Rosseti: é un gruppo dove tutti si aiutano
Parecchie le richieste giunte in questi giorni da parte di giornalisti per poter intervistare il nuovo arrivato Lorenzo Rosseti, attaccante della nazionale italiana U21. La società ha quindi deciso di organizzare per martedì, dopo l’allenamento una conferenza stampa.
-La prima domanda ha riguardato i primi giorni a Lugano e le aspettative del giocatore. “Sono arrivato da poco e mi devo ancora ambientare. Però penso di metterci poco perché la realtà è molto simile all’Italia. Quanto alle aspettative non voglio crearmene troppe. Cercherò di dare il meglio partita dopo partita sperando di aiutare anche la squadra.”
-C’è anche l’under 21 italiana e per te sarà un anno importante?
“Si é l’ultimo anno nella U21 e a giugno ci saranno gli Europei, sarebbe importante per me parteciparvi. Ma ora per ora la cosa principale é fare bene qui a Lugano e aiutare la squadra, sperando di fare risultato già domenica.”
-Tante squadre ti hanno cercato si sono fatti tanti nomi:; come mai la scelta di venire qui?
“Volevo provare una nuova avventura e mister Manzo mi aveva chiamato dandomi una motivazione forte per venire qua e spero tanto di poter ricambiare la sua fiducia.”
-Manzo è uno che ha giocato nella nazionale azzurra U21, oltre che in grandi squadre. Ti rivedi un po’ in lui, potrà darti utili consigli?
“Sicuramente. Penso che lui mi possa aiutare molto a crescere perché ancora devo migliorare in alcune cose. Ho 22 anni e devo ascoltare il mister per migliorare mé stesso e aiutare la squadra”.
-Che tipo di giocatore sei?
“Gioco punta ma posso anche fare la seconda punta o l’esterno. Non sono la classica “boa” come si dice, sono uno al quale piace muoversi, attaccare la profondità e giocare con i compagni.”
-Hai fatto la preparazione con la Juventus e hai giocato la tournée in Asia. Come condizione dovresti essere a posto?
“Va detto che i miei nuovi compagni hanno già fatto tante partite di campionato. Io ho solo disputato amichevoli. Spero di trovare il prima possibile la condizione migliore e di mettermi a disposizione del mister.”
-L’esperienza con la Juventus com’è stata?
“E’ stata bella e al contempo importante perché anche solo allenandoti con grandi campioni migliori tanto e prendi stimoli, vedi come si allenano loro. Ti può aiutare tanto a crescere. L’ho presa come una esperienza per imparare dai grandi giocatori che ha la Juve.”
-Con Ponce vi siete affrontati nella Primavera?
“No, già da un paio d’anni io giocavo in prestito con prime squadre. Quanto a Donis l’ho conosciuto quest’estate in ritiro con la Juve ma non ho fatto a tempo a parlare di Lugano perché poi lui, prima della tournée, è partito per Nizza.”
-Hai già giocato in Svizzera?
“Si due partite con le nazionali U19 e U20. Ho affrontato anche Embolo. Poi conosco del Basilea Bjarnason che giocava a Pescara e Doumbia che era a Roma. Non ho ancora avuto modo di giocare in campionato e non so cosa mi aspetta. Però il calcio svizzero é cresciuto molto in questi anni e le nazionali vanno forte. E’ un calcio buono anche per un giovane per crescere.”
-Che differenze hai notato in allenamento venendo dalla Juve?
“I modi di allenarsi sono magari diversi dipende da allenatore ad allenatore: ognuno ha il suo metodo. Per il resto non devo differenze particolari. A Vinovo eravamo in fase di preparazione pre-campionato quindi con molta corsa e possessi palla. Ora qui il campionato è già iniziato e ci sono allenamenti tipici da una partita all’altra.”
-E lo spogliatoio come l’hai trovato?
“Ho trovato un gruppo di giovani con qualche esperto. Ho visto un gruppo tranquillo, buono, unito e anche in allenamento si aiutano tutti, non penso ci siano delle problematiche.”