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Quattro reti e tre punti per il Lugano al Kybunpark

“Al primo calo di ritmo li abbiamo colpiti”

La nutrita truppa di tifosi bianconeri che ha seguito la squadra al Kybunpark, sostenendola dall’inizio alla fine, ha di che gioire al fischio finale del signor Fähndich. Il Lugano è la prima squadra in questa stagione a battere il San Gallo sul proprio campo. Lo ha fatto in superiorità numerica, è vero, ma con un perentorio 4-1. E dire che i gialloverdi, oltre ad aver sempre vinto in casa, avevano concesso agli avversari la miseria di 7 gol in nove partite.

Giocato con la testa

A fine match Mattia Croci-Torti spiega che “quando una squadra rimane in dieci poi raddoppia gli sforzi e chiude tutti gli spazi alla grande. Il San Gallo ha avuto un ritmo incredibile specie nel primo tempo, si è difeso con ordine e ha cercato di chiudere tutte le nostre possibilità di passaggio. Poi va detto che queste partite le vinci con la testa e con la pazienza. Alla fine siamo stati premiati per la nostra intelligenza, solo così riesci a spuntarla. Devi sapere che il tuo avversario non può tenere quel ritmo folle per 90 minuti e nei momenti di flessione devi essere capace di colpire. Oggi sono contentissimo perché  venivamo da una settimana non facile. La squadra ha reagito con la testa, con pensieri positivi  e questa è una grande soddisfazione per un allenatore. A metà tempo ho semplicemente chiesto ai ragazzi di capire la partita e loro lo hanno fatto, non appena il San Gallo ha mollato un attimo siamo stati bravi con la nostra qualità a fargli male”.

Già successo a Daprelà

-L’ espulsione di Guillemenot ieri e quella di Görtler oggi sono episodi un po’ simili. Come giudichi l’utilizzo in questo modo del VAR?

“So benissimo che Görtler non ha fatto apposta a colpire Sabbatini ma la stessa situazione si era presentata a noi l’anno scorso con Daprelà nella prima giornata di campionato contro il Sion. E’ stato difficile per noi allora accettare l’espulsione e sono certo che lo sarà anche per il San Gallo oggi. Purtroppo il regolamento è questo anche se non c’è volontà di far male ma il colpo è così forte penso che il rosso sia corretto.”

Pazienza premiata

-Hai tirato un sospiro di sollievo dopo la brutta prestazione di domenica scorsa e anche oggi, dopo tre coli colpiti in una manciata di secondi, avete subito il pareggio. Non era un bel segnale?

“Non parlerei di sollievo e sospiri, oggi ero veramente concentrato. La settimana scorsa a Cornaredo non s’era vista la squadra che volevamo ma siamo arrivati qui carichi come molle. Poteva essere una partita trabocchetto dopo l’espulsione di Görtler. Non è la prima volta che squadre rimaste in dieci uomini riescono a chiudersi alla grande, specie davanti a un pubblico simile. Quando hanno segnato il gol del pareggio poteva succedere di tutto, invece la mia squadra è rimasta in partita. Come ho detto prima abbiamo giocato una gara come dovevamo, anche se il primo tempo avremmo magari potuto spingere maggiormente ma ho preferito restare tranquilli per non subire gol in contropiede. Sappiamo che attaccanti come Akolo con la loro velocità ti possono sempre mettere in difficoltà. Se settimana scorsa ero un po’ arrabbiato per non essere riuscito a far passare fino in fondo il messaggio oggi sono soddisfatto che abbiamo vinto usando la testa. Complimenti a tutti i miei ragazzi”.

Due sfide importanti

– Complimenti anche a Mattia Croci-Torti che riesce sempre a entrare nella testa di Zeidler, vedi la finale di Coppa svizzera. Sono due anni che il San Gallo non subiva quattro gol in casa.

“Il risultato è lo stesso della finale e i tifosi sangallesi non saranno contenti. Ma resta il fatto che sono una squadra forte e che al Kybunpark, davanti a questi sostenitori, devi sempre compiere delle piccole imprese. Il risultato finale potrebbe far pensare a una partita facile, non è stato così. In dieci le squadre tirano sempre fuori quel qualcosa, a doppia ragione in casa i sangallesi non volevano certo subire quattro reti. Spero che i miei ragazzi abbiano capito che per vincere ogni partita l’attitudine deve essere sin dal primo minuto quella odierna, ciò che non era avvenuto contro lo Stade Lausanne. Ora arrivano  due sfide che decideranno un po’ il futuro del Lugano. Dunque mi aspetto di vedere mercoledì la squadra con la stessa testa di questo pomeriggio.”

 

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