“Qualche errore ma il destino ha voluto così”
Si è chiuso in parità il recupero della partita rinviata il 28 gennaio e che era valida per la sedicesima di campionato. Lugano e Servette si sono lasciati sull’1-1 com’era già successo in novembre a Ginevra. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca ai ticinesi perché è arrivato nei secondi finali dei 3 minuti di recupero concessi dal signor Fähndrich.
La delusione nel clan bianconero è evidente: il tecnico Maurizio Jacobacci (TiPress) davanti ai giornalisti spiega che “è nato tutto da un loro tiraccio svergolato che si è trasformato in un assist per Shalk che è stato bravo a metterla in porta. In quella zona c’erano due ginevrini soli dopo che noi avevamo respinto la palla fuori area con Covilo. Fin che l’arbitro non fischia la partita prosegue, ma 30 secondi prima avevamo il pallone e l’abbiamo dato via con un po’ di eccessiva facilità. Non dovrebbe capitare ma succede e oggi è toccato a noi subire un gol allo scadere. Mi dispiace per i ragazzi che ci hanno messo tantissimo impegno, portare a casa una vittoria contro il Servette sarebbe stato importante, ci siamo andati vicinissimi. Tutti sono delusi del risultato: quando si lavora così tanto sino alla fine e si subisce un gol in extremis fa male. Invece di un punto conquistarne tre sarebbe stato importante.”
-Ci sei rimasto male quando Gerndt, uomo di grande esperienza, poco prima del loro gol, ha effettuato un cross mentre avrebbe potuto gestire la palla all’altezza della bandierina del calcio d’angolo?
“Avrebbe potuto fare una scelta diversa e far passare il tempo. E’ capitato ma quel loro tiro sbilenco che si è trasformato in un assist è segno che il destino ha voluto così. Se il giocatore del Servette avesse voluto fare un passaggio del genere non ci sarebbe mai riuscito.”
-Fino al momento della loro rete eri contento del comportamento della squadra: hanno fatto quello che ti aspettavi?
“Nel secondo tempo in certe fasi abbiamo smesso di giocare. Il primo tempo è stato migliore, abbiamo avuto due o tre belle azioni nelle quali avremmo potuto fare meglio. Il gol che abbiamo realizzato è venuto da una bellissima azione che ha spiazzato tutta la loro difesa. Peccato che nelle altre due o tre giocate siamo stati imprecisi nell’ultimo passaggio perché potevamo anche in quelle occasioni andare in porta. Abbiamo meritato di essere in vantaggio alla pausa. Nel secondo tempo loro hanno spinto moltissimo, inserendo altri attaccanti e nel finale anche Rouiller per approfittare delle palle alte. Giocavano con palloni lunghi e cross nel box per metterci in difficoltà, ma abbiamo retto abbastanza bene. Forse si poteva mantenere maggiormente il controllo del pallone e farlo circolare di più anche dietro per far correre gli avversari, farli uscire e poi partire noi in avanti. Lo abbiamo fatto troppo poco e dovremo insistere in questo”.
-E’ vero il destino alla fine vi ha punito, fa male subire un gol al 93′ però guardando la partita nel suo insieme un pareggio non è così sbagliato, visto anche il rigore sbagliato?
“Bisogna andare a vedere se era veramente rigore. Il pareggio può starci ma quando lo subisci all’ultimo secondo pensi che avresti potuto e dovuto evitarlo. I ragazzi sono stati vicinissimi alla vittoria e per tutto quello che stasera hanno messo in campo l’avrebbero meritata, c’era voglia di fare il risultato, corsa, lotta su ogni pallone e sacrificio per il compagno. “
-Però negli ultimi istanti Guerrero era ancora a metà campo per attaccare, è un’altra di quelle situazioni che sorprendono un po’ quando sei in vantaggio dopo il novantesimo?
“Avevamo noi il possesso del pallone e Adrian si è proposto in avanti è stato anche giusto farlo. Quando pareggi in questo modo è inutile andare a fare processi e critiche individuali. Siamo una squadra vinciamo, pareggiamo e perdiamo tutti assieme. Poi quando subisci un gol c’è quasi sempre qualche errore o imprecisione all’origine. Non dobbiamo puntare il dito contro nessuno e cercare di migliorare. La lezione di stasera dovrà già servirci contro il Lucerna domenica.”