Renzetti: “I conti della serva”
Pubblichiamo le considerazioni di Angelo Renzetti apparse sul Match Program della partita tra Lugano e Servette in programma domenica alle 16 a Cornaredo. Il presidente del FC Lugano si occupa del progetto del PSE.
“Dopo che per anni del Polo sportivo non è importato niente a nessuno (o quasi) negli ultimi mesi in molti si sono messi a discutere e sentenziare, spesso con scarsa conoscenza di causa. Personalmente posso dire di conoscere bene il progetto avendolo approfondito in tempi non sospetti. E di averlo sempre giudicato in modo molto favorevole dal profilo architettonico, funzionale e dell’inserimento paesaggistico. La giuria di allora scelse proprio il “Sigillo” per tutte queste caratteristiche e per il fatto che, a edificazione terminata, grazie alla sua leggerezza, al fatto che è parzialmente interrato e che lascerà molto spazio verde attorno, si inserirà bene nel tessuto del quartiere e permetterà di continuare ad apprezzare la collina di Trevano, le montagne circostanti e aprirà una finestra sulla città. Il tutto con il marchio Minigergie certificato, circostanza unica tra gli stadi svizzeri.
Ovviamente le soluzioni migliori sul piano paesaggistico e della sostenibilità ecologica vengono a costare più di quelle che ignorano questi aspetti. E proprio attorno ai costi della nuova arena si sta scatenando una campagna di disinformazione. Il paragone con altri stadi costruiti in Svizzera è “dopato” nel senso che, mentre Lugano deve demolire le strutture attuali e costruirne di provvisorie per permettere alla squadra di continuare a giocare nei tre anni di edificazione del nuovo impianto, le altre città non hanno dovuto sopportare queste ingenti spese. Senza dimenticare i posteggi sotterranei e la sistemazione esterna inseriti nei costi luganesi e non in quelli degli stadi d’oltre san Gottardo. A parità di condizioni in realtà l’Arena costerà come gli altri impianti. A parte che di fronte a una spesa bisognerebbe sempre chiedersi: ma cosa ho in cambio? Qui Lugano e il Ticino si apprestano ad avere a disposizione strutture sportive al passo con i tempi, servizi amministrativi concentrati un solo luogo e appartamenti, il tutto in un quartiere più verde e vivibile dell’attuale. Le persone in buona fede che guardassero anche una sola delle immagini del futuro PSE se ne renderebbero facilmente conto. Ma la politica, spesso, ignora l’evidenza e sfrutta ciò che le fa comodo al momento. C’è persino una ex municipale che all’epoca dichiarò il progetto “bellissimo” e oggi lo osteggia.”