Pareggio senza reti tra Lugano e GC

“L’infortunio di Cimignani ha stravolto i piani”

Tre gli argomenti che tengono banco nel dopo partita di Lugano-Grasshopper. La tattica estremamente difensiva delle cavallette, l’ennesimo infortunio di un bianconero (Cimignani uscito dopo 20 minuti per una grave distorsione alla caviglia) e la rete annullata a Celar per un fallo di mano che dalle immagini televisive non sembra così evidente.

Poca forza e brillantezza

Il tecnico Mattia Croci-Torti a chi gli fa notare che si è trattato di un pareggio scialbo e gli chiede un giudizio sulla squadra risponde in questo modo. “Si può sempre dare di più. Oggi volevamo vincere la partita e siamo entrati in campo con l’atteggiamento giusto. Abbiamo cercato di avere il controllo del pallone e di mettere in difficoltà gli avversari. Tante volte siamo arrivati ai loro trenta metri ma sappiamo cosa voglia dire affrontare le squadre di Bruno Berner, squadre che si difendono dall’inizio alla fine nella loro metà campo. Giocano solo per ripartire, dunque non è stato facile. Ci abbiamo provato in tante maniere col carattere, io ho cambiato più volte la disposizione cercando altre soluzioni. Siamo partiti con un modulo, l’abbiamo cambiato a metà tempo e nei minuti finali ancora una volta, cercando di scardinare la loro difesa. Abbiamo avuto una buona attitudine difensiva, siamo stati una squadra solida che negli ultimi venti minuti, pur senza forze, ha dimostrato grande carattere: c’erano giocatori che non potevamo disputare 90 minuti ma che li hanno giocati lo stesso. Purtroppo abbiamo avuto l’ennesimo infortunio che ci ha costretto a cambiare le dinamiche dei primi 20 minuti che erano stati di un livello alto. Dopo l’uscita di Cimignani non siamo più riusciti a mettere in campo quello che avevamo preparato e mostrato all’inizio. Peccato; non posso vedere tutto negativo, sicuramente per vincere le partite bisogna vincere i duelli offensivi, tanti uno contro uno, mettere maggior qualità e oggi è mancata quella negli ultimi trenta metri. Forse la risposta alla tua domanda è che la mia squadra ha più qualità di quella che ha messo in campo contro il GC. Ma ci sono anche tante attenuanti. Veder soffrire sino all’ultimo gente che io sapevo non avesse novanta minuti nelle gambe è stato motivo di orgoglio per me.”

Tirare di più

– Contro una squadra così chiusa bisogna forse aumentare il ritmo, le volte che siete partiti in velocità con scambi Steffen e Valenzuela li avete messi in difficoltà. In queste partite bisognerebbe ricorrere al tiro da fuori ma dei tuoi non ci prova nessuno.

“Hai ragione, domani quando analizzeremo la partita farò presente che sia nel primo sia nel secondo tempo ci è mancato il coraggio delle conclusioni in porta. Lo devo pretendere, ogni tanto qualche tiro da fuori può risultare pericoloso o provocare una deviazione. Proprio contro il GC abbiamo perso a Zurigo con un tiro da 25 metri che si è infilato in porta. Oggi siamo mancati al tiro ma tante volte quando non osi concludere è perché ti manca quella forza e quell’esplosività che  evidentemente non avevamo.”

Pochi spazi per Mahou

-Hai provato a mettere Mahou al posto di Vladi a far coppia con Celar. Ci è sembrato che il francese faticasse un po’ in questo ruolo, o era lontano o litigava col pallone. Questo non ti ha aiutato ed è stata la cosa che è mancata rispetto a San Gallo, non credi?

“Bisogna dire che sia contro l’YB sia domenica nel derby con lo Zurigo il Grasshopper è andato a volte a pressare alto, oggi invece nessun loro giocatore è venuto ad attaccarci nella nostra metà campo. Per un attaccante come Mahou è quindi stato difficile trovare lo spazio e la profondità alle spalle dei centrali, lui è un elemento che deve avere spazio da attaccare. Sicuramente poi non è a ancora il Mahou brillante che conosciamo, dunque non è stato facile neanche per lui. Ha cercato di combinare con Celar e una volta, nel primo tempo, è anche arrivato quasi in porta fermato in sandwich da due difensori. Ci ha provato insomma, l’atteggiamento è stato quello giusto, ma è difficile  per un giocatore veloce come lui brillare quando la squadra avversaria non ti concede un minimo di profondità. Mi ricordo che l’anno scorso contro il Winterthur, allenato proprio da Berner, avevamo cercato di giocare con due punte (Amoura e Celar) ma avevamo incontrato le stesse difficoltà. Poi a volte basta una rete per costringerli a uscire allo scoperto ma oggi questo gol non è arrivato”.

Gol annullato dall’assistente

-A proposito della rete che avete segnato con Celar e che è stata annullata con immagini non così chiare. La decisione è sembrata quasi più una deduzione che una certezza.

“Mi è dispiaciuto solamente una cosa che l’arbitro non ho rilevato nessun fallo e ha accordato inizialmente il gol: è stato l’assistente che gli ha chiamato il fallo. Dalle immagini, che non erano molto chiare, c’è poi stata la conferma di quella decisione. Peccato: quel gol avrebbe sbloccato la partita ma non è stato accordato.”

Aperto il polpaccio di Belhadj

-A proposito di arbitraggio ti è piaciuta la gestione dei cartellini, il loro capitano Abrashi, ammonito al 35′, ha commesso almeno altri due o tre falli da giallo ma il signor Von Mandach l’ha risparmiato.

“Il giallo mostrato a Momoh dopo 2′ ha indirizzato la partita in una determinata maniera e da lì l’arbitro non ha forse avuto coraggio di tirarne fuori altri. Abrashi sicuramente ha rischiato più volte il secondo ammonimento, mentre Seko ha fatto un’entrata da dietro  al 46′ che ha aperto completamente il polpaccio di Belhadj. In condizioni normali quello non può mai essere considerato vantaggio senza che poi all’autore venga mostrato il cartellino. Ci sono state due o tre situazioni che avrebbero potuto andare in maniera diversa. Ma tutto sommato, a parte quella decisione.  penso che la partita sia stata diretta in maniera corretta.

Espinoza era affaticato

-Espinoza è un terzino che, partito dalla panchina, è stato inserito e poi tolto nel finale. Non è che questo abbia ulteriormente evidenziato che in quel ruolo avete un problema?

“Espinoza, dopo la partita col San Gallo, era affaticato e in questi due giorni non si è allenato. E’ venuto oggi in panchina per giocare al massimo trenta minuti ma nella stessa condizione avevamo Valenzuela e Steffen. Era difficile fare un altro cambio al momento dell’infortunio di Cimignani. Nel finale  il GC, con l’inserimento di Abubakar e Schürpf, da quella parte ci ha creato qualche fastidio. Ogni palla ferma con Schürpf in campo può essere un problema, dunque quando ho inserito Steffen -che non stava benissimo e non poteva garantire grande copertura- ho preferito difendermi maggiormente su quella fascia mettendo Hajrizi perché almeno un punto dovevamo assolutamente portarlo a casa”.

Peccato per Cimignani

-Prima della partita abbiamo parlato con il DS Carlos da Silva e ci pare di aver capito che non arriverà un altro terzino destro…

“Sono discussioni e decisioni societarie. Il Club sa che la partenza di Arigoni è una grossa perdita, se verrà sostituito bene, se no troveremo delle soluzioni come abbiamo fatto nelle ultime due partite. Quello che è importante in questo momento è recuperare il miglior Valenzuela, recuperare Marques e mettere del ritmo a giocatori come Grgic che arrivano da lunghi infortuni. Perché in questa partita quello che ha fatto la differenza è stato che negli ultimi 15 minuti non ne avevamo più. Da un lato sono contento perché i miei ragazzi hanno dimostrato carattere, non hanno voluto mollare e abbiamo concesso veramente poco al GC. Ma abbiamo bisogno di freschezza, solo così puoi mettere quella qualità che questa squadra ha. Certo non ci voleva l’infortunio del giocatore forse più in forma della squadra e cioè Cimignani. Un elemento che ci da tante soluzioni”.

Recuperare gente ed energie

-Ma da allenatore trovi che ci sia coerenza tra le ambizioni della società e l’eventuale mancato arrivo di un terzino al posto di Arigoni?

“Se la rosa fosse stata al completo la partenza di Arigoni non avrebbe provocato discussioni. Il problema è che i diversi infortuni e i recuperi difficili di qualche giocatore fanno sì che, giocando ogni tre giorni, con le due squalifiche, oggi eravamo veramente corti e la questione è parsa grossa. La perdita di Arigoni fa sì che dobbiamo  pensare di giocare in maniera differente ed è quello che stiamo facendo, cercando di valorizzare elementi come El Wafi che nelle due partite in cui è stato schierato ha fatto molto bene. Possiamo trovare soluzioni, possiamo avere una squadra che può giocare per le ambizioni della società ma l’importante per me adesso è recuperare più gente ed energie possibili. Poi parleremo a fine mercato perché comunque, come ben sai, ci sono ancora due settimane. Vediamo cosa succede prima di giudicare e valutare”.

Gioca chi merita

-A proposito di El Wafi hai usato il termine valorizzare. Quanto il fatto che giochi il marocchino mentre Hajrizi parte della panchina è legato alla necessità di valorizzare il primo  e dagli aspetti contrattuali relativi al secondo?
“Degli aspetti contrattuali non sono a conoscenza. Faccio giocare la gente che per me merita, come sempre. Quando Hajrizi è stato schierato titolare è perché l’aveva meritato, adesso sta entrando a partita in corso e lo fa con grandissima professionalità, aiutandoci sempre. El Wafi aveva chiuso bene il girone di andata con la grandissima prestazione contro il Servette. Avevo scelto di non schierarlo alla prima partita, ma l’assenza di Arigoni fa sì che abbiamo bisogno anche di velocità ed El Wafi, nell’uno contro uno, ha fatto bene ed è giusto che l’abbia premiato. Per me conta solo fare punti e i giocatori sanno che tutte le decisioni che prendo sono esclusivamente per  il bene della squadra e per i miei pensieri sulla partita che andremo a disputare. Vedrete che chi lotta a ogni allenamento e si fa trovare presente con me avrà sempre spazio.”

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