Equa sfida conclusiva tra Lugano Femminile e Sion
La venticinquesima e ultima uscita ufficiale della stagione 2024-2025 dell’FC Lugano Femminile si chiude con un’equa divisione della posta in palio al cospetto del Sion.
LA CONTESA SI DECIDE NELLA PRIMA FRAZIONE
Il duello, disputato sul terreno laterale numero 2 del Centro Sportivo Al Maglio di Canobbio, si apre con le ragazze bianconere all’attacco. A tale conferma, una delle consuete e classiche azioni ben manovrate (scarico e contro-scarico rapidi) a cui è abituato il pubblico, Anaïs Fragnito sblocca il punteggio quando il cronometro segna il minuto numero 9. Il destro di Sabina Di Muro respinto dal portiere vallesano Elise Rebord al diciottesimo è l’ultima chance del periodo di partenza delle padrone di casa.
Le romande, già certe del primo posto nel girone di piazzamento, ribadiscono la loro forza e la loro quadratura a partire in particolare dalla mezz’ora di gioco. Dapprima, al trentaseiesimo, si registra una conclusione sull’esterno della rete di Melissa Garcia. Poi, all’interno del giro d’orologio successivo, Marie Enning è provvidenziale con un intervento miracoloso su Laetitia Conus (la quale viene involontariamente assistita da un errore di Melissa Colombo). Dal calcio d’angolo che segue, Garcia incorna in fondo al sacco il pallone dell’uno a uno. Poco dopo, Elena Aristodimou prova un diagonale che si spegne a lato non di molto.
RIPRESA CON CHIARA AUDRINO PROTAGONISTA
La 17enne guardiana della porta luganese, subentrata alla pausa alla collega Enning, conserva il punto finale con diversi interventi decisivi a ripetizione. Il primo si osserva al quarantanovesimo, quando tocca con la punta delle dita una punizione dai trenta metri di Aristodimou, mandando la sfera sulla traversa. Tra il cinquantaquattresimo e l’ora di gioco si merita numerosi applausi con altre tre parate di valore. Una deviazione in calcio d’angolo, un blocco sicuro sul diagonale ravvicinato di Aleksandra Yaneva e un muro da incorniciare sul tentativo da due passi di Garcia sono le occasioni da sottolineare a favore della #1.
Gli ultimi venti minuti del confronto potrebbero modificare il risultato, sia da un lato che dall’altro. Al settantesimo, un retropassaggio diagonale delle svizzero-francesi intercettato da Fragnito non si trasforma in rete. Così come l’interessante cross di Stella Suter all’ottantacinquesimo non viene impattato da alcuna compagna di squadra (Mathilda Andreoli è tratta in inganno da un velo di un’avversaria). A tre minuti dal tramonto della gara, Audrino dice nuovamente di «no» ad Aristodimou con un pregevole volo.
QUARTO POSTO FINALE DALL’IMPORTANTE VALORE
Il corretto pareggio scaturito nel tardo pomeriggio di sabato porta il bottino conquistato dalle protette di mister Giorgio Fransioli a quota 35 punti. La posizione che esse occupano alla conclusione dell’annata è la quarta, a sole due lunghezze dal terzo gradino del podio del Küssnacht a/R e con una di vantaggio sulle ginevrine dell’Étoile Carouge quinte (a secco di punti nelle sette sfide del torneo di piazzamento).
LE PAROLE A FINE GARA DI MISTER FRANSIOLI…
sull’avversario – «Nel girone di piazzamento, il Sion è stata la squadra più quadrata che abbiamo affrontato. Le biancorosse giocano bene, sono ottimamente posizionate in campo. Con le romande, anche il Winterthur ci ha dato del filo da torcere. Le tigurine sono sempre ostiche. Sono le due compagini migliori e, non a caso, occupano le prime due posizioni della graduatoria».
sulla partita – «Non è stata sicuramente la migliore che abbiamo disputato. Non posso affermare che siamo soddisfatte della qualità proposta in questa occasione. Però sapevamo che quando c’è poco in gioco non è mai facile trovare le motivazioni. Ad ogni modo, sono contento perché abbiamo conquistato un nuovo punto (che aumenta la striscia positiva a sei incontri). La qualità della nostra squadra ci permette anche di proporre una gara non proprio eccelsa e di uscire dal campo con una divisione della posta in palio».
sul valore del 4° posto – «La ricompensa non è la terza o la quarta piazza, bensì il momento in cui la squadra ha ufficialmente conquistato la salvezza. L’ho detto alle ragazze che la ricompensa sarebbe durata dieci piccoli secondi. Ma sono stati dieci secondi strameritati. Mi avrebbe ovviamente fatto piacere concludere l’annata sul gradino più basso del podio. La quarta è però un’ottima posizione».
sulla stagione – «Il mio bilancio complessivo concerne un campionato dove si è vissuto di tutto. È stato bellissimo. Sono quel tipo di stagioni che ricorderemo tra qualche anno nella nostra carriera di calciatrici e allenatori. Sono quelle annate chhe ti “rimangono dentro”. Se riavvolgo il nastro al 7-8 luglio quando ho firmato e penso a dove siamo arrivate adesso, è tutto semplicemente fantastico».
sui recenti rinnovi – «Non dover cambiare troppo da una stagione all’altra è un vantaggio dopo un campionato travagliato come questo. I prolungamenti di Antonella Albertini e Giorgia Zanaboni significano che le ragazze stanno bene a Lugano e il mio compito è anche quello di farle sentire bene qui in riva al Ceresio».