Tami: potevano chiuderla prima

Grande soddisfazione nello spogliatoio bianconero a fine match. La vittoria, ottenuta nel finale dopo essere stati raggiunti per due volte, è stata fortemente voluta. L’allenatore del Losanna Fabio Celestini ammette che i bianconeri hanno meritato i tre punti “perché sono stati più costanti sia dietro sia davanti e alla fine con tre passaggi ci hanno fatto il gol decisivo.”

Pier Tami risponde ai giornalisti di essere contento. “E’ una partita che ci siamo complicati da soli perché abbiamo avuto un’ottima entrata in materia dominando il campo e l’avversario e trovando il gol del vantaggio. Poi  abbiamo perso palloni banali anche senza pressione, errori tecnici che hanno come conseguenza di dare fiducia all’avversario e di perderla noi. Così è giunto il pareggio e dopo abbiamo sofferto. A metà tempo abbiamo riordinato un po’ le idee. Ho detto ai ragazzi che dovevamo stare calmi, ognuno doveva continuare a svolgere al meglio il suo compito nel rispettivo ruolo senza voler strafare o accelerare soluzioni. E in effetti abbiamo avuto un inizio di ripresa più che ottimo. Abbiamo segnato il 2-1 e lì non abbiamo più commesso gli errori banali del primo tempo però abbiamo avuto il demerito di non chiudere la partita. Ci siamo creati situazioni favorevoli che con un po’ di cinismo e cattiveria ti potevano portare al terzo gol e poi avresti potuto gestire diversamente il match. Invece loro hanno messo in campo la quarta punta, si sono gettati in avanti e hanno segnato un attimo prima del cambio che avevo in mente per bloccare un po’ le fasce. Cosa che ho fatto subito dopo il loro gol. Ho messo Mihajlovic a chiudere la corsia destra e Schäppi quella sinistra mentre  a fare le punte “anomale” ho avanzato Crnigoj a destra e Mariani a sinistra con Junior in mezzo. E subito è uscita l’azione del gol della meritata vittoria, grazie al movimento perfetto dei tre davanti.”

-Quanto ti manca un Sabbatini lucido, presente, da capitano vero?

“I problemi del primo tempo non sono riconducibili a Sabbatini anche se lui come altri hanno commesso qualche errore di troppo. Jonathan ha bisogno di trovare la giusta serenità e tranquillità:  le voci di mercato, anche se lui dice che non lo disturbano, magari qualcosa incidono.”

-E il fatto che  Golemic nel primo tempi si sia spinto in attacco a tre o quattro riprese era voluto?

“No, è il sintomo di quello che stava vivendo la squadra. Un certo sconforto dopo che hai dominato, hai fatto girare bene la palla, ti stai divertendo e su un lancio lungo ribattuto male loro fanno il pareggio. Vorresti subito rimediare a quella che consideri un’ingiustizia. Ma come ho detto alla pausa bisogna aver pazienza, continuando a giocare con calma e non cercare soluzioni individuali”.

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