Celestini: un altro passo importante
Serata quasi invernale a Cornaredo con pioggia e freddo. Il Lugano, pur attaccando per novanta minuti, non è riuscito a espugnare il fortino neo castellano ma non ha corso rischi. Al fischio finale il tecnico dei ticinesi Fabio Celestini (foto TiPress) conferma quanto temuto alla vigilia e cioè che si sarebbe trattato di una partita complicata. “La sensazione è che le due sfide contro GC e Xamax erano molto complicate e non si potevano assolutamente perdere. Bisognava fare punti in ogni partita, il minimo sono due, benino 4 e fantastico 6. Ci abbiamo provato a vincerle tutte e due ma non siamo riusciti a far gol. Stessa cosa a Zurigo, abbiamo preso un punto. Non sempre si riesce a vincere e bisogna sapersi accontentare. Alla fine tutto si pareggia, in altre circostanze siamo riusciti a conquistare i tre punti. Non dimentichiamo che le squadre che abbiamo incontrato questa settimana non hanno fondamentalmente più niente da perdere, quindi sono molto pericolose, al di là dello stile di gioco: quello del GC ci favorisce un po’ di più rispetto a quello dello Xamax. A nessuno piace affrontare la squadra di Henchoz e stasera sono stati ancora più difensivi del solito visto che le punte Nuzzolo e Ademi ripiegavano costantemente su Sabbatini e Vecsei. C’erano ancora otto giocatori dietro loro e non era facile, però ci siamo creati occasioni per vincere senza rischiare nulla e senza andare sconsideratamente all’arrembaggio. Abbiamo fatto una partita intelligente.”
-Bisognerà adesso guardarsi soprattutto alle spalle?
“Siamo pIû vicini al quarto posto che al nono. Siamo in mezzo come tutte le altre, le dirette concorrenti hanno pareggiato e abbiamo guadagnato un punto sullo Zurigo. Il distacco su Xamax e GC è rimasto immutato ma alla fine mancano sempre meno turni. Siamo partiti nel ritorno che avevamo sei punti di vantaggio sullo Xamax, dopo nove giornate i neo castellani hanno fatto 13 punti ma non hanno ridotto il loro distacco da noi, mentre noi abbiamo guadagnato sul GC e recuperato parecchi punti sulle squadre che avevamo davanti. Si può pensare all’Europa così come alla salvezza ma sono nella stessa condizione Zurigo, San Gallo, Lucerna e Sion: siamo tutte lì. La domanda si può rivolgere a tutti i tecnici di Super League salvo quelli di Basilea e YB.”
-In una partita così complicata alla distanza hai fatto entrare Janko e Covilo, non si sarebbe potuti inserirli anche prima, visto che il gol forse poteva arrivare quasi solo su palla ferma?
“La nostra natura e filosofia di gioco non è questa e non possiamo snaturare una squadra perché affrontiamo un avversario chiuso. Le palle lunghe e schizzate non fanno parte del nostro gioco, il rammarico è semmai che le tre punte inizialmente schierate non sono state abbastanza veloci nelle situazioni di tre contro tre. Ma ripeto era una partita complicatissima e in certi casi abbiamo preferito non rischiare di perdere la palla e questo mi è piaciuto. Poi quando non ci si arriva in un modo si cerca un ripiego ma anche con Janko e Covilo in campo non era facile visto che loro erano in dieci dietro alla linea del pallone e hanno dei difensori alti. Abbiamo comunque avuto un’opportunità con Covilo su centro di Sabbatini ma non c’è andata bene.”
-Il pareggio di stasera è l’ennesimo risultato utile consecutivo, questo vi fa uscire dal campo con la consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta?
“Sì, come detto c’è stato un prima e un dopo Thun. In seguito, salvo la disgraziata gara con l’YB, le abbiamo vinte o pareggiate tutte. Questo è il quinto risultato utile di fila e non dimentichiamo mai che venivamo da otto gare senza vincere, la squadra è in crescita nella competitività e nei risultati. Sta lottando per quello che deve, anche le altre fanno fatica, ogni match è difficile e battere GC e Xamax non è semplice per nessuno. Questo girone è stato eccellente, 13 punti in nove partite sono tanti, se facessimo per quattro saremmo a quota 52 punti, una media europea. Sono molto contento dei ragazzi.”
-Statisticamente i tre punti arrivano con maggior facilità lontano da Cornaredo, magari a Basilea?
“E’ vero anche che il calendario nel terzo girone era complicato, in casa avevamo YB, Basilea e Thun, cioè le prime tre in classifica e poi lo Xamax che è difficile da affrontare. Le altre cinque partite erano in trasferta. L’unico rammarico è stata la sconfitta con l’YB, quel punticino ci avrebbe consentito di fare un filotto di otto match utili consecutivi.”
-Il presidente Renzetti ha appena dichiarato che è certo che il Lugano si classificherà al quarto posto. Senti questa pressione?
“(ride) Cerco di essere il più cauto possibile, però vedo la squadra procedere nella giusta direzione, per questo dico che quella odierna -non so come l’abbiate vissuta voi o la gente- non è stata una partita solo da tre punti, c’era una grande tensione tra i giocatori, un errore poteva rovinare tutto. Tutte le squadre sono lì a lottare per l’Europa, cercheremo di fare altri 13 punti o anche di più ma le sfide settimanali sono molto difficili. Se il presidente è convinto fa piacere, ha grande esperienza, vede la squadra lavorare come deve e progredire. Diamogli fiducia.”