Pier Tami: qualcuno gioca con paura
Il tecnico del Lugano si presenta ai giornalisti dopo la sesta sconfitta consecutiva e anche questa è parsa evitabile. Tami spiega che “non è stata e non era nemmeno nelle previsioni una partita da ritmi elevati. Ancora una volta non siamo riusciti a far pendere dalla nostra parte i pochi episodi determinanti che ci sono stati. Nel secondo tempo le abbiamo provate tutte inserendo Janko e Manicone in aggiunta a Junior e Gerndt: tutti gli attaccanti a disposizione insomma. Volevamo allargarci sulle fasce e mettere palloni in mezzo, l’abbiamo fatto qualche volta ma in altre circostanze è mancata la qualità nel gesto tecnico. In questo momento facciamo veramente fatica a finalizzare”.
-Teme per il suo posto?
“No assolutamente. Se c’è da cambiare è giusto che si cambi, nel calcio è sempre successo così. Dopo sei sconfitte è logico che ti poni la domanda. Oggi ho visto qualche elemento sbagliare troppo o giocare con apprensione e se entri in campo con l’ansia e la paura diventa difficile con Tami o con un altro in panchina. Contro il Thun sabato non puoi giocare con il timore di sbagliare.”
-I prossimi avversari si chiamano Thun (a Cornaredo) e Sion (al Tourbillon). Si deciderà tutto lì?
“No. Ci sono ancora otto partite e anche in caso di vittoria o di sconfitta nei due match diretti nulla sarà definitivo. Bisognerà stare sul pezzo sino a metà maggio, senza perdere grinta e concentrazione. Sarà allora che si tireranno le somme”.