Tramezzani: guai abbassare la guardia
C’è grande entusiasmo sulle tribune e sugli spalti di Cornaredo per il ritorno alla vittoria del Lugano e per come questa affermazione è maturata. Il tecnico Paolo Tramezzani prima di presentarsi davanti ai giornalisti si intrattiene a lungo nello spogliatoio con i suoi giocatori. E spiegherà lui ai cronisti il motivo.
-La prima domanda riguarda cosa sia piaciuto di più al mister delle tante cose che sono funzionate stasera?
“Lo spirito dei ragazzi, la voglia di giocare con coraggio, senza paura, il desiderio di giocare per il compagno e questo ha trasmesso sicurezza a tutta la squadra. Questo è stato l’aspetto più positivo e quello più importante anche guardando quello che ci aspetta nelle prossime partite che saranno altrettanto importanti e alcune spero decisive per il nostro cammino”.
-Non avete subito gol, ne avete segnati tre e potevano essere qualcuno in più, si sono visti certi movimenti già intravisti a Basilea, dove può ulteriormente migliorare questo Lugano?
“Credo che sia una squadra che abbia ampi margini di miglioramento. E’ chiaro che ogni volta che proponi una richiesta questa deve essere seguita anche dalla concretezza dei ragazzi; devono viaggiare di pari passo la fiducia, la conoscenza delle mie proposte e l’adattabilità da parte loro. Penso che siano tutte componenti importanti e una sia collegata alle altre. Oggi il risultato è stato positivo e vedo cose da migliorare. A Basilea l’esito numerico è stato estremamente negativo ma non ho buttato tutto quello che ho visto. Bisogna avere equilibrio consapevoli che è una squadra che era tanto tempo che non vinceva: quindi il risultato era importante. Ma se pensiamo di aver risolto tutti i nostri problemi ce ne accorgeremo domenica a Vaduz di cosa voglia dire il campionato e quali siano le difficoltà. Dobbiamo sempre stare attenti e concentrati. Cercare di sbagliare il meno possibile e visto che abbiamo qualità -come vi ho detto venerdì in conferenza stampa- una volta che abbiamo la palla dobbiamo giocarla con serenità perché sono convinto che questa squadra possa esprimere un discreto calcio. L’ho detto dal primo giorno quando sono arrivato”.
-Mentalmente questa vittoria può essere importante: è una base sulla quale potete costruire in vista della prossima partita?
“Sono d’accordo, lo dicevamo proprio ieri: quando una squadra non vince da tanto tempo bisogna anche capire le situazioni e i momenti. Abbiamo la fortuna di vivere in una città e in una realtà che ti consente di lavorare in modo molto tranquillo e sereno. Con una società che mette a disposizione di questi ragazzi e del sottoscritto qualsiasi cosa e quindi ti trovi a lavorare in un ambiente ideale. Però per questo motivo devi cercare di dare qualcosa di più e questo lo devo trovare ogni giocatore dentro sé stesso. E’ quello di cui abbiamo discusso con i ragazzi nello spogliatoio nel dopo gara. E’ stata una partita: ce ne aspettano tante altre e quindi proseguiremo a lavorare come abbiamo fatto nell’ultimo periodo, mi aspetto con il solito impegno. Il vantaggio e l’aspetto positivo è che magari si potrà lavorare un po’ più serenamente, però bisogna stare attenti perché la serenità ti porta magari a pensare di essere bravo e che tutte le partite finiscono 3-0, con due gol dopo pochi minuti. E’ lì che secondo me bisogna svoltare: si parla di mentalità, l’ho fatto anch’io non so se sia la parola giusta però è chiaro che vedo davanti ancora un lungo cammino. Quindi le risposte che mi aspetto sono sempre tante: se capiterà che ricadremo dovremo essere bravi a rialzarci. Non possiamo permetterci di aspettare mesi per tornare vincere una partita.”
-Ieri avevi detto che ti aspettavi una responsabilizzazione di chi avrebbe giocato al posto dei titolari assenti. Come giudichi i sostituti: Padalino in difesa, Crnigoj sulla fascia al posto di Alioski?
“Hanno fatto la partita che gli ho chiesto con grande ordine e disciplina. Marco Padalino ha tantissima esperienza, è un ragazzo che se continua ad allenarsi come ha fatto in questi 40 giorni con me avrà la possibilità di giocare: non guardo sicuramente la carta d’identità. Crnigoj la stessa cosa: ha una grandissima fisicità, se sta bene può ricoprire diversi ruoli. Oggi abbiamo deciso di ripetere in parte quella che è stata la sua prestazione del 10 dicembre a Zurigo con il Grasshopper contro uno dei migliori esterni bassi della categoria come Lavanchy. Lui e Mariani sono stati molto bravi ad alternarsi e a cambiare la posizione, in modo tale da non dover sacrificare sempre lo stesso uomo ad abbassarsi. Hanno fatto molto bene anche quando avevamo la palla ad attaccare quello spazio lì che ci concedevano. Anche Mihajolovic che ha giocato a sinistra dove non giocava da tanto tempo l’ha fatto bene. Anche quando nel secondo tempo loro si sono messi con un 4-2-4 non siamo andati in sofferenza in quella zona. Quindi anche nei cambiamenti oggi i ragazzi si sono ritrovati.”
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