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Celestini: dobbiamo crederci maggiormente

Celestini: dobbiamo crederci maggiormente

Comprensibile delusione tra i bianconeri a fine match. Dopo aver riagguantato il Basilea, che aveva chiuso il primo tempo in vantaggio di due reti, Sabbatini  e compagni sembravano potersi addirittura aggiudicare l’incontro ma sono stati beffati a cinque minuti dal termine da un colpo di testa su azione di calcio d’angolo.

Il commento del tecnico Celestini, quando gli si fa notare che dietro si è commesso qualche errore, è il seguente: “anche a centrocampo abbiamo sbagliato qualcosa di troppo. Chiaramente non so se un po’ di timore o la stanchezza ci hanno impedito di entrare in partita come dovevamo. Peccato perché anche nel primo tempo, se togliamo queste sbavature, abbiamo tenuto bene il campo. Gli errori e i gol subiti ti danno naturalmente fragilità e anche difensivamente nei primi 10′ eravamo un po’ in difficoltà.  Per fare risultato a Basilea non devi commettere sbagli. Va però sottolineato che a 10 minuti dalla fine se c’era una squadra che sembrava poter vincere quella eravamo noi.”

-Cosa ha detto ai giocatori a fine partita?

“Quando perdi in questo modo è evidente che nei ragazzi c’è rammarico e tristezza e il mio ruolo è quello di far capire che tutti siamo delusi ma che dobbiamo assolutamente credere in noi di più di quanto abbiamo fatto oggi. Dobbiamo scendere su tutti i campi con la certezza che possiamo far bene se tutti ci crediamo. Oggi nel primo tempo questa consapevolezza è un po’ mancata e ciò mi è dispiaciuto, perché quando non vedi i tuoi ragazzi giocare al 100 per cento come allenatore sei un po’ deluso non tanto per la sconfitta, nel calcio pali, palla dentro e fuori, rigori, ci sta, ma perché li vedo in settimana  e so cosa sanno fare. Ho detto che usciamo a testa alta e dobbiamo essere orgogliosi perché con mezzora in più nelle gambe rispetto a loro, abbiamo fatto vedere nel secondo tempo cose molto buone.”

-Quando parli di stanchezza significa che hai trovato la squadra non in condizioni fisiche ideali?

“No assolutamente. Infatti nei secondi 45′ sembravamo molto più freschi che il Basilea. E’ tutta una questione di testa: ho visto i ragazzi più stanchi nei primi 20 minuti che nel secondo tempo, cosa vuol dire? Che non è un  problema di condizione anche se abbiamo disputato tre incontri in una settimana. Ma si è visto che quando nella testa hai voglia di recuperare il risultato e non molli, la stanchezza non si vede. All’inizio invece eravamo mentalmente stanchi e questo da un certo lato  mi rinfranca: se arriviamo alle partite come ci dobbiamo arrivare  possiamo essere una bella squadra, ma anche questo si costruisce evidentemente e in poche settimane non è possibile. Ma il passato non c’entra niente.”

-Quando il Lugano ha il controllo del gioco e il possesso della palla, come nel secondo tempo, i gol arrivano.

“Questa è un’altra considerazione interessante sulla partita odierna. Finora ci eravamo affidati alle ripartenze ma il Basilea oggi si è difeso bene in questo senso. Ciononostante per tutto il secondo tempo lo abbiamo costretto nella sua metà campo e abbiamo segnato due gol. Questo è quindi un elemento in più rispetto a quanto fatto finora, anche se questa settimana ci siamo allenati in pratica una sola volta. Per me come allenatore è positivo: la squadra senza lavorarci troppo fa delle cose importanti, su un terreno importante e sotto di due reti. Non era facile e quindi penso che per il futuro questa sconfitta ci possa far bene anche se un punticino l’avremmo meritato.”

-La squadra sembra avere un’altro spirito, siete venuti a Basilea a giocare come il Lugano non aveva mai fatto da quando è tornato in Super League?

“E’ quello che avevo sostenuto venerdì in conferenza stampa, non è nella mia mentalità scendere in campo per limitare i danni, non ce la faccio. Non posso trasmettere cose nelle quali non credo. Ho sempre detto che si può andare a Basilea e fare risultato, però devi fare una grande partita. Non si può tenere il gas a metà e pretendere di vincere. Se giochiamo al 100 o al 110 per cento ce la possiamo giocare anche qui. Oggi pur non giocando nel complesso una grandissima gara il risultato era lì.”

Foto: Freshfocus

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