Pier Tami: è tempo di tornare a fare punti

Pier Tami: è tempo di tornare a fare punti

Sarà un week-end pasquale attivo quello che attende i bianconeri. Lunedì alle 16 infatti il Lugano sarà di scena alla Pontaise per la ventisettesima giornata del campionato di Raiffeisen Super League. Venerdì la squadra si è allenata il mattino. Al termine il tecnico Pier Tami ha incontrato i giornalisti. La prima domanda ha riguardato i giocatori a disposizione e quelli che invece mancheranno.

“Stanno tutti bene. Mancheranno Krasniqi squalificato e gli infortunati: Schäppi, che ha ripreso a correre, Bottani (stagione finita), Guidotti (ancora due settimane di stop) e Da Costa operato giovedì alla spalla: anche per lui la stagione è terminata”.

-La pausa per le partite delle varie nazionali si è rivelata utile?

“Penso di sì. Dopo la sconfitta con il Lucerna era importante poter lavorare con tranquillità e rivedere certe cose. Avevamo tre elementi impegnati con le nazionali (Crnigoj, Yao e Baumann) e sono tornati senza problemi fisici. Da mercoledì siamo a ranghi completi. E’ stata una pausa proficua, il lavoro fatto dovrà ora essere capitalizzato sul campo con risultati positivi”.

-Che tipo di lavoro avete fatto in queste due settimane?

“Ho dato anche tre giorni di libero ed era la prima volta da quando abbiamo ripreso il campionato. Per il resto abbiamo diviso il periodo in due fasi: prima della “mini-pausa” si è lavorato ancora su aspetti fisici, poi  abbiamo ripreso alcuni concetti tattici, difensivi soprattutto ma anche offensivi.”

-Parlando di tattica, chi ha seguito il Losanna nelle ultime partite ha l’impressione che si sia un po’ snaturato: secondo te è stata una scelta oppure i giocatori, alla ricerca di punti, si sono messi un po’ sulla difensiva?

“Più che vai verso la fine del campionato e più i punti pesano. Quindi il dover far risultato a tutti i costi a volte ti porta a fare scelte diverse. Ho visto un Losanna diverso soprattutto fuori casa, ma alla Pontaise è sempre lo stesso cerca di giocare e di non farti giocare”.

-Ti è capitato in passato di far violenza al gioco della tua squadra sull’altare del punticino?

“L’ho già fatto. Puoi avere in testa un certo tipo di calcio ma per forma fisica, assenze o altri motivi, talvolta devi rivedere i tuoi piani e fare qualcosa di diverso. E’ inutile chiedere di giocare un certo tipo di calcio se il periodo o la situazione non lo permettono. Bisogna essere in chiaro su cosa si vuole: quando vedi determinate cose devi pensare a come nascondere certi difetti e come esaltare i pregi di quel momento.”

-Riguardo al portiere Baumann ha giocato con la nazionale U21 e ha preso quattro gol, è un po’ che si allena con voi, pensi che in prospettiva possa metterti in difficoltà nella scelta del titolare?

“Non penso che sia lontano. Sta dimostrando il suo valore. Stiamo a vedere: la società ha fatto un investimento anche per il futuro. In questo momento Kiassumbua è il numero uno e se fa quello che deve fare è lui il titolare. Ma saranno le prestazioni a decidere. Chi sta meglio gioca.”

-L’intervento chirurgico al quale Da Costa si è sottoposto libera il campo da ogni discussione?

“Dispiace sempre quando un giocatore si ferma per infortunio. Da qui alla fine abbiamo bisogno di tutti e gli infortuni di Bottani e Da Costa non ci volevano. Non si è capito bene da quanto tempo il portiere aveva questo tipo di problema. Per fortuna che la società si è mossa tempestivamente ingaggiando Baumann, non oso pensare cosa sarebbe successo in caso contrario”

-Recentemente hai dato vari segnali, vedi le panchine a Gerndt e Sulmoni che parevano titolari inamovibili. La squadra come ha reagito?

“La squadra ha reagito contro il Lucerna. Veniamo da quattro sconfitte ma se ci fosse stato un crescendo di controprestazioni la preoccupazione sarebbe stata maggiore. Invece l’ultima sconfitta è stata sfortunata, onestamente meritavamo di più. Nel secondo tempo il Lucerna ha tirato in porta una volta e ci ha fatto gol. Sul piano del gioco la reazione dopo Zurigo c’è stata”.

-Come prende un calciatore nella sua mente il fatto di aver reagito contro il Lucerna ma di essere uscito sconfitto: ha un vuoto supplementare?

“Secondo me si deve incazzare e se lo fa è una buona cosa. Bisogna andare alla Pontaise arrabbiati, che non siamo stati capaci di fare un risultato positivo dopo una prestazione buona. E’ quello che succede a tutti noi, se ti fai fregare una volta la seconda stai più attento e riesci a non farti fregare.”

-Punti quindi molto sul carattere dei tuoi giocatori?

“Sì sul carattere perché hanno già dimostrato in altri momenti di saper reagire ai periodi di difficoltà sul piano dei risultati. La prestazione di due settimana fa mi fa ben sperare che siamo pronti a tornare a riconquistare punti.”

-Per molte settimane la formazione la si poteva quasi recitare a memoria. Ultimamente hai rimescolato un po’ le carte. A Losanna tornerai verso l’idea base?

“Sto valutando la forma psico-fisica dei vari elementi e  tatticamente anche oggi abbiamo provato diverse soluzioni. Sto valutando più di una situazione non solo sul sistema ma anche in relazione agli uomini da schierare”

– Al di là di vincere segnando e non prendendo gol,  lunedì cosa ti aspetti e vorresti vedere?

“Vorrei una conferma di quanto visto contro il Lucerna e cioè una squadra che tiene il campo in modo ordinato, che cerca con una sua logica di rendersi pericolosa e che riesca anche a capitalizzare e a portare a casa un risultato positivo. Si va a Losanna  per vincere ma anche un pari lo vedrei come positivo. “

-Per ritrovare la difesa ermetica del mese di febbraio il test di Losanna sarà impegnativo con i vari Margiotta, Rapp e Kololli?

“E vero. Ma noi dobbiamo cominciare a ridurre il numero di errori, col Lucerna ne abbiamo commessi pochi ma loro sono di un cinismo incredibile e ci hanno castigato in ambedue le circostanze. Andiamo avanti così che i risultati positivi torneranno sicuramente”.

-Abedini è rientrato anticipatamente dal prestito a Chiasso. Quali sono le sue prospettive?

“Il giovane si è inserito bene e mi sta piacendo. Chiaramente è qui da poco e a centrocampo c’è tanta concorrenza, però già quando lo vedevo a Chiasso mi piaceva e anche in allenamento sta facendo bene. Penso che l’esperienza fatta in CL sia stata importante e siccome per il futuro si pensa a lui, allenarsi per due mesi a un livello superiore gli farà sicuramente bene”.

-L’anno prossimo… lo allenerai tu?

“Stiamo discutendo e penso che la settimana prossima si potrà dire qualcosa”.

Altri articoli

NewsPrima SquadraCalcio Svizzero
Da Costa operato alla spalla
Academy
Memorial Sassi, pronti al riscatto. 4

Commenta l'articolo