
6-1 al Soletta, l’acme della stagione delle ragazze bianconere
Imponendosi con un eloquente 6-1 (3-0) contro il Soletta nel quadro della ventitreesima e terz’ultima giornata della stagione di Lega Nazionale B, l’FC Lugano Femminile si è garantito la permanenza nella categoria nella miglior maniera possibile.
DOMINANTI SU TUTTA LA LINEA DAL 1′ AL 90′
Quella osservata sul terreno laterale numero 2 del Centro Sportivo Al Maglio di Canobbio è una partita a senso unico. Il merito è della squadra guidata da mister Giorgio Fransioli, dominante su tutta la linea dal primo al novantesimo giro di lancetta. Per la gioia dei tifosi sopraggiunti a sostenerle, nonostante la quasi contemporaneità con la sfida della prima squadra in quel di Cornaredo con il Basilea.
TUTTE INSIEME ALL’UNISONO ALL’OFFENSIVA
La cronaca del duello parte dal settimo minuto, istante quando Anaïs Fragnito sblocca la contesa, risultando la più lesta nell’insaccare in fondo alla rete una respinta di Aina Liebl su deviazione da distanza ravvicinata di Melissa Colombo. Non paghe, le bianconere proseguono a offrire azioni offensive a ripetizione, mantenendo nel contempo elevata l’intensità. Centoventi secondi dopo l’apertura delle marcature, Michelle Gigante non trova il raddoppio per un recupero provvidenziale di un’avversaria a un paio di passi dalla linea. Le ospiti cercano un sussulto poco dopo il quarto d’ora, ma il colpo di testa da centro area finisce abbondantemente a lato.
RADDOPPIO E TRIS ANCOR PRIMA DELLA PAUSA
Al diciannovesimo, un superlativo assist verticale di Neva Patocchi trova il preciso inserimento di Mathilda Andreoli, la quale supera in velocità l’uscita dell’estremo difensore avversario e insacca rasoterra a porta sguarnita. Trascorrono una dozzina di minuti e nuovamente Patocchi recupera palla e serve Fragnito. Il diagonale dell’attaccante si spegne di poco oltre il fondo. Ci si sposta a questo punto al trentaseiesimo, quando Liebl sbaglia un rinvio, Antonella Albertini intercetta e dai quaranta metri non riesce a dare potenza al suo mancino, permettendo il ritorno della numero uno biancorossa. Il medesimo tipo di azione, ma con protagonista Sabina Di Muro, si registra il minuto successivo. La trequartista #17, a differenza della compagna di squadra, trova il timing perfetto e con un lob altrettanto sublime iscrive il tris che manda le formazioni in pausa sul tre a zero.
ALTRI QUATTRO GOL PER L’APOTEOSI DELLA SALVEZZA
La ripresa, assolta su ritmi ovviamente più bassi, regala un poker di segnature di pregevole fattura. Tre minuti dopo il ritorno in campo, Di Muro riconquista palla e serve in profondità Andreoli. La miglior marcatrice del gruppo, salita a quota 13 sigilli stagionali, non manca l’appuntamento ed esulta personalmente per la seconda volta. Un lieve calo di tensione permette alle confederate di mettere a segno l’unico punto della serata, firmato da Sina Siepe (54′) con un pallonetto da quasi metà campo. Mentre il controllo delle operazioni torna totalmente tra i piedi delle giocatrici di casa, vi è la possibilità di osservare altre due reti. A un quarto d’ora dalla conclusione, Stella Suter si avventa su un lancio in profondità per calare la manita. Che si trasforma in chiusura di set all’ottantaduesimo, quando Teresa Penzo, subentrata nella prime fasi della ripresa, partecipa alla festa bianconera.
LA CLASSIFICA SORRIDE A PIENI VOTI
I tre punti aggiunti al carniere, passati da 28 a 31, consegnano a Eleonora Castellani e compagne la salvezza matematica con due turni d’anticipo. Il vantaggio sul Wil, aumentato a dieci lunghezze anche per via della sconfitta delle sangallesi in casa del Küssnacht a/R (2-0), è tale da non consentire alle svizzero-orientali l’aggancio in classifica. Il quinto posto attuale delle sottocenerine è sempre più vicino dall’essere garantito. La trasferta del prossimo sabato con l’Étoile Carouge e il seguente impegno casalingo con il Sion diranno di più sulla posizione finale delle ragazze bianconere.
LE PAROLE A FINE GARA DI MISTER FRANSIOLI…
…sulle emozioni provate – «Penso di aver bisogno di duecento emozioni diverse per descrivere quanto vissuto. È chiaro che mi è passato davanti agli occhi tutto il campionato. Se penso a quello che ha fatto questa squadra nel corso della stagione, mi è sembrato di essere al suo timone da quattro anni. È successo di tutto e di più con un mix di emozioni incredibili».
…sul valore della vittoria – «Nelle ultime uscite la squadra è maturata tantissimo. Siamo partite da sotto zero. Mi ricordo quando in estate Gaëlle Thalmann parlava di sette giocatrici di movimento più due portieri. Le ragazze ci hanno sempre creduto. L’altro giorno ho visto un dato che riguardava gli incontri della stagione: ci siamo visti più di 200 volte! Questa vittoria e questa salvezza è il minimo delle ricompense che si meritavano per gli sforzi profusi».
…sulla crescita del gruppo – «Ho sempre detto che con questa squadra sarebbe stato un suicidio sportivo non riuscire a salvarsi. Poi, sappiamo benissimo che sono successe parecchie cose dal giorno del primo ritrovo. Il gruppo che ho a disposizione è spettacolare, tanto da vedere una crescita costante nel corso del campionato. Già nel girone di ritorno, mi ricordo la trasferta di Schlieren, dove dovevamo vincere 6-0 e invece abbiamo perso per 2-1. Si è terminata questa rincorsa con una crescita incredibile e con un risultato che fino a qualche mese fa non riuscivamo a portare a casa. Nelle ultime partite abbiamo trovato la quadra completa del cerchio».
…sulle ultime due sfide – «Non penso che andremo a fare una passeggiata né a Carouge, né in casa contro il Sion. In settimana avevo chiesto alle ragazze di cercare di scendere in campo nelle due partite che rimangono dando tutto e tenendo il piede sull’acceleratore. Sappiamo che, avendo disputato venti incontri con una certa angoscia e non conoscendo l’esito finale concernente la salvezza. Ora che l’abbiamo conquistata, potremo divertirci ancora e sono sicuro che faremo vedere delle bellissime cose».
…sulla forza del gruppo – «Di gente che ci ha dato per spacciate in questa stagione ne ho incontrata tantissima, sia nel nostro Cantone che Oltre Gottardo. Per noi è stata una benzina ulteriore per dare ancora di più. Anche quando qualcuno mi sbeffeggiava nel momento in cui affermavo che la mia squadra ha una qualità elevata. A inizio stagione, erano poche le ragazze a essere salite sulla barca. Poi se ne sono aggiunte altre, ma non siamo mai state in molte. Il fatto di non averne tante a bordo ci ha dato una grandissima spinta verso la conquista dell’obiettivo».