“Queste partite non le vincevamo mai”

A tre giornate dal termine del campionato il Lugano ha quasi raggiunto la matematica certezza di poter giocare l’anno prossimo una delle competizioni europee. La soddisfazione nel clan bianconero è evidente alla fine di un match non scontato e con un finale in sofferenza. Mister Croci-Torti nella conferenza-stampa post partita è stato esplicito. 

Partite sempre difficili

“Da quando gestisco il Lugano, Coppa a parte, le partite che dovevamo vincere per forza non eravamo mai riusciti a farle nostre. Oggi è la prima volta che ci riusciamo, non era scontato. Tante volte in passato, quando c’era da fare quel gap in classifica, non eravamo stati in grado di farlo. Finora solo in Coppa siamo riusciti alla grande a vincere le partite che contavano. In campionato sia l’anno scorso quando eravamo vicini al terzo posto, sia in questa stagione quando c’era il gap da recuperare, non eravamo riusciti nell’impresa. Quella odierna era una partita che pesava tantissimo: dovevamo vincerla per forza, non c’era altro risultato che contava. I ragazzi l’hanno fatto  giocando una partita con la testa giusta, è stato difficile perché per 75′ il Winterthur non ha lasciato nessuno spazio in contropiede. Non siamo mai riusciti a ripartire e voi sapete che con le qualità dei vari Aliseda e Amoura tante volte approfittiamo di qualche errore avversario per ripartire e fare male. Ma loro oggi non hanno mai abbandonato la metà campo difensiva, è la loro filosofia che gli sta dando risultati. Poi hanno qualità ed energia che alla fine mettono in campo. Non ho mai pensato che quella col Winterthur – e l’ho detto in questa sede venerdì- fosse una partita semplice. Non lo è stata perché giocatori come Rodriguez, che ho allenato, potrebbero militare in qualunque squadra con la tecnica che ha. Lo stesso dicasi per Di Giusto, Burkart, Ramizi. Sono elementi interessanti. Si è ripetuta l’identica partita che abbiamo giocato e vinto contro di loro due volte qui a Cornaredo in Coppa e in campionato. Non c’è stato niente di diverso, perché loro giocano così ed è la terza volta che la spuntiamo per un solo gol. Ci portiamo a casa questo risultato che per noi è importantissimo, dunque anche se non abbiamo dato grande spettacolo, oggi contavano solo i tre punti. Devo ringraziare i ragazzi che non hanno mollato, se penso agli undici che hanno terminato il match con Nkama, Facchinetti, Babic e lo stesso Bottani, tutta gente che ha giocato poco negli ultimi tempi ma che oggi ha dato l’anima sino al fischio finale.”

Prepariamoci per Basilea

-Sei soddisfatto di essere ormai in Europa indipendentemente dai prossimi risultati?          

“Era l’obiettivo che ci eravamo dati alla conferenza stampa di gennaio. Ce l’abbiamo fatta ma vogliamo entrare in una porta più principale e sappiamo quello che dobbiamo fare nelle prossime tre partite. Il nostro obiettivo è finire il più in alto possibile in classifica. Sappiamo quello che ci aspetta, dunque recuperiamo le energie che abbiamo perso oggi e prepariamoci per la partita di Basilea che a qualcuno potrebbe sembrare semplice, vista la pesante sconfitta odierna a San Gallo, ma vi garantisco che anche se privi di energie i renani in casa non regaleranno niente.”

Non fermarsi adesso

-Alla vigilia avevi insistito tanto sull’importanza della partita odierna, forse perché temevi un rilassamento del gruppo visto che l’avversario occupa il penultimo posto in classifica, o c’era un po’ di scaramanzia?

“Il Winterthur nelle ultime due trasferte ha dominato i primi tempi sia a San Gallo sia a Sion. Questa cosa la sapevamo: loro si chiudono e ripartono alla grande e noi siamo riusciti ad evitare contropiede. Peccato aver regalato un gol che non dovevamo concedere, però siamo stati bravi a reagire subito realizzando il secondo gol senza il quale sarebbe diventata una partita delicata. A parte la mancanza di spettacolo e di grandi giocate siamo stati concreti il giusto perché questi punti pesavano e quando succede la testa ha delle paure, com’è normale che sia. Bravi i ragazzi per aver raggiunto il primo obiettivo che non è mai scontato, vedendo le squadre che sono dietro di noi. Abbiamo riportato il Lugano per l’ennesima volta in Europa, dobbiamo essere orgogliosi come squadra ma non fermarci adesso.”

Bene Macek e Bislimi

-Macek e Bislimi hanno fato bene oggi tant’è che quando sono usciti la squadra ha sofferto un po’. Sei d’accordo?

“Tutti e due hanno fatto bene ma non penso che la causa della sofferenza finale sia stata la loro sostituzione. La vera causa è stata che il Winterthur ha dovuto rischiare qualcosa in più, ha inserito giocatori maggiormente offensivi, noi non riuscivamo più a fare quel pressing che per tutto il primo tempo abbiamo fatto bene con Celar, Amoura e Aliseda, Qualcosa abbiamo dovuto concedere, loro per 75 minuti sono rimasti dietro poi hanno avuto la qualità per farci male. Abbiamo commesso un paio di falli ingenui e questo ci è costato qualche problematica al cuore nei minuti finali. Non è che quelle due punizioni nel finale le abbia vissute proprio bene. Saipi è stato bravo e siamo magari stati anche fortunati. Se ci fate caso hanno iniziato a prendere in mano la partita su un tiro con strana deviazione che ha dato loro fiducia. Il calcio è fatto di questo episodi, quasi ci fanno gol in maniera assurda e quell’azione ha dato fiducia al Winterthur che da lì ci ha  messo in difficoltà.”

Aliseda imprendibile

-Sul piano tattico hai dovuto cambiare per l’ennesima volta, ci aspettavamo la difesa a quattro ma tu hai preferito riallargare Macek (che aveva fatto bene al centro a Lucerna) sulla fascia, anche per permettere ad Arigoni di tornare sul centro destra nella difesa a tre. Una scelta premiante visto che Allan ha disputato un’ottima partita rispetto a sette giorni or sono. Questo facilitare uno sacrificando un po’ l’altro è stata mia avviso una scelta corretta.

“Ci sono dei momenti nei quali devi approfittare del momento positivo di qualche giocatore. Amoura in questo periodo sta molto bene, Celar è il nostro capo-cannoniere e ho voluto giocare con loro due come punte, tenendo Aliseda come numero dieci. Un 3-4-1-2 con Aliseda che era difficile da prendere per loro specie nei primi 12′. Poi hanno cambiato mettendogli addirittura una marcatura a uomo perché tra la linee non lo trovavano mai. Abbiamo avuto tanto spazio con Daprelà e Arigoni. Il gol è nato proprio da Fabio che ha puntato l’uomo e aperto la via ad Aliseda. Arigoni dal canto suo oggi ha fatto un’ottima partita. Sapevo che se loro si fossero schierati col 4-4-2 difficilmente avrebbero potuto prendere Ignacio. E infatti il gol è venuto su un’azione che abbiamo preparato ieri, niente di più di quello che avevamo allenato trovando Aliseda dietro i due attaccanti. E’ stata una mossa che ha portato i suoi effetti positivi. Quello che mi sarei aspettato di più, con due attaccanti come Celar e Amoura aiutati da Aliseda, è che saremmo riusciti a ripartire molte più volte nel secondo tempo. Invece abbiamo avuto delle problematiche perché spesso abbiamo sbagliato il primo passaggio e non siamo riusciti a creare la superiorità numerica che avrebbe potuto farci chiudere la partita in più di un’occasione.”

Cercavamo il terzo gol

-Concordo che non è stata una partita spettacolare, ma vado oltre e renderla ancora meno spettacolare magari nel primo tempo facendo girare di più la palla, rischiando meno ed evitando giocate forzate che portano all’errore?

“La domanda è corretta: se guardi il corso della partita capisci che con il Winterthur devi sempre avere un vantaggio di almeno due gol perché qualcosa riescono sempre a cavare dal cilindro. Come ho detto non sono una squadra scarsa tecnicamente, anzi hanno elementi forti (Rodriguez a Lugano con Celestini è stato titolare le prime partite) e lo stesso Buess subentrato nella ripresa è un vecchio volpone che sa  attaccare la profondità.  Sapevamo che nel finale possono metterti in difficoltà ed è per questo che abbiamo cercato il terzo gol. E’ stato il leit motiv di tutte le partite che il Winterthur è venuto a giocare a Cornaredo e di quella che abbiamo perso alla Schützenwiese. Le ho sempre finite  col cuore che batteva forte, loro hanno questo credo di non lasciare mai il minimo spazio nemmeno quando sono sotto nel risultato. Oggi i quattro difensori zurighesi ed Abedini che giocava davanti a loro non hanno mai lasciato spazio ai nostri attaccanti. Questa cosa non ci ha permesso di chiudere la partita come aveva fatto col GC:”

Hajrizi si è ripreso

-L’errore di Hajrizi umanamente dispiace perché arrivava da una serie di partite buone, era in crescita e ripagava la tua fiducia. Oggi quello sbaglio poteva costare caro.

“Gliel’ho detto a metà tempo. Arrivi da sei prestazioni fantastiche, dunque non saranno due passaggi sbagliati che devono cambiarti la testa in questo tuo momento positivo. Sono stati errori gravi, lo sa anche lui, nel calcio ci sta e questa cosa lo renderà più attento e concentrato. Ma nel secondo tempo penso che comunque sia riuscito a raddrizzare la sua prestazione e non era facile. Sapete che in difesa siamo contati e sicuramente non è mai passata nella mia testa l’idea di sostituirlo, ma ridargli la giusta fiducia che si era meritato fino adesso. Però mi è spiaciuto.”

Arbitro portafortuna

-Sul loro conto mancano due cartellini pesanti, sei d’accordo?

“Oggi ho fatto fatica a giudicare l’arbitraggio. Mi era sembrato che già subito ci fosse un’evidentissima trattenuta su Aliseda non rilevata. Vuol dire che il metro oggi era quello. Ma la verità è che con la signora Staubli finora ho vinto tutte le partite di Super League, quindi speriamo che venga sorteggiata per il 4 giugno.”