La U21 subisce una nuova rimonta dal Brühl

La U21 subisce una nuova rimonta dal Brühl

Il primo giorno del mese di marzo coincide con una nuova trasferta per il Lugano U21. Al Paul-Grüninger-Stadion, casa del Brühl, i giovani bianconeri chiudono l’impegno valido per il 21° turno di Hoval Promotion League con una battuta d’arresto, patita in rimonta con il risultato di 2-1 – proprio come accadde nella sfida del girone d’andata tra le mura amiche – dopo il rapido vantaggio siglato da Boris Babić.

QUATTRO MODIFICHE NELLO SCACCHIERE INIZIALE

Rispetto alla divisione della posta interna contro il Breitenrain, mister Sergio Zanetti e il suo staff optano per un poker di cambiamenti nella formazione di partenza. Mentre al centro della difesa torna, dopo aver purgato un turno di squalifica, Arbnor Gecaj, nella zona mediana entrano in gioco Gianluca Pizzagalli e Niccolò Spinelli, con il primo a fare da supporto a capitan Andrea Maccoppi e Ilija Maslarov in cabina di regia e il secondo più avanzato appena dietro le due punte di ruolo Boris Babić e David Piffero, titolare per la prima volta dal suo approdo in bianconero.

UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO E POI SI PARTE CON IL BOTTO

Dopo aver osservato in rigoroso silenzio sessanta secondi di iniziale raccoglimento, gli ospiti – in campo con un completo nero (eccezion fatta per Fotis Pseftis, vestito di rosa) – possono dare avvio alla sfida con i locali biancoverdi, reduci da una storica vittoria per 2-1 al Wankdorf contro la U21 dello Young Boys, ossia il medesimo risultato con il quale si imposero a Canobbio la scorsa estate, oltre che da un ritiro invernale nella cittadina turca di Belek. Le prime fasi di gara sono favorevoli ai ticinesi, conquistatori del primo calcio d’angolo al quarto giro d’orologio e autori della rete d’apertura con il bomber della squadra Babić, lesto ad approfittare della palla vagante e a superare Calvin Heim con un potente e preciso mancino in diagonale. Per il 27enne si tratta del nono centro personale della stagione.

CHANCE DEL RADDOPPIO UNITA ALLA MASSIMA ATTENZIONE

Per osservare una nuova occasione occorre attendere il decimo minuto, quando Niccolò Spinelli – tornato a vestire una maglia da titolare dopo la mezz’ora della settimana precedente – effettua un lancio con il contagiri per Babić, il quale circumnaviga Heim e, giunto a un passo dal fondo del rettangolo di gioco, cerca lo specchio della porta, riuscendo a metà nell’intento, poiché il pallone attraversa l’intera linea bianca prima di uscire dal lato opposto. Un altro aspetto che fa la differenza nella frazione iniziale è la massima concentrazione mostrata dai ragazzi. E anche se un membro del gruppo commette un errore, uno o più compagni sono sempre pronti a rimediare. A conferma delle difficoltà che incontrano i padroni di casa, si può sottolineare il tentativo dalla distanza di Jan Wörnhard bloccato con sicurezza a terra da Pseftis.

AUMENTANO I TENTATIVI E I LOCALI PAREGGIANO

La terza parte del primo periodo si apre con un brivido che corre lungo le schiene dei sottocenerini. Angelo Campos trova in allungo il pallone, non trovando però l’impatto ideale per rimettere la contesa in parità. La risposta consta in un caparbio recupero-palla sulla tre quarti che porta Ilija Maslarov al mancino a giro dal limite dell’area che si spegne di poco lontano dall’incrocio dei pali. Ci si sposta allora al quarantaduesimo e a due tiri dalla bandierina consecutivi a favore degli uomini di Denis Sonderegger. Mentre il primo non fruisce alcun pericolo, il secondo viene sfruttato in maniera letale dall’altezza di Bung Tsai Freimann. L’incornata del difensore centrale è talmente potente da non lasciare opportunità di respinta a Pseftis. E così si va alla pausa sul risultato parziale di uno a uno.

TRIPLA SOSTITUZIONE CONTEMPORANEA E PENALTY CONTRO

Al rientro dagli spogliatoi per il classico e rigenerante thé, sono tre le nuove pedine bianconere a calcare il terreno del Paul-Grüninger-Stadion: Rron Krueziu, Dominik Lechner e Felipe Ronchetti. Proprio quest’ultimo è la causa del fischio di Patrick Rogalla, che nella mischia rileva un tocco con la mano del #6, assegnando nel contempo la massima punizione ai confederati. Sul punto di battuta si presenta Angelo Campos, la cui freddezza nello spiazzare Pseftis ribalta il punteggio. Pochi istanti più tardi, il portiere greco è costretto a lasciare spazio per infortunio al collega Diego Mina. I cambi luganesi si esauriscono quindi qui. Alla prima azione personale, il neo-entrato viene travolto da Jorge Rans Almario, ma ritrova la sua posizione dopo il pronto intervento dei sanitari.

CHIUSURA SENZA ULTERIORI SQUILLI

Nonostante vi sia il minutaggio necessario a ricomporre il risultato di parità, non si osservano più modifiche in tal senso. E così, dopo sette infiniti minuti di recupero e un intervento decisivo di Mina, si conferma un nuovo kappaò, molto amaro e che porta a otto le giornate prive di successo (quattro divisioni della posta in palio e altrettanti scivoloni) per la truppa luganese.

COME CAMBIA LA CLASSIFICA E IL PROSSIMO APPUNTAMENTO

L’undicesima battuta d’arresto stagionale, alla quale fa da contraltare il pareggio a occhiali tra Bavois e Kriens, mentiene la seconda squadra bianconera a quota 18 punti ma la fa scendere di una posizione (dalla diciassettesima alla diciottesima e ultima) a causa di una differenza-reti leggermente deficitaria (-14 contro -8 dei vodesi). La prossima apparizione di Andrea Maccoppi e compagni è programmata per sabato 8 marzo 2025 alle ore 15:00. Al Maglio di Canobbio verrà affrontato quel Bienne capace di eliminare a sorpresa la prima squadra dai quarti di finale di Coppa Svizzera.

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L’ANALISI DI MISTER ZANETTI: «CI MANCA L’ATTENZIONE NEI DETTAGLI»

«Paghiamo a carissimo prezzo ogni piccola disattenzione. Come al solito, l’esperienza è un fattore che ci gioca contro. Il problema è che, nella situazione in cui siamo, non possiamo permettercelo. Ci sono situazioni nelle quali vorresti fare il tutto nel miglior modo possibile. Il difficile è la gestione della partita una volta che passiamo in vantaggio. Occorre essere più tranquilli e sereni, consapevoli di come serve comportarsi. Sono aspetti che non si possono allenare, li migliori solamente con l’esperienza. Bisogna continuare a lavorare su ciò che ci punisce, cercando di rischiare il meno possibile. Questa è una categoria dove tutti giocano a mille all’ora e dove tutti ti puniscono alla prima occasione. Da questo incontro usciamo poi con le “ossa rotte”, dato che vi è da valutare l’infortunio a Fotis Pseftis, così come la distorsione patita da Damiano Plisko e la gomitata al volto subita da Andrea Maccoppi. Ad ogni modo, la responsabilità è mia, io prendo le decisioni e non è corretto scaricare le colpe ad altri».

SC BRÜHL-FC LUGANO U21 2-1 (1-1)

Paul-Grüninger-Stadion, 520 spettatori.

Reti: 4′ Babić 0-1, 42′ Freimann 1-1, 63′ Campos 2-1 (rigore).

Ammoniti: 51′ Gecaj, 90′ +1′ Piffero, 90′ +3′ Lechner, 90′ +3′ Neitzke.

Espulso: 90′ Ronchetti (doppia ammonizione, 86′ e 90′).

SC Brühl: Heim; Kucani, Rahimi, Freimann, Wörnhard; Neitzke, Stadler (82′ Vesco), Holenstein; Rans Almario (87′ Mettler), Çiçek (82′ de Freitas), Campos Oliveira (90′ +2′ Capuzzi). Allenatore: Sonderegger.

FC Lugano U21: Pseftis (70′ Mina); Okafor (46′ Krueziu), Shala, Gecaj, Plisko (66′ Sbai); Maccoppi, Pizzagalli (46′ Ronchetti), Maslarov, Spinelli (46′ Lechner); Babić, Piffero.

Arbitro: Rogalla. Assistenti: Keles e Katsikis.

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