Tramezzani: pari dal sapore di vittoria
I seimila di Cornaredo si attardano a lungo ad applaudire la squadra e poi sul piazzale ad attendere l’uscita dei giocatori. Molti applausi anche per mister Tramezzani mentre lascia il campo. La soddisfazione è palese sul volto del tecnico. “E’ stata una partita incredibile sotto il punto di vista caratteriale. Siamo dovuti passare da tre a quattro difensori e quindi rischiavamo di essere sbilanciati perché avevamo un centrale nel ruolo di terzino e una punta come Junior a fare l’esterno di centrocampo. Però da quel momento ho l’impressione che la squadra si sia un po’ ritrovata. Sono bastate alcune giocate sistematiche per riprendere in mano il gioco che fino ad allora avevamo un po’ lasciato a loro pur rischiando poco sino al gol. Poi nel secondo tempo tutti i ragazzi sono stati bravi. Alioski e Junior si sono invertiti le fasce e hanno trovato subito la posizione, la richiesta era di venire a giocare più vicini a Sadiku liberando le fasce per le mezze ali. E secondo me tutti hanno fatto veramente una grandissima partita specie quando siamo rimasti in dieci hanno avuto la forza di continuare a gestire e controllare il pallone. Credo che sia stata la partita del carattere, della determinazione, del crederci sempre.”
-Cosa dice dell’atteggiamento del primo tempo, l’avevate preparata così in maniera attenta o c’è stato un certo timore riverenziale verso i campioni svizzeri?
“I loro due mediani continuavano a spingere, la posizione di Fransson trequartista è diversa da quella di Delgado nel senso che Delgado è molto più statico mentre lo svedese si buttava spesso in mezzo ai nostri centrali. Quindi per non rischiare la palla alle spalle della nostra linea difensiva ci siamo abbassati di una quindicina di metri e poi facevamo fatica a trovare le distanze. E’ semplicemente quello e ripeto: non abbiamo corso grandi rischi sino al gol. Poi da quel momento è chiaro che un po’ di timore l’abbiamo avuto”.
-Hai ricevuto una grande risposta da Carlinhos junior: una volta entrato ha avuto impatto positivo sulla partita, peccato non poterlo schierare sempre.
“Mi fa piacere che oggi abbia dimostrato quelle che sono le sue qualità e possibilità. Anche lui è pienamente dentro questo gruppo, dà grande disponibilità, si allena, si impegna. E’ un ragazzo serio, quando non gioca è il primo a stare vicino ai compagni. Credo che oggi abbia fatto una grandissima partita perché i loro terzini che sono bravi giocatori hanno fatto veramente fatica a tenere lui e Alioski.”
-E’ arrivata una grande risposta di pubblico che si è goduto un bellissimo spettacolo. Lo si dice da tanti mesi che molti dei protagonisti oggi in campo magari non ci saranno più. Rimane il rammarico di non poter più vedere questo Lugano?
“Bisogna essere bravi a trovare i giocatori giusti per il nostro progetto. Sarebbe bello per la società, i giocatori, la stessa città che un anno si potesse programmare, non essere costretti come spesso capita a dover cambiare o stravolgere. penso che ci sia la volontà da parte del presidente con il quale abbiamo già affrontato l’argomento. Vedo che è molto contento e felice e sono convinto che farà di tutto per proseguire questo percorso e per far sì che la squadra possa essere competitiva anche un altr’ anno.”
-Lei dà sempre tanti meriti ai ragazzi, però quando è uscito ha ricevuto moltissimi applausi e complimenti al suo nome, le fa piacere?
“Fa piacere è chiaro, non faccio finta di niente, sono anch’io una persona normale e sensibile. Come ho cercato di superare con grande serenità e tranquillità i momenti in cui sono arrivate alcune critiche, soprattutto magari al mio arrivo, un po’ di scetticismo mi ha accompagnato nella nuova avventura. Oggi sono contento ma sono sereno come lo ero prima. So che devo avere equilibrio e cercherò di andare avanti per come sono io.”
-Va bene così o si poteva vincerla questa partita?
“Ripeto quanto ho detto: per me questo pareggio vale come una vittoria. Ha un sapore molto speciale. Sapevamo che loro non ci avrebbero regalato niente e sul 2-0 si poteva anche rischiare una brutta sconfitta. E invece siamo stati bravi a recuperarla. Quello odierno è un ulteriore passo avanti, aggiungiamo uno scalino e cioè il carattere del quale avremo bisogno di qui alla fine”.