“Il secondo gol (per me irregolare) ci ha stroncato”
Qualche tifoso amareggiato all’uscita dello stadio parla di “rapina”. Lo Young Boys si è dimostrata la solita squadra cinica capace nei finali di gara di far proprie le partite. L’episodio determinante è stato il raddoppio bernese con un’azione probabilmente viziata da un fallo di Itten su Sabbatini non rilevato dall’arbitro. Se ne è parlato in conferenza stampa anche se la prima risposta ha riguardato l’andamento del match e il risultato un po’ severo per i bianconeri.
A Berna verrebbe fischiato
“Non so se il risultato non rispecchia la gara, sono contentissimo del primo tempo disputato dalla mia squadra. Stavamo soffrendo il giusto fino al secondo gol, avevo chiesto da un minuto di effettuare tre cambi e l’arbitro non me l’ha concesso. Secondo me a Berna il fallo su Sabbatini verrebbe fischiato cento volte su cento, la valutazione del VAR mi sembra strana. E’ una decisione difficile da accettare. Però non siamo qua a cercare scuse. Certo che poi con l’YB è difficile cercare di recuperare il risultato. Si sono chiusi bene dietro e sono ripartiti in contropiede, noi abbiamo un po’ mollato. Per noi l’episodio del secondo gol è stato difficile da accettare di testa, è lì che dobbiamo migliorare. Il resto non conta, non sono qua a dire che il terzo o quarto gol sono colpa dell’uno o dell’altro. Perché il calcio è fatto di emozioni e di sensazioni, talvolta è ingiusto; dopo quel secondo gol è stato difficile reagire anche se ci abbiamo provato. Ma quando l’YB si difende basso è difficile riuscire a riportarla in carreggiata come invece eravamo riusciti a fare nel primo tempo.”
-Il rammarico quindi può essere collegato al primo tempo chiuso “solo” sull’uno a uno, per una distrazione sul loro gol. Se foste andati alla pausa in vantaggio magari l’inerzia del match poteva cambiare?
“Non è quello. Fino al secondo gol non avevamo subito granché, non ricordo grandi parate di Saipi o momenti di grande agitazione o ansia. Poi ci sta che con l’YB nel secondo tempo inizino a schiacciarti un po’, solitamente in questi frangenti inseriamo i nostri giocatori veloci che li possono mettere in difficoltà. Peccato: ho chiesto al quarto uomo di poter fare i cambi, mi ha risposto di sì ma appena mi sono girato l’azione era ripartita e abbiamo preso il gol. E’ stata una situazione che ha cambiato clamorosamente la partita e lo stato mentale dei miei ragazzi. Sapevo che Celar e Bottani non avevano più di 65 minuti nelle gambe: hanno fatto bene fino a lì. Niente, sarà compito mio lavorare anche su queste situazioni che non ci devono demoralizzare come invece è accaduto stasera. E’ un episodio che ci ha stroncato mentalmente e lo si è percepito, in seguito abbiamo fatto fatica a reagire. Quando queste squadre che sono dominanti fisicamente possono difendere basse diventano ancora più forti.”
Cambi per stanchezza
-A proposito dei cambi che avevi deciso sull’1-1. Poi non hai potuto cambiare idea o li avresti mantenuti comunque?
“Il problema è che negli ultimi dieci minuti Celar cominciava a fare fatica e contro l’YB anche quando sei in svantaggio devi riuscire ad andare a pressarli perché sennò iniziano a giocare da dietro e loro sono bravi a gestire: infatti dopo il secondo gol sono rimasti per terra ogni fallo e ogni rimessa laterale. Hanno spaccato il ritmo del match, sono stati molto bravi in questo, non per niente sono stati campioni svizzeri più volte, hanno deciso di gestire la partita come volevano dopo il secondo gol e hanno completamente rotto il ritmo. hanno giocatori da nazionale anche per quello e noi abbiamo fatto fatica. I cambi erano dovuti allo stato fisico di Celar, Bottani e anche di Mahou che dopo il grande primo tempo iniziava a far fatica. Sapevamo che non avevamo in panchina Babic e Aliseda che di solito possono dare una mano sostituendo Celar però ero convinto che con i cartellini gialli che avevano loro e con la freschezza di Amoura saremmo riusciti lo stesso a metterli in difficoltà, mantenendo un equilibrio. L’ultima cosa che volevo sul 2-1 era stravolgere la squadra, desideravo restare in partita il più possibile, peccato non esserci riusciti visto che è arrivato il terzo gol”.
Dispiaciuto per Steffen
-Anche con Bottani al posto di Bislimi la squadra ha mantenuto i suoi equilibri, Mattia è riuscito ad aiutare la squadra anche in fase difensiva. Si può giocare anche con lui in quella posizione?
“Assolutamente. Faccio fatica a mettere in discussione Bottani ma tante volte in questa e in altre sedi abbiamo detto quanto sia importante che lui stia bene fisicamente. Quando ha gamba può farti il lavoro difensivo. Ci dimentichiamo della sua importanza e generosità: per esempio nella finale di Coppa svizzera aveva annullato Quintilla. Per poter fare quel lavoro deve stare bene, nelle ultime settimane pian piano sta crescendo.Mattia ha fatto 55′ di buon livello sia con la palla che senza. Stasera sono un po’ amareggiato perché mi spiace per l’infortunio patito da Steffen al 90′. Forse il problema agli adduttori è più grave del previsto (verrà valutato domani n.d.r.) e visto che io alla fine voglio un mondo di bene ai miei giocatori, sono un po’ triste. Sono più rammaricato per Renato che per il risultato anche se non dobbiamo prendere il terzo e quarto gol così. Bisogna essere realisti e non star qui a cercare colpe, con l’YB succede. Peccato perché cinque settimane fa eravamo un’altra squadra, stasera siamo stati bene in partita ma il risultato è lo stesso e la cosa non mi farà prendere sonno stanotte. ”
-Avete giocato benissimo però rispetto alle ultime partite ci sono stati due episodi (uno al 45′ con Fassnacht che sbaglia un gol fatto e sul 3-1) di incomprensioni tra i due centrali.
-Il terzo gol non l’ho visto bene, sicuramente sul finale del primo tempo c’è stato un malinteso tra i due ma sono situazioni poco allenabili. E’ un problema di comunicazione. Ma il rammarico è non essere riusciti a giocare il secondo tempo come il primo con la palla ma bisogna sempre pensare che in campo c’è anche un avversario, che tante volte a metà tempo riesce a raddrizzare le cose. Si sono ripresentati in campo difendendo in una maniera che concedeva più spazi dietro: peccato non essere riusciti ad approfittarne.”
Attitudine positiva
-Citerei due episodi che mi sono piaciuti parecchio. Se ti capita vai a rivederli. Il primo è il gioco di gambe eccezionale fatto da Valenzuela quando si è conquistato il corner del pareggio: gesti che si vedevano a San Siro negli anni 90. Poi quando Sabbatini nella ripresa ha sbagliato un appoggio a centrocampo e ha rincorso l’avversario sino alla bandierina: un sacrificio personale come quello fatto da altri giocatori.
“Su Milton devo dire che ogni partita che viene schierato a destra mi sorprende sempre di più. Quando entra verso il centro del campo riesce a creare la superiorità numerica che mette in difficoltà gli avversari. E’ per quello che mi spiace che il secondo tempo lo facciamo di meno, forse dovrei spostare la panchina dall’altra parte… Scherzi a parte quando entra nel campo è devastante, ha una tranquillità che gli permette di trovare sbocchi interessanti. Per quel che riguarda Sabbatini devo dire che l’attitudine della squadra è la cosa che mi lascia sereno perché hanno veramente lottato alla grande. Ripeto è stato un peccato: quel secondo gol ci ha dato una bella botta, è stato difficile da accettare. E’ però anche la prima volta che vedo tutti i miei giocatori andare dall’arbitro a reclamare, ho visto tutti uniti e questo fa piacere, segno che nessuno voleva perdere, poche volte avevo visto questa energia. ”
Il quarto uomo mi ha detto…
-Sabbatini nello spogliatoio ti ha detto che quello commesso da Itten sia di lui era fallo?
“Non ho avuto bisogno: è stato il quarto uomo a dirmi che era fallo e che lui l’avrebbe fischiato. Aggiungendo: “Adesso il VAR lo guarda non ti preoccupare” miahoo! E’ stata un’interpretazione dell’arbitro che a fine gara mi ha detto che secondo lui è stato Jonathan ad andare addosso al giocatore dell’YB. Ne abbiamo parlato tranquillamente, io e Schärer abbiamo un buon rapporto, gli ha fatto rivedere l’azione e gli ho detto “è impossibile che questo intervento di Itten non sia fallo, è il mio parere e difficilmente me lo può togliere qualcuno”. Peccato che alla fine la partita sia cambiata proprio per quell’episodio. Io faccio fatica ad attaccarmi agli arbitri però mi spiace che proprio in quella zona di campo siano successi tanti episodi e tutti a nostro sfavore: ricorderete l’espulsione di Daprelà contro il Sion o il gol contro il Lucerna in semifinale di Coppa che ci è stato annullato e per finire l’episodio odierno. Mi chiedo se il VAR sia veramente sempre attento: la situazione di stasera non mi è parsa chiara.”
Schärer mi piace
-L’arbitro dall’inizio ha avuto un metro largo, all’inglese come si diceva una volta, forse perché è un arbitro FIFA e dirige in modo diverso dai colleghi si Super League. Anche con Celar, che ha avuto constati duri con Zesiger, ha sempre lasciato andare.
“Sandro Schärer mi piace perché é un arbitro di grande personalità. L’ho appena visto dirigere in Europa Inter e Juve. E’ sempre in grado di gestire i giocatori. Sicuramente è stata una partita maschia e lui ha lasciato correre tanto e in Svizzera non siamo abituati.”
-State crescendo tanto come squadra ma nei casi dubbi gli arbitri non sono mai dalla vostra parte, significa che dovete ancora crescere come potere politico?
“Non ci attacchiamo agli arbitri. Ma oggi il secondo gol ci ha fatto male. Dobbiamo lavorare su quello: non lasciarci andare e rimanere in partita senza prendere quel terzo gol che devo rivedere, penso non sia stato un bel gol.”
-Al di là dell’arbitro certi errori contro l’YB li paghi.
“Sì perché loro hanno elementi come Garcia che è un terzino che arriva in area di rigore. Le squadre forti non lo lasciano lì libero, Evidentemente come dici tu all’YB non si può concedere niente, le altre squadre mantengono il terzino basso per paura di prendere ripartenza mentre con loro arriva in area per cercare di fare gol. Questa è la forza dei bernesi e ci sta”.
Valenzuela bello da vedere
-Prendiamo il bello: Valenzuela che margine di miglioramento e di crescita ha ancora?
“Ne abbiamo parlato prima. In questi dieci mesi poche volte mi ha dato la sensazione di non voler migliorare giorno per serio. E’ un ragazzo serio che lavora bene, che ha grande qualità e sicuramente questa nuova posizione gli da la forza di entrare nel campo e di aprire il gioco dall’altra parte ed è bello vederlo lì”.
Avevo buone sensazioni
-Hai detto che stanotte farai fatica a dormire per la sconfitta e per come è maturata o per il pensiero che tra soli tre giorni scenderete in campo a Lucerna magari senza Steffen qualche altro giocatore stanco o infortunato. Hai paura di non riuscire magari a schierare la formazione tra virgolette ideale?
“Manderemo sicuramente in campo una formazione che può giocarsela a Lucerna. Faremo ancora qualche rotazione, oggi per me sono andate bene perché l’energia e lo spirito è stato positivo. Vediamo se recuperiamo qualcuno e come usciamo da questa giornata. Per tornare alla partita con l’YB ci credevo e ci ho creduto fortemente sino al secondo gol. Solitamente contro gli ex campioni svizzeri non ho queste sensazioni di potercela fare così tanto, contro altre squadre invece mi capita spesso di dire “oggi la portiamo a casa”. Ma stasera ero sicuro per la maniera in cui stavamo affrontando la partita che sarebbe stata dura per loro sino alla fine. Questa cosa non mi farà dormire stanotte”.
Fare più punti possibili
-Lasciamo andare l’YB che sta facendo un altro campionato e che vincerà con un ampio margine. Per il resto siete a tre punti dal secondo in classifica, quindi ci potete credere?
“Dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi. Non dobbiamo guardare la classifica ne avanti né dietro dove tra l’altro le cose si stanno muovendo. Sappiamo che vogliamo concludere al meglio l’andata che per noi terminerà con una partita importantissima che è la sfida di Coppa con il Winterthur e che precederà la sfida in campionato. Non dobbiamo far altro che cercare di arrivare al match di Coppa con più punti e fieno in cascina possibili in campionato. Sapendo che è sempre difficile affrontare ogni avversario: a Lucerna non vincono da tanto e sabato ci sarà un bell’ambiente. Poi ci aspetta un’altra trasferta difficile a Ginevra e la partita con lo Zurigo che non sarà facilmente battibile. Dobbiamo essere ambiziosi anche se ogni match è difficile.”
Chicago già al lavoro per gennaio
-Un’ultima domanda: la notizia del rinnovo per un anno a Chicago dei contratti di Heinz e Pelzer, i tuoi due contatti principali. Questa circostanza ti tranquillizza visto che ha già rapporti collaudati con loro?
“Penso che questa scelta da parte del nostro proprietario Joe Mansueto è fatta per mantenere un certo equilibrio. Dal nostro punto di vista le cose stanno funzionando bene se guardo ai giocatori che sono arrivati in quest’anno, tutti hanno dato qualcosa al Lugano partendo da Celar a Saipi per finire con Steffen. Stiamo parlando di una proprietà che sta cercando di aiutare il proprio allenatore. Poi non tutti i desideri sono realizzabili però vedo sempre tanti aspetti positivi e so che stanno già lavorando per qualche acquisto per gennaio. E’ una proprietà che mi ha sempre fatto vedere di aver voglia di investire e di migliorare la squadra. Quindi da parte mia questa scelta, queste dinamiche e questo equilibrio fa piacere che non vengano alterate. Speriamo di andare avanti così che la collaborazione continui che i risultati parlino sempre per noi”.