Celestini: come lo scorso anno
Episodi al centro delle discussioni del dopo partita anche al St. Jakob Park. La rete “regalata” ad Ademi a inizio ripresa, la grossa occasione di Holender a fine primo tempo e ancora i due atterramenti sospetti di Maric e Daprelà e ancora il gol annullato a Daprelà per fuori gioco (di Junior?) all’inizio dell’azione.
Fabio Celestini (Freshfocus) spiega che “la partita l’avevamo cominciata bene con tre tiri in porta nei primi minuti, poi dopo la loro prima azione siamo spariti dal campo per 25′ sia con la palla sia senza. C’era poco da salvare; ho visto tre o quattro giocatori esemplari, sempre in partita anche se non era facile, ma altri devono mettere più qualità e determinazione. Siamo in Super League e affrontiamo squadre reduci dai preliminari di Champions, quindi ci vuole di più per metterle in difficoltà. Poi è vero che abbiamo fatto benino il finale del primo tempo ma ad inizio ripresa abbiamo preso un gol che non si può mai incassare. E sì che durante la pausa c’eravamo detti che bisognava tornare in campo concentrati, che non dovevamo mollare di un centimetro, che la partita era aperta e che se avessimo pareggiato la portavamo a casa. Invece dopo due minuti abbiano regalo un gol. Poi abbiamo anche avuto la possibilità di rimontarla ma non è questa la via.”
-Il fatto di essere rimasti in partita nonostante abbiate giocato a sprazzi ti rende ottimista o ti fa arrabbiare ancora di più?
“Sono arrabbiatissimo, quando vedo che la squadra non ha continuità sui 90 minuti mi rendo conto che siamo in pericolo e infatti in ogni partita -Zurigo a parte dove ci era andato tutto bene- i momenti decisivi si sono girati a favore degli avversari, vuol dire che a livello di competitività, di conquistare i tre punti, di avere il compagno che si sacrifica per l’altro non ci siamo ancora. Mi fa pensare alle otto partite senza vittorie dello scorso anno dove c’era sempre qualcosa che non funzionava e quest’anno la situazione si sta ripetendo. Questo crea frustrazione e rabbia perché vedendo le partite ti accorgi che “si può”. Se gli altri fossero nettamente superiori, prendi e porta a casa. Ma in ogni sfida si è visto che avevamo la possibilità di vincere e questo da rammarico. Dobbiamo trasformare in energie positive queste frustrazioni, per poter lavorare di più e cercare di far crescere la squadra e portare a casa match come questi.”
-Hai dovuto cambiare formazione per necessità e per scelta, le risposte che hai avuto ti soddisfano?
“Non è un problema di chi è entrato e di chi non c’era. Ho bisogno di undici giocatori determinati e che facciano una buona partita. Ognuno deve essere consapevole della responsabilità che ha quando va in campo. E’ un discorso individuale e collettivo. In questo momento non abbiamo sufficiente qualità, determinazione in tutti gli undici che scendono sul terreno. Poi si vede che in ogni partita la squadra mette sotto l’avversario: è successo oggi a Basilea, come a YB nella ripresa, quindi non è un problema fisico, quasi sempre i secondi tempi sono a nostro favore. Bisogna solo essere consapevoli delle nostre forze e delle debolezze ed avere in campo undici elementi che giochino con qualità e spirito di sacrificio. Oggi ho visto alcuni elementi che hanno fatto la loro miglior partita stagionale, ma il loro esempio non è bastato a trascinare gli altri. Il black out di mezzora ci ha ammazzato.”
-Ci sono giocatori che ancora non anno la grinta degli altri?
“Forse sì, ma credo che sia più un problema di squadra. Quando hai in campo due o tre trascinatori, il messaggio dovrebbe passare per emulazione, non puoi pretendere di avere otto leader sul terreno. Oggi la carica doveva arrivare ad esempio dal fatto che Noam Baumann ha parato di tutto, per i difensori avere un portiere così sicuro alle spalle deve essere un valore aggiunto. Inoltre ho visto un grande Sabbatini tatticamente perfetto, recuperare palloni sino all’ultimo minuto, E Aratore che, nonostante avesse di fronte Widmer, ha dribblato e tirato da tutte le posizioni, ci ha provato. Insomma ci sono stati elementi che nel match hanno fatto bene ma non sono riusciti a trasmettere questa energia ai compagni.”
-Come mai l’arbitro non è stato chiamato a rivedere le immagini VAR su un paio di episodi da rigore a vostro favore?
“La storia del VAR non l’ho ancora capita bene. A volte ci vanno a volte no. Cerco di fare il mio lavoro senza preoccuparmene. Anche perché se passo la linee di trenta centimetri mi minacciano di ammonizione, ci si può immaginare se mi mettessi a gridare sul VAR.”
-Junior sembra sulla via del recupero?
“Stiamo cercando di tenerlo sereno, si vede che il mercato lo disturba, ma anche lui ci sta provando. Certo non è l’attaccante tranquillo che talvolta ci salva da solo da situazioni delicate come ci aveva abituato l’anno scorso. Oggi ci ha provato fino all’ultimo ma gli è mancata un po’ di lucidità; lunedì scadono i termini dei trasferimenti e vedremo. Magari potrà mettersi l’anima in pace, chissà. Ci sono ancora cose da mettere a posto: il puzzle non è completo.”
Commenti (1)
Stefano
Leggo le parole del all. Celestini :
– ho visto tre o quattro giocatori esemplari, sempre in partita anche se non era facile, ma altri devono mettere più qualità e determinazione.
– Sono arrabbiatissimo, quando vedo che la squadra non ha continuità sui 90 minuti mi rendo conto che siamo in pericolo
– queste frustrazioni, per poter lavorare di più e cercare di far crescere la squadra
– Ho bisogno di undici giocatori determinati e che facciano una buona partita. – Ognuno deve essere consapevole della responsabilità che ha quando va in campo.
– Oggi ho visto alcuni elementi che hanno fatto la loro miglior partita stagionale, ma il loro esempio non è bastato a trascinare gli altri.
– Insomma ci sono stati elementi che nel match hanno fatto bene ma non sono riusciti a trasmettere questa energia ai compagni
– Cerco di fare il mio lavoro senza preoccuparmene
Mio commento:
Chi ha scelto i giocatori da mettere in campo?
Mio consiglio:
All. Celestini, FACCIA L’ALLENATORE !!!! NON CERCHI DI FARLO !!!
o si deve trovare chi faccia l’ALLENATORE del FC Lugano