione non sua. E’ dotato di due caratteristiche importanti nel mondo del calcio:  grande volontà ( che ti spinge a volte ad andare oltre i tuoi limiti) e visione di gioco (vede situazioni che altri non vedono ed è per quello che l’ho rischiato a centrocampo.) Sono già molto contento di quello che fa, darà una grossa mano alla squadra. Non dimentichiamo che ha giocato in tutte le rappresentative giovanili dell’Argentina: dalla U15 alla U23, è partito da giovane per gli Stati Uniti e ha vinto subito un campionato. E’ un elemento che ha carte importanti e sono sicurissimo che darà un grande aiuto al Lugano in questa stagione.”

-Tornerà a fare il terzino?

“Sicuramente perché non abbiamo altri elementi da schierare a sinistra anche se non sono dispiaciuto da come Daprelà ha interpretato il ruolo contro il Sion. Lavanchy, che solitamente è il giocatore che ti mette più in difficoltà, non ha fatto praticamente niente. Per Zurigo abbiamo recuperato un giocatore come Belhadj e ingaggiato un elemento come Bislimi, quindi non andremo a stravolgere nulla soprattutto sapendo che abbiamo a disposizione Bottani che vedo circolare tra le linee di centrocampo. Bislimi è un giocatore molto interessante, già pronto e che ci darà una mano già da domenica. Quando ad Arigoni speriamo che almeno nei minuti finale possa entrare in gioco, purtroppo non ha disputato nemmeno un’amichevole e con la squadra ha effettuato solo quattro allenamenti. Sappiamo quanto sia importante perché come terzini siamo scoperti e cercheremo di forzare un po’ il suo minutaggio nelle prossime partite se meriterà di giocare”.

-Com’è andata la settimana di Saipi?

“Bene perché è un ragazzo intelligente, sa che poteva fare meglio. L’ho visto positivo, non dimentico la sua giovane età per cui bisogna concedergli dei momenti non troppo positivi come quelli delle due ultime partite. Però sono sicuro che ha tante risorse e motivazioni dentro di lui e avrà quel sentimento di rivincita che deve trascinarlo. Ho parlato con lui: è un ragazzo che riflette e non si abbatte. ma è giovane e va aiutato e sostenuto. A volte quando parlo con questi ragazzi ricordo cosa pensavo e cosa facevo alla loro età; a volte quanto ti metti in quello status comprendi che non è facile gestire una pressione del genere. Comunque Saipi ha tante qualità e come tutti i portieri vive di alti e bassi, speriamo che viva il più possibile dei primi. L’importante è che abbia sempre voglia di migliorare, deve sapere che non deve fermarsi su quanto di buono fatto la scorsa stagione ma deve avere fame, voglia di progredire per diventare un portiere migliore e per non essere solo il portiere della nazionale U21 ma un giorno puntare a qualcosa di più”.

-Nello scorso campionato le sfide contro il GC sono sempre state abbastanza chiuse. Ti aspetti la stessa cosa domenica?

“Non direi che sono state partite chiuse. Eravamo due squadre che si affrontavano a specchio l’una con l’altra. Fino quasi alla fine della stagione il GC ha giocato a cinque dietro poi Contini, visto che le cose non andavano, ha cambiato, ha mascherato, difende in una maniera e attacca in un’altra, sono molto propositivi. L’anno corso addirittura ha giocato con il 3-4-3 con tanti attaccanti. Hanno elementi di propulsione offensiva anche a centrocampo con i vari Herc, Giotto Morandi, Kawabe, sono giocatori che non disdegnano di spingere. Non sarà un match chiuso, sicuramente -com’è stato il caso domenica scorsa-  il caldo non sarà amico dei ritmi folli”.

 

 

Altri articoli

Prima Squadra
Uran Bislimi dallo Sciaffusa all’FC Lugano
Prima Squadra
GZ supera il Lugano (2-1)
GZ supera il Lugano (2-1)