Tramezzani: non abbiamo trovato spazi
A fine partita il presidente vallesano Costantin è felice quasi come dopo una vittoria di Coppa. La partita con il Lugano era temuta: “Non abbiamo giocato bene sul piano tecnico ma sul piano caratteriale sì: volevamo vincere”.
Il tecnico bianconero Paolo Tramezzani risponde alle domande dei giornalisti, la prima riguarda le aspettative che c’erano dopo sei risultati utili consecutivi frutto di eccellenti prestazioni: cosa è successo oggi?
“Abbiamo provato a fare quello che facciamo di solito. All’inizio ci aspettavamo molta pressione da parte loro, ma hanno sempre tenuto dietro due centrocampisti quindi ogni volta che avevamo la possibilità di ripartire non trovavamo gli spazio che magari avevamo trovato nelle altre partite. Al primo episodio poi siamo andati sotto, abbiamo cercato di riprendere la gara alla fine del primo tempo. Nell’ultimo quarto d’ora sembrava effettivamente che avessimo guadagnato un po’ di campo e potessimo in qualche modo ritornare a giocare il calcio propositivo, fatto di movimenti. Poi nel secondo tempo è stata una partita estremamente strana, avevamo quasi sempre la palla noi. Non rischiavamo niente, loro erano sempre più chiusi, siamo andati tante volte sull’esterno per andare al cross e forse abbiamo sbagliato a provare sempre sistematicamente questa soluzione offensiva, perché non avevamo tanti giocatori in area. Con un po’ di pazienza in più si sarebbe potuto magari provare a giocare tra la linee e cercare di entrare maggiormente nella zona centrale. Loro hanno fatto una buona fase difensiva ma anche nel secondo tempo non ho mai avuto la sensazione che fossimo veramente pericolosi, come se facessimo tutto bene ma ci mancasse l’ultimo guizzo, l’ultimo passaggio, l’ultimo tiro in porta decisivo.”
-Paradossalmente può essere che l’espulsione a fine primo tempo del centrale vallesano abbia reso ancora più difficile la vostra partita, loro si sono tirati indietro e avete trovato ancora meno spazi?
“E’ vero. Loro hanno tolto una punta (Carlitos) e inserito Ricardo che è un centrale, hanno abbassato Constant e lo stesso Karlen. Era normale che con tutta questa densità di giocatori avversari nei pressi dell’area non è facile muoversi. Puoi sbloccare o recuperare se trovi un guizzo, un’azione individuale. Probabilmente loro in dieci si sono preoccupati ancora di più di difendere. Se avessimo trovato un gol a inizio ripresa magari potevano cambiare le cose ma così non è stato e il dispiacere è che non siamo riusciti a recuperare una partita contro un avversario che anche quando è stato in undici non ci è stato superiore.”
-Già dall’inizio si è visto però che anche quelli che non sbagliano mai erano un po’ in difficoltà, forse per una giornata storta che può capitare. Non è parso il Lugano che ci aveva abituato a grandi cose nelle ultime settimane?
“Sì abbiamo sbagliato alcune aperture, siamo stati meno precisi in alcune situazioni di gioco, abbiamo fatto qualche errore tecnico che solitamente non commettiamo.”
-Tra 3 giorni si torna in campo e avete tre partite a Cornaredo su quattro e per l’Europa siete sempre pienamente in linea?
“Direi di sì. Adesso aspettiamo il risultato del Lucerna, ma stiamo vivendo con grande serenità questo momento che è stato positivo e quindi con altrettanta serenità accettiamo questa sconfitta che ci dà la possibilità di analizzare certe situazioni per capire se si può migliorare e come possiamo farlo. Lo vedremo domani mattina con i ragazzi ma è chiaro che rimane tutto come prima. Mancano quattro partite e vogliamo chiudere bene questo campionato: non so dove arriveremo ma daremo l’anima, non ci risparmieremo assolutamente.”
-Lei ha detto che con Junior e Mizrachi prime opzioni offensive quando non ci sono i titolari lei è tranquillo, però oggi si è visto che mancava Sadiku, un uomo d’area.
“Per come abbiamo interpretato la gara soprattutto nel secondo tempo probabilmente sì, però sono estremamente contento sia di Ofir sia di Junior che anche oggi si è mosso, ha fatto quello che gli avevo chiesto, ha fatto molto bene la fase di non possesso palla, si è messo a disposizione dei compagni. Armando lo conosciamo bene, ha determinate caratteristiche. Loro non sono due prime punte, con loro in campo dovremmo cercare di giocare in un modo diverso.”