Tramezzani: il miglior secondo tempo del 2017

Comprensibile soddisfazione al fischio finale di Hänni nel clan bianconero. Il presidente Renzetti sottolinea come “l’attuale posizione in classifica e le prestazioni della squadra non siano frutto del caso”. Ezgian Alioski, alla sua prima rete nel 2017 ma a quota 10 gol complessivamente, manifesta a sua volta “grande gioia sia personale ma soprattutto per come si sta comportando la squadra che lavora molto in settimana e raccoglie i frutti la domenica”.

Il tecnico Paolo Tramezzani si presenta ai giornalisti affermando “che la media di due punti a match è buona ma soprattutto la classifica è importante. Chiaro che uno gioca sempre per far bene e da questo punto di vista fino a questo momento i ragazzi possono  essere soddisfatti. Dovremo continuare così, ad avere questo spirito e  questa voglia, mostrare il carattere che si è visto anche oggi in particolare nel secondo tempo contro una squadra che sapevamo poteva crearci delle difficoltà e che non si è disunita dopo aver preso il gol. C’è stato da parte nostra anche un salto  di qualità a livello mentale perché contro i losannesi  non è facile. Fuori casa hanno sempre creato, costruito e avuto tante occasioni, quindi la determinazione oggi è stata importante.”

-La vostra sembra una crescita continua: quali sono i prossimi passi, cosi ti aspetti?

“Noi viviamo alla giornata. Sappiamo che dobbiamo lavorare; domani mattina (domenica) infatti riprenderemo ad allenarci per la nuova settimana che ci porterà a Thun. Credo ferocemente nel lavoro. La cosa che mi fa piacere sono le risposte dei giocatori, anche oggi  a fine partita ho chiesto loro cosa volessero fare: se venire al campo domattina  o riprendere lunedì. Loro mi hanno detto: domani mattina vogliamo essere qui. E’ chiaro che i risultati aiutano e facilitano, ti fanno star meglio insieme, ti fanno venir più voglia di lavorare. E’ un momento positivo, naturale, perché a questi ragazzi non ha regalato niente nessuno, io tanto meno. Mi fa piacere che abbiano voglia di stare insieme, di sudare, di mettersi a disposizione, di seguirmi, di ascoltarmi, di sopportarmi  perché  in alcune circostanze sono anche pesante. Però le risposte e i frutti arrivano, quindi la strada secondo me è questa.”

-Quanto ti ha fatto piacere l’abbraccio di Alioski dopo il gol: era un po’ che non segnava e anche se non lo dava da vedere forse soffriva per questo?

“E’ vero, è inevitabile che un attaccante pensi al gol, anche se lui ha sempre dimostrato grande equilibrio. L’aspetto positivo è che ha saputo sempre reagire, anche durante gli allenamenti ha sempre dato il massimo. E’ una fase che ha vissuto: non sarà la prima e nemmeno l’ultima della sua carriera, ma l’ha gestita bene,  con grande naturalezza; è tornato al gol e ne arriveranno anche tanti altri. Quando alla base c’è la voglia di migliorarsi e di crescere credo che i risultati si vedano, sono sotto gli occhi di tutti.  Mi ha fatto molto piacere che sia venuto ad abbracciarmi.”

-Come si mantiene la calma e si smorza l’entusiasmo dei mass media e del presidente che parlano apertamente di Europa?

“Sinceramente mi sembra più entusiasta il presidente di voi giornalisti però credo che questo faccia  parte anche del ruolo. Fa piacere perché  l’entusiasmo aiuta; poi devono essere bravi i ragazzi a saper gestire. Ogni momento va gestito per poter crescere. Chiaro che è meglio dover gestire momenti positivi che quelli negativi. Nell’andata la squadra ha vissuto un momento non bellissimo, credo che quel momento lì con le difficoltà che ci sono state, abbia dato  a tutti qualcosa in più sotto il profilo del carattere e della determinazione. Oggi nel secondo  tempo, sotto questo punto di vista, credo che abbiamo forse fatto i migliori 45 minuti di questo girone di ritorno.”

-Cosa ti fa stare tranquillo nel dire che non succederà quello che è successo all’andata?

“Non sono mai tranquillo, non sono sereno perché questo è il mio modo di interpretare il calcio, frutto anche dell’esperienza recente che ho avuto  con la nazionale albanese e prima ancora da calciatore. So benissimo come funzionano le cose, quali  siano le aspettative su questi ragazzi, le responsabilità e le eventuali pressioni. Cercheremo di gestire bene le giornate positive come questa e di avere lo stesso equilibrio,  la stessa determinazione e la stessa voglia di lavorare quando le cose dovessero andare meno bene.”

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