Jacobacci: concentrazione e semplicità

Jacobacci: pressing, concentrazione e semplicità

Grande soddisfazione nel clan ticinese a fine gara. Tutti sapevano della delicatezza e dell’importanza della partita della Stockhorn Arena che avrebbe consentito -in caso di vittoria- di fare un piccolo ma significativo passo in avanti in classifica. Il presidente Renzetti si dice orgoglioso della squadra e della prestazione odierna. Nella mixed zone i giornalisti chiedono al  tecnico luganese (Freshfocus) se il 3-0 odierno sia frutto della “cura Jacobacci”?

“No è un risultato frutto della grande prestazione della squadra che ha saputo veramente mettere in pratica quanto preparato in settimana. I ragazzi hanno fatto quanto si doveva contro un avversario che non è mai facile da affrontare, loro sono bravi anche sulle ripartenza e abbiamo sempre dovuto tenere gli occhi aperti. Abbiamo anche avuto un attimo di fortuna sui loro due pali  ma la vittoria è meritata: oltre alle tre reti abbiamo avuto almeno altre cinque palle gol in modo da chiudere la partita prima”.

-E’ un Lugano che sa anche soffrire ad immagine del secondo tempo?

“E’ vero abbiamo saputo soffrire e poi segnare al momento opportuno, il terzo gol è arrivato quando  il Thun aveva alzato il baricentro e ci stava pressando, è stato bravo Daprelà sul bel corner di Lovric  a mettere la parola fine al match. Sono fiero della prestazione della squadra”.

-Determinante tra gli altri è stato Baumann, autore di parate rassicuranti.

“Assolutamente, Noam come il resto della squadra ha giocato un grande match. Anche chi è entrato in campo a gara in corso ha confermato di meritarsi la maglia di titolare. Purtroppo posso mettere in campo solo undici giocatori, però è importante avere una panchina di qualità come la nostra perché poi al momento delle sostituzioni la squadra deve mantenere un livello alto per vincere le partite”.

-Sembra che ci sia maggior equilibrio anche nella gestione delle emozioni, si segna ma poi si torna subito a concentrarsi sul pezzo.

“Questo è sicuro. Anche oggi ho raccomandato sia dopo il primo che dopo il secondo gol di gioire, ma poi di restare concentrati ed essere pronti a riprendere il match con la stessa intensità, senza subire l’avversario. Ancora una volta giocando fuori casa è ovvio che qualcosina devi concedere, tanto più i giocatori del Thun  scarsi non sono.”

-Si sono visti alcuni aspetti tattici inediti con Lovric e Vecsei molti alti a pressare gli avversari, si vede la mano di Jacobacci?

“Diciamo che era fondamentale fare questo tipo di lavoro. L’abbiamo studiata e preparata bene durante la settimana, bisognava andare a pressare su Rodriguez che di regola mette i palloni lunghi per la testa di Rapp. L’abbiamo fatto bene e abbiamo raccolto i frutti.”

-Che sentimenti provi: sei arrivato in corsa, tra qualche scetticismo, e hai già ottenuto due vittorie in campionato?

“Sono fiero del gruppo che ho a disposizione. Se vedo anche la panchina e penso a chi è rimasto a casa devo ribadire che è un gruppo di qualità e ne sono convinto. Sono ragazzi che hanno solo bisogno di fiducia, in settimana avevo detto che, al di là degli esercizi specifici fatti in allenamento, ero convinto che questi giocatori sanno segnare. Lo avevano  fatto in passato e sarebbero tornati a farlo come si è visto oggi.”

-Sembra che la tua squadra punti sulla semplicità, senza tanti fronzoli  e con giocate essenziali.

“Il gioco semplice è quello che prediligo. Ed è la cosa più difficile da fare, sembra talmente facile che i giocatori vogliono sempre complicarsi un po’ la vita. Importante per me è giocare in modo semplice e a maggior ragione sulla superficie sintetica dove devi essere molto preciso perché i palloni giocati negli spazi schizzano via. Ma la squadra ha saputo gestire bene la situazione, un bravo a tutti quanti.”

-Per giocare come oggi e sul sintetico ci vuole anche qualità. Molti si chiedevano, visto che il presidente ripeteva dall’inizio che la qualità c’era, come mai non la sua vedeva?

“Il presidente Renzetti ha ragione quando afferma che qui la qualità c’è. Credo che lui capisca di calcio e sappia bene cosa è andato a ingaggiare in estate. Poi ci sono elementi che hanno giocato meno di altri o che ci stanno mettendo un po’ a inserirsi. Oggi Lovric e Obexer hanno fatto una grande partita così come i loro compagni.”

-Qualche informazione su Gerndt e Holender che sono venuti a mancare all’ultimo momento?

“Alex soffre da qualche tempo di una pubalgia. Non volevamo prenderci troppi rischi sul sintetico che per sua natura mette a dura prova le inserzioni tendinee. Vogliamo tutelarlo per non perderlo per più partite. Spero che da lunedì possa tornare a disposizione. Quanto a Holender rientrando dagli impegni con la nazionale ungherese ha risentito di un dolore al tendine d’Achille e per questo non  è venuto con noi a Thun.”

 

 

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