Tami: a San Gallo con molti cambiamenti

Tami: a San Gallo con molti cambiamenti

Il Lugano è atteso domenica alle 16 a San Gallo dalla sfida valida per la 23.esima giornata del campionato Raiffeisen Super League. Venerdì mattina il tecnico Pier Tami ha incontrato come d’abitudine i giornalisti. La prima domanda non ha riguardato il match con i sangallesi ma la vittoria di sabato scorso contro il Gc. Quanto è stato importante dal punto di vista mentale vincere la seconda partita consecutiva in casa e senza subire reti?

“E’ quello che dicevamo anche prima della partita, che vedevo il gruppo riuscire a dare continuità alle prestazioni. Niente mi lasciava presagire che ci potesse essere un rilassamento e difatti abbiamo confermato la solidità. Poi pensi è un bel momento, cominci a fare le statistiche, vedi tutti gli aspetti positivi e hai due possibilità: ti siedi e cominci a specchiarti, oppure stai in piedi, analizzi i fattori che hanno portato a questi risultati, ti metti in discussione e vai avanti mettendo come obiettivo la continuità. E’ quello che dico alla squadra: niente è stato ancora raggiunto.”

-Il San Gallo a Basilea si è dimostrata squadra molto concreta, capace di concretizzare le poche occasioni presentatesi. In casa dovranno fare qualcosa in più sul piano del gioco?

“Giocano davanti al loro pubblico ed è sempre una squadra temibile lì. E’ a ridosso di noi in classifica, è importante fare un risultato positivo che sarebbe un ulteriore segnale di continuità. Andiamo con fiducia ma consci che di pericoli ce ne sono e tanti.”

-La tua sensazione è ancora di tranquillità?

“Sono consapevole del valore che abbiamo raggiunto, detto ciò abbiamo avuto una settimana travagliata con parecchi infortuni. Sulmoni e Piccinocchi sono usciti malconci dalla sfida con le cavallette e Mario non ce la farà. Daprelà è sempre infortunato e Janko non l’ho visto per malattia. Guidotti ha ricevuto un colpo ieri sera a Balerna. Abbiamo due squalificati (Sabbatini e Rouiller) e quindi siamo in emergenza e dovremo cambiare sia negli interpreti sia forse anche nel modulo e nei sistemi di gioco”.

-Non avete subito gol in questo 2018, tutta la squadra si impegna difensivamente, ma nel lavoro specifico del reparto arretrato quanto c’è della mano di Walter Samuel?

“C’è tanto. Tutti gli elementi sono importanti per raggiungere un risultato del genere. Walter lavora spesso con la linea dei difensori, il mestiere ce l’ha e cura anche i comportamenti individuali sul piano tattico. E’ un valore aggiunto per noi. Detto ciò penso che il merito principale vada sempre ai giocatori che dimostrano applicazione e grande attenzione”.

-Ieri sera si sono giocate partite di Europa League con temperature da meno 6 a meno 10. La stessa temperatura è prevista domenica a San Gallo. Cosa cambia nella preparazione del match?

“A inizio settimana davano addirittura meno 8, adesso sono saliti un po’. Il peggio sarà per gli spettatori e per noi in panchina. Quelli che corrono lo sentono meno. Il nostro preparatore Dyon mi diceva che è già successo che in Francia abbiano rinviato partite per il freddo eccessivo. Se prendi un colpo alla caviglia con queste temperature è peggio. Dovremo essere pronti ad affrontare queste condizioni difficili”.

-Siete tre squadre racchiuse in due punti: possiamo dire che in questo momento la sfida con il San Gallo vale l’Europa?

“Ripeto sempre che l’accesso all’EL verrà deciso nel mese di maggio. E’ importante tenere dietro di noi i sangallesi, ma le insidie sono tante. A casa loro si trasformano. Dobbiamo da subito trovare il nostro gioco e le giuste sensazioni. Andiamo là per fare risultato e restare attaccati alle posizioni che oggi non ti regalano ancora niente ma ogni match ti avvicina ai mesi cruciali”.

-Lo vedi pronto Krasniqi per un posto da titolare?

“Dovrà farsi trovare pronto. Quando è arrivato mi ha fatto un’ottima impressione. Adesso si sta adattando ai ritmi d’allenamento che sono superiori in Super League e soprattutto che sono costantemente alti. In questo senso ieri abbiamo fatto un’amichevole proprio per dare l’opportunità anche a chi gioca poco di scendere in campo”.

-Con Contini avete filosofie molto diverse, cosa pensi del gioco del San Gallo?

“I loro attaccanti  hanno fisicità e pressano molto. A metà campo hanno tanta qualità, da un po’ il tecnico è passato con la difesa a cinque per aiutare i difensori che con la linea a quattro avevano qualche difficoltà. La squadra se la lasci crossare è molto pericolosa. Lavorano molto sulle fasce e hanno in area elementi bravi nel gioco aereo”.

-E’ un secondo test di maturità visto che dovrai rimescolare le carte?

“Più che un test è un’opportunità per alcuni giocatori che finora hanno giocato poco perché la squadra aveva trovato un suo equilibrio. Una squadra è forte quando, al di là di chi manca, riesce a confermare le buone cose. Ora chi mordeva il freno deve dimostrare che la concorrenza è reale e non solo sulla carta. Mi attendo delle risposte importanti da chi scenderà in campo. La mia sensazione resta positiva, anche chi ha giocato poco si è allenato bene ed è integrato ottimamente nel gruppo.”

-Nello spogliatoio si parla della classifica?

“Credo che i giocatori ne parlino, io li rendo attenti  come in poche settimane possano cambiare le visioni e le situazioni del campo e della classifica. Quello che abbiamo ottenuto non è arrivato per fortuna ma grazie all’impegno e alla determinazione che i giocatori ci hanno messo, prima o poi arriverà anche il gol incassato o la sconfitta.  Noi non dobbiamo specchiarci ma avere continuità: la maturità è questa.”

-Più il Lugano vince e più si parla della tua situazione e delle tue ambizioni. Quali sono?

“Io vivo veramente la quotidianità. Quando sono venuto qui era importante il progetto sportivo del Lugano con l’Europa League e il campionato difficile con la squadra cambiata. L’ambizione è quella dei giocatori, magari di poter giocare ancora una volta l’EL. Dobbiamo concretizzare il nostro obiettivo primario, voglio vedere un percorso di crescita del gruppo. Si è cominciato a parlare e in marzo o aprile concretizzeremo il futuro. L’aspetto sportivo resta prioritario su tutto il resto: avevo anche altre proposte in Svizzera ma questo progetto era accattivante e non mi sono pentito. Allenare questa squadra mi da tanta soddisfazione. Quando vai al lavoro e sei contento di incontrare i membri dello staff e i giocatori vivi tutto meglio. E ringrazio Renzetti di avermi dato questa opportunità.”

-Se vincete le prossime tre partite ti fai biondo anche tu?

“No, vado sul sicuro, mi faccio biondo se vinciamo il campionato”.

 

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