Uomo di sport che ha fatto grande Lugano e il Ticino
L’FC Lugano si unisce al cordoglio della famiglia e dell’Hockey Club Lugano nel triste giorno della scomparsa di Geo Mantegazza, venuto a mancare a quasi 96 anni. È lo sport ticinese tutto a ricordare con affetto la figura di un dirigente che ha segnato un’epoca intera dello sport a livello cantonale ma anche nazionale. Uomo di sport, in gioventù fu anche calciatore, nella Nazionale degli universitari, nel Rapid Lugano, poi nel Chiasso, e infine anche nel Lugano. Una figura, quella dell’imprenditore nato il 12 novembre del 1928, che ha portato i colori bianconeri ma più in generale quelli del suo amato Ticino sul gradino più alto del podio a livello svizzero, contribuendo al prestigio di una realtà “periferica” e minoritaria come quella ticinese che, sotto i suoi impulsi e con la sua passione, ha saputo alzare la testa, rivaleggiare e vincere, più e più volte.
Amante delle sfide, Mantegazza ha fatto la storia dello sport ticinese e, più in particolare, dell’hockey su ghiaccio, negli anni della sua felice presidenza alla testa dell’amato dell’Hockey Club Lugano, diretto con stile ed eleganza dal 1978 al 1990. Un club al quale venne in soccorso in anni in cui l’HCL versava in difficoltà finanziarie e navigava nella mediocrità dell’allora Lega Nazionale B, con sempre meno gente alla pista. Animato da passione e professionalità, seppe trasformare un club senza identità in una perfetta organizzazione sportiva capace di scalare le gerarchie nazionali. Contribuendo così a portare il nome di Lugano al centro dell’attenzione nazionale.
I suoi furono gli anni anni in cui l’allora Resega poté festeggiare la promozione in Lega Nazionale A (1982) e quattro titoli nazionali (1985/86, 1986/87, 1987/88 e 1989/90), grazie alle intuizioni del fido Fausto Senni e al lavoro di professionisti di altissimo livello, si pensi al coach svedese John Slettvoll, della levatura del quale si convinse al primo incontro, e a Kenta Johansson, amatissimo trascinatore in pista.
Celeberrimo il suo maglione verde portafortuna, identificativo di un uomo di sport che ha poi visto la sua creatura passare nelle mani della figlia Vicky, alla testa dell’HCL dal 2011. Un passaggio di consegne emozionante, oltre che simbolico. Discreto, disposto a lasciare la ribalta a chi nel frattempo gli era subentrato ma sempre molto presente e appassionato, la sua ultima apparizione pubblica fu nel 2018, in quella che da Resega era nel frattempo diventata la Cornèr Arena, per festeggiare i suoi 90 anni, assieme alla sua squadra, ai suoi tifosi, alla sua famiglia.
L’FC Lugano ricorda con affetto la figura di Geo Mantegazza, esempio di stile e professionalità, dirigente di successo e uomo di sport a tutto tondo che con la sua passione ha valorizzato Lugano e il Ticino come pochi altri hanno saputo fare. Ai familiari, agli amici dell’HC Lugano e a tutti coloro che hanno avuto a cuore la sua figura l’FC Lugano porge le più sentite condoglianze.