CROCI-TORTI E BOTTANI: UMILTA’ E UNITA’ DI INTENTI

E’ sembrato un film già visto negli ultimi tempi con l’avversaria del Lugano che ha ottenuto il massimo le volte in cui è entrata in area mentre i bianconeri, pur creandosi nell’ultimo quarto d’ora cinque nitide occasioni da gol, non sono riusciti a battere Mall (il migliore dei suoi).

SUBIAMO TROPPI GOL

Il tecnico Mattia Croci-Torti nel dopo partita lancia messaggi di incoraggiamento e appelli a stare vicini ai giocatori in un momento oggettivamente delicato.

“Non é mai facile vedere una squadra subire così tanti gol, come è accaduto a noi in questo girone di ritorno. Ci è mancata la solidità difensiva, però adesso è arrivato anche il momento di aiutare questi ragazzi ad arrivare alla fine, di spingerli a vincere le ultime partite. Sembra che abbiamo davanti una montagna alta da scalare ma è il momento di stare vicino ai ragazzi, non è più il tempo di essere duri ma semmai di aiutare tutti perché le prossime due partite per noi sono importantissime.

ANCORA DUE SFIDE DIFFICILISSIME

“Anche oggi abbiamo subito gol difficili da digerire però  dobbiamo riuscire a mantenere la testa alta e provare a dare energie positive al gruppo. Devono recuperare al meglio perché ci sono ancora due sfide difficilissime”.

RESTARE VICINI AI RAGAZZI

“Quando le cose vanno male non è facile reagire. Siamo una squadra che a un certo punto aveva obiettivi alti, soprattutto uno e quando è sfumato mentalmente  abbiamo faticato a ricompattarci. Tante volte le parole e i gesti non servono. Però come allenatore e staff  è in questi frangenti che dobbiamo cercare, come ho detto prima, di essere ancora più vicini alla squadra. Sono i momenti non facili ma che possono capitare, l’importante è non subirli passivamente. I gol presi in malo modo destabilizzano tutto il resto. Anche stasera siamo partiti per venircela a giocare e al primo cross subito abbiamo preso gol e prima della pausa un’altra rete futile. Alla fine sul 2-1 stai  cercando di riprenderla e sbagli ancora. Come dico sempre ai ragazzi l’obiettivo della squadra e dell’allenatore è rimediare all’errore ed è quello che stiamo facendo fatica a fare. Uscire da questi momenti non è facile, ma se ne viene fuori cercando di fare gruppo, bisogna fare un tentativo e provare ad aiutarci tutti quanti”.

VOGLIAMO AGGRAPPARCI ALL’EUROPA

-Il quarto e quinto posto producono un mese di luglio e agosto pieni di partite eliminatorie europee con una squadra che sarà mezza rifondata. Non sarebbe meglio arrivare sesti e concentrarsi con calma sulla costruzione di una nuova squadra con tempo a disposizione per lavorarci?

“Chi porta la maglia bianconera sulle spalle ha il dovere di cercare di vincere tutte le partite. Dunque nessun altro discorso va preso in considerazione. Gli avversari sono stati più bravi di noi, bisogna ammetterlo, soprattutto in questo girone di ritorno ed è giusto che siano loro a piazzarsi nelle posizioni più alte. Noi però faremo di tutto per aggrapparci ancora all’Europa e arrivare ai preliminari come abbiamo fatto lo scorso anno. Nello sport come nella vita non ci si arrende mai, bisogna lottare e combattere pur accettando che ci siano momenti negativi ma cercando di capovolgerli. Criticare oggi e vedere solo le cose che non funzionano è troppo facile, bisogna veramente tornare a essere squadra. Farò in modo che anche gli squalificati e gli infortunai vengano  a Losanna, lo chiederò alla società. E’ importante stare tutti uniti.”

 BOTTANI: TORNARE UMILI

Per il capitano Mattia Bottani “c’è poco da dire, oggi abbiamo provato a giocare più bassi e con meno uomini in avanti. Ma c’è da lavorare di più. Sono tutte lezioni per i tanti giovani che abbiamo in squadra: pensare solo alla bellezza non basta. Bisogna giocare concentrati e con umiltà, le avversarie sono tutte attrezzate come la nostra e noi non siamo il Real Madrid, di conseguenza perdiamo le partite e subiamo tanti gol. Mancano due gare c’è da fare qualche metro in più per il compagno ed essere umili altrimenti andrà male anche lì. Il primo tempo non abbiamo giocato male, il problema è che quando le cose non girano e mentalmente non sei in fiducia, le distanze si allungano, hai meno compagni vicino per giocare e se al primo errore prendi gol poi diventa dura recuperare”.