Tutto pronto per il ritorno in campo della U21
L’attesa sta per concludersi. Domenica pomeriggio, con calcio d’avvio alle ore 14:00, il Lugano U21 riprenderà le ostilità, affrontando il Kriens nel recupero della partita rinviata a fine novembre a causa della nevicata che imbiancò il terreno del Kleinfeld e rese impossibile la disputa della sfida.
DOVE ERAVAMO RIMASTI
Nei primi quattro mesi della stagione 2024-2025 di Hoval Promotion League, i giovani bianconeri sono stati protagonisti di ottime prestazioni che non hanno però avuto conseguenze altrettanto positive sul bottino totale conquistato. Esso è attualmente di 16 punti in 17 uscite ufficiali (media di 0,94 a gara), frutto di 4 vittorie, 4 pareggi e 9 battute d’arresto. I gol messi a segno sono pari a 19, quelli incassati 31, per una differenza-reti di -12. La posizione in classifica è la diciassettesima.
I NUMERI DEI SINGOLI
Con 6 reti siglate, Boris Babić è l’elemento più prolifico della rosa della seconda squadra bianconera. Il 27enne si situa in quindicesima posizione di una classifica marcatori guidata da Robin Golliard (attaccante del Breitenrain autore di 14 centri personali). Nella speciale graduatoria luganese seguono Yannis Ryter (4), Yassin Sbai (3), Niccolò Spinelli (3), Milad Amirzade (1), Giovanni D’Agostino (1), Andrea Maccoppi (1). Un dato interessante riguarda gli estremi difensori. A guidare la porta è principalmente stato Fotis Pseftis, utilizzato a 16 riprese su 17. Per l’altro incontro ci si è affidati a Diego Mina.
L’AVVICINAMENTO ALLA SECONDA FASE
Dopo aver usufruito delle vacanze invernali e tra una intenso allenamento e l’altro, il gruppo ha avuto modo di ritrovare le migliori sensazioni attraverso quattro test-match di preparazione. Mentre quelli contro due formazioni giovanili del Servette si sono chiusi senza macchia (vittoria per 2-1 sulla U21 e pareggio per 1-1 contro la U19), i duelli contro Collina d’Oro e Young Fellows Juventus hanno avuto un esito diverso (battute d’arresto per 0-1 contro i gialloblù e per 0-2 contro gli zurighesi),
IL RITORNO DEGLI INFORTUNATI
Con l’avvento del nuovo anno solare, lo staff tecnico può sorridere per il rientro a piena disposizione di due elementi difensivi che non hanno potuto assolvere la maggior parte della prima fase a causa di seri infortuni. Nello specifico, si tratta dei laterali Luca Molino ed Elijah Okafor. L’ultima presenza del 21enne ticinese risale al 25 agosto 2024, giorno in cui s’infortuna dopo appena un quarto d’ora nel kappaò casalingo con il Brühl. Il coetaneo, fratello di Noah (recentemente passato in prestito dal Milan al Napoli), ha invece vissuto un periodo di riabilitazione più lungo, essendosi gravemente infortunato alla prima apparizione ufficiale in bianconero quasi un anno or sono (era il 17 febbraio e nel corso della sfida contro lo Young Boys U21 riportò la rottura completa del tendine d’Achille sinistro).
GLI APPUNTAMENTI DI FEBBRAIO
La sfida di Kriens – fissata per le ore 14:00 di domenica 9 febbraio 2025 – sarà la prima di tre fissata per il corrente mese. I successivi porteranno i protetti di mister Sergio Zanetti ad affrontare il Baden per la quarta trasferta consecutiva (sabato 15 alle ore 16:00) e ad accogliere il Breitenrain la settimana seguente (sabato 22 alle ore 15:00) al Maglio di Canobbio.
L’ANTEPRIMA AFFIDATA A SERGIO ZANETTI: «NON PERDERE L’IDENTITÀ»
Mister, come è trascorsa la fase di avvicinamento alla seconda parte di stagione?
«Abbiamo svolto la preparazione con l’obiettivo di farci trovare pronti alla prima finale di questo 2025. Sappiamo di avere la possibilità di conseguire un risultato positivo. Per noi, sarà fondamentale ottenere uno o tre punti, in modo da mettere già del “fieno in cascina”. I ragazzi sono carichi e pronti mentalmente per provare a correggere gli errori commessi durante la prima fase. Non dobbiamo perdere l’identità che abbiamo acquisito sino a questo momento tramite le prestazioni. Nelle diciassette partite di campionato non abbiamo permesso ad alcun avversario di prendere in mano le redini del confronto. Siamo coscienti che c’è ancora tanto da migliorare, ma stiamo cercando di fare le cose per bene. E per farlo possiamo contare su persone eccezionali sia dal punto di vista professionale che, soprattutto, umano».
Il talento e la qualità in rosa non mancano. Come bisogna agire per farli fruttare al massimo?
«Nel girone d’andata abbiamo commesso degli errori che ci sono costati diversi punti. A volte, oltre alla mancanza d’esperienza contro avversari che sanno come comportarsi in determinati frangenti, è il prezzo che si deve pagare per far esprimere un gruppo giovane al 100%. Noi dobbiamo lasciare che siano i giocatori a effettuare le proprie scelte. Se non si sbaglia, significa che si sa tutto. Nel calcio non è così. Per maturare, occorre sbagliare e, in seguito, correggere i vari errori. Magari ciò non ti permette di vincere o pareggiare subito una partita, ma di accumulare la maggior esperienza possibile per il futuro».
Oltre alla salvezza, imprescindibile per il progetto avviato in estate, qual è l’obiettivo principale che vi siete posti come staff tecnico?
«Il nostro compito è fornire i migliori mezzi ai nostri ragazzi per fare il salto in prima squadra. Questo lo si fa attraverso la dedizione, il sacrificio e la passione, tre aspetti che servono per il bene del gruppo di cui si fa parte. La nostra squadra non è fatta di singoli, bensì di un’unità pronta a sacrificarsi in ogni occasione. Certo, ci sono elementi-guida come Marko Basić e Andrea Maccoppi, i quali fanno parte di una rosa compatta che si dice in faccia come stanno le cose. Ciò aiuta tutti a crescere e maturare».