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Lugano-Losanna 4

“Grande carattere dopo il pareggio tragicomico”

Il Lugano è stato lontano da Cornaredo per un mese e mezzo (sette partite) ma non ha dimenticato come si fa a rendere felici i proprio tifosi. Dopo l’Yverdon è stata un’altra squadra vodese a fare le spese della grinta e della bravura dei bianconeri: il Losanna. Al fischio finale c’è stato evidentemente giubilo sulle tribune ed entusiasmo in campo.

Presenti soddisfatti

In conferenza stampa al tecnico Mattia Croci Torti è stato chiesto se la  settima vittoria casalinga consecutiva avrebbe sperato di ottenerla davanti a un pubblico più numeroso dei 2’400 presenti?

“Le prime due partite giocate in questo stadio provvisorio e gremito di gente erano state fantastiche ma chi è ticinese capisce le dinamiche. Sono iniziate le scuole, ci sono altri campionati (come quello italiano) e inoltre c’era la diretta televisiva. Noi non dobbiamo fare altro  che vincere più partite possibili per convincere la gente a venire allo stadio, già da domenica prossima con il Servette. Penso che chi è venuto stasera abbia visto una squadra con un grande  carattere e questa è una circostanza che piace sempre ai supporter.”

Carattere di Cimignani

-A proposito di carattere citerei Yanis Cimignani che pur partendo dalla panchina come a Berna ha dimostrato tutto il suo valore  in fase offensiva (con un gran gol) ma anche  a sostegno di centrocampo e difesa.

“Sicuramente Cimignani ha tanti meriti  per questa vittoria, è entrato veramente bene come gli altri cambi e ha trovato un grande gol. Il termine “carattere” era riferito al fatto che quando subisci un gol come il nostro nel calcio non è facile reagire. Ho giocato per tanti anni e vi assicuro che  reagire a questo tipo di reti -che non sono errori individuali ma autentiche tragedie collettive (ci abbiamo veramente messo di tutto lì)- non è assolutamente evidente. Invece la squadra, dopo 5′ di appannamento, ha ritrovato le giuste sensazioni e ha meritato il gol-vittoria perché era da 13,14 minuti che spingevamo sull’acceleratore.  Significa che abbiamo reagito, ripeto non è sempre facile perché una rete simile può veramente mandarti k.o.  Ricordiamoci che arrivavamo da una domenica dove è bastato un gol dell’YB per mandarci al tappeto  e subirne subito altri due. Invece oggi sono contento della reazione e del carattere che ha mostrato questa squadra.”

-Come userai Cimignani nelle prossime partite, un po’ alla Amoura?

“Lui spera di no. E’ un ragazzo che non è di primo pelo. Ha ottenuto una promozione da titolare con l’Ajaccio e l’anno scorso ha disputatole prime otto  partite nella serie A francese. Quindi non è una scommessa ma un giocatore che, prima di venire a Lugano, non era sceso in campo in partite ufficiali per nove mesi.  Quindi era fuori ritmo e non saltava l’uomo. nelle ultime quattro settimane inizia a farlo negli allenamenti, ha iniziato a trovare forza nel tiro e nelle ultime due partite ha realizzato due reti. Ma quello che mi è piaciuto è il suo dinamismo nelle due fasi. Spero che diventi un giocatore importante per il Lugano, considerando che tra un paio di settimane accoglieremo  un altro elemento importante che è Mahou.”

Tattica coraggiosa

-Sei contento della reazione ma forse non di tutta la prestazione lungo l’arco dei novanta minuti, nel primo tempo c’è stata un po’ di confusione e imprecisione tanto che il Losanna pareva migliore a tratti.

“Loro hanno iniziato il match molto meglio però dopo un quarto d’ora abbiamo trovato le giuste dinamiche. E’ normale quando cambi sistema, stasera ho mutato qualcosa, ho cercato di dare una scossa alla squadra con tre attaccati e un numero dieci alle spalle. Non era scontato trovare subito i giusti equilibri anche perché come ben sapete non abbiamo tempo di allenarci e dunque proviamo le cose mi fretta. Ma a volte un allenatore deve prendersi dei rischi e ho cercato di assumerli, sapendo che avremmo rischiato qualcosina. Ero comunque convinto che in fase offensiva avremmo fatto qualcosa di importante. Alla fine il gol è nato perché un loro centrale non sapeva se chiudere su Bottani o no così che Celar si è trovato a poter giocare uno contro uno. La  prima rete è stata bella ed è arrivata perché avevamo tanti elementi offensivi. Ero ben cosciente che col passare del tempo era difficile difendere contro il 4-3-3 del Losanna e con i cambi ci siamo rimessi ben equilibrati in campo. Le  scelte a volte sembrano illogiche ma nel calcio bisogna pur rischiare qualcosa.”

Celar e Macek

-Sei più sollevato per la rete di Celar con una prestazione finalmente un po’ più determinata o per la prestazione anche molto buona di Macek dopo quello che è successo. Vederlo titolare poteva sembrare come un contentino e se fosse andata male poteva essere anche questo un rischio, invece Roman ha risposto bene.

“Con Macek, come ho detto ieri, ho avuto un dialogo da persone adulte. Se da quel confronto fossero uscite energie negative non avrebbe mai disputato questa partita. Ma era previsto che lui partisse titolare visto il turn-over che stiamo facendo e non mi sono lasciato  influenzare da un’intervista che non mi era piaciuta  per cambiare le cose. Avevo già in mente di schierarlo, il confronto che abbiamo avuto è stato positivo e ne è uscita l’energia che volevo sentire: ero sicuro che Roman stasera avrebbe fornito una grande prestazione. Quanto a Celar va piano piano ricostruito e lui deve metterci del suo. Ha segnato due gol col Lancy e ha sbagliato una rete clamorosa (e lo sa anche lui) col Bodø/Glimt che avrebbe  incanalato la partita su altri binari. Però è un attaccante e dobbiamo supportarlo, lo stesso dicasi di Vladi. Non posso dimenticare quello che Zan ha fatto in questi due anni a Lugano. Evidentemente quest’estate qualcosa è successo nella sua testa e i calciatori, per fare  grandi prestazioni, devo essere mentalmente al cento per cento. Adesso spero che lo stia tornando a essere”.

Cambi azzeccati

-I cambi sono stati sicuramente azzeccati  e hanno ridato fiato alla squadra, inoltre i tre subentrati  hanno subìto meno il contraccolpo psicologico di quel gol da museo degli orrori. Dei titolari c’è da dire che Bottani ha giocato 90 minuti e aveva ancora birra nel finale per andare a difendere palla mentre Marques, partito un po’ in  sordina, poi ha recuperato, ha vinto duelli individuali e addirittura cercava di  proporsi in avanti. Una bella prestazione la sua.

“Io ho esordito nel Chiasso a 17 anni e Jacobacci mi ha sostituito dalla disperazione dopo 22′ con il Buochs. Giocare con i grandi non è facile. Mi ricordo di aver tolto dal campo dopo 45  minuti Valenzuela qui in casa nella sua prima partita in maglia bianconera contro il Basilea. Non è evidente né facile scendere in campo per la prima volta e sicuramente Martin  ha pagato l’emozione nei primi minuti. In seguito però ha mostrato grande personalità, quella che fa vedere negli allenamenti.  E’ un ragazzo che non voglio bruciare ma se ha giocato in tutte le nazionali giovanili del Portogallo e ha disputato la finale di un Europeo due mesi or sono significa che ha delle qualità che non gli ho insegnato io. A me tocca inserirlo in questo gruppo perché ha dimostrato, oltre ad avere tecnica e personalità, di possedere una caratteristica che nel calcio moderno è essenziale. è velocissimo.”

Marques velocissimo

-Hai detto che il ragazzo va gestito ma stasera ha dimostrato di essere già pronto anche se alla fine era stanco e aveva i crampi. Ma ha dimostrato di avere una potenzialità impressionante anche a livello tecnico.

“E’ vero e pensate che oggi l’ho anche obbligato a giocare in modo più facile possibile, dunque non abbiamo visto quello di cui è veramente capace. E’ stato tante volte in appoggio anche se gli ho chiesto di non andare troppo in sovrapposizione perché non sapevo quanti minuti potesse avere nelle gambe. Il termine “gestire” l’ho utilizzato perché quando hai a che fare con un ragazzo di 18 anni devi  sempre considerare le varie emozioni, la gioia e le reazioni a eventuali errori. L’importante è che Marques abbia dato un segnale ai compagni e abbia fatto vedere che lui c’è. Avrei potuto farlo esordire in precedenza, abbiamo disputato due partite con Arigoni in quel ruolo perché so che lui  sa giocare e fisicamente era pronto. Ma esordire in casa è sempre più semplice, buttarlo dentro in trasferta è diverso, basta pensare a dove andremo sabato prossimo alla Schützenwiese non è un ambiente facile. Arrivi dal Portogallo e ti trovi uno che mangia il Bratwürst a un metro e  mezzo e ti grida dentro di tutto, sono situazioni che devi provare.  Oggi l’abbiamo buttato nel mare e ha dimostrato di saper nuotare”.

Lukas Mai stanco

-Parliamo di Mai, nota negativa della serata. Sembrava che non stesse bene ed è stato giustamente sostituito.

“Non era previsto che Lukas disputasse questa partita. Era stato fermo sei mesi per infortunio e gli aveva già fatto disputare tre incontri ravvicinati. Però avevo la sensazione che senza di lui non si potesse giocare il primo tempo, mi servivano le sensazioni che lui da con i centimetri e la forza fisica. Però a un certo punto non ne aveva più ed era giusto toglierlo. Per me è un giocatore fondamentale in questa squadra, ma è opportuno che lo faccia riposare. Stasera ha fatto più fatica del solito ma dopo il percorso di rieducazione per il grande infortunio, questo ci sta e non mi preoccupa. L’importante è che sia uscito per stanchezza e non per infortunio.”

Bottani: gran momento

-Bottani dopo aver giocato novanta minuti di grande intensità ce la farà  a scendere in campo dall’inizio anche a Winterthur dove l’anno scorso aveva fatto benissimo, in partite del genere lui fa sempre la differenza?
“Vi ricordo che devo anche pensare a quello che succederà giovedì e domenica dell’altra settimana. So che Mattia sta attraversando un momento di ottima salute e lo fa vedere specie nelle ripartenze perché sta “strappando”  come il Bottani che conosco e che è bello avere in squadra. Ma dobbiamo essere bravi a gestire i suoi muscoli e vediamo come reagirà dopo la partita di stasera che è stata faticosa e importante”.

Confronto con Steffen

-Parlavi prima del confronto avuto con Macek, domani ne dovrai avere uno anche con Steffen che è uscito senza star seduto in panchina. Non cominci a essere un po’ stufo di questi gesti di indisciplina? Non sarebbe il caso che anche la società intervenisse per supportare l’allenatore perché a lungo andare queste situazioni non fanno bene?
“Non solo non fanno bene in generale ma non rafforzano il gruppo. Renato è uno dei capitani di questa squadra e ha reagito in maniera diversa altre volte.  Non mi permetto di giudicare il suo gesto prima di sentirlo per non dire cose sbagliate. E’ una cosa che non deve succedere, bisogna sostenere la squadra sino alla fine. E domani cecheremo di affrontare la questione e trovare le soluzioni. In questi mesi tutte le volte che ho avuto un dialogo con un giocatore siamo sempre usciti rafforzati a livello di gruppo e sarà così anche domani dopo l’incontro con Steffen. Non fa piacere dover tirare ,e orecchie a un proprio giocatore, prima ascoltiamo e poi capiremo come intervenire. ”

Col Losanna in Coppa

-Anche oggi il Losanna ha giocato bene ma ha solo 5 punti e domani sera potrebbe ritrovarsi all’ultimo posto in classifica, Ti sembra giusto?

“Il Losanna è una buona squadra con gente d’esperienza e con giovani di valore. Se stasera avesse portato a casa un pareggio non ci sarebbe stato da ridire. Noi abbiamo fatto qualcosina in più ma un pareggio non sarebbe stato un dramma. Penso che quando sei una neo promossa devi solo pensare a lavorare e lavorare. Per noi l’importante è che non ci faccia scherzi tra un mese nella sfida di Coppa svizzera e che continui a perdere sino a quel giorno…”

Il tacco di Espinoza

-Visto che hai fatto il difensore per una vita cosa hai pensato quando hai visto il colpo di tacco di Espinoza in area?

“Non avevo già capito l’uscita palla al piede di Lukas Mai sette secondi prima, che è quella che causa tutta l’instabilità difensiva. Certo Espinoza non ha fatto una gran giocata, però è riuscito a stare in piedi. Dirti quello che ho pensato è impossibile, ci dovrebbero essere tanti bip. Preferisco tenerlo per me e dirglielo in faccia domani. Ma sa anche lui che ha fatto una grande cavolata. Per fortuna abbiamo reagito compreso lui perché quando commetti errori simili, ed è già successo nella partita casalinga col San Gallo quando avevo dovuto toglierlo a metà tempo,  puoi lasciarti andare ma stavolta  ha reagito al meglio.  Speriamo di continuare ad avere il miglior Espinoza, attualmente è l’unico giocatore che non posso togliere perché non ho alternative al suo posto.”

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